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Il Conte di Montecristo, capolavoro di Alexandre Dumas, torna in una nuova versione televisiva in onda su Rai 1 a partire dal 13 gennaio. La serie, diretta dal premio Oscar Bille August, è una coproduzione internazionale che vede la partecipazione di Palomar, Rai Fiction e France Television. Articolata in otto episodi, racconta la storia di Edmond Dantès (Sam Claflin), un uomo ingiustamente imprigionato nel Castello d’If, che, con l’aiuto dell’Abate Faria (Jeremy Irons), riesce a fuggire e a pianificare una spietata vendetta contro coloro che gli hanno rovinato la vita. Il cast include attori come Gabriella Pession, Nicolas Maupas e Lino Guanciale. (Immagini di Nicoletta Tamberlich)

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Novità
Trascrizione
00:00La Conte di Montecristo è, a mio avviso, la migliore, più interessante e più complessa
00:05storia di vendetta mai raccontata.
00:08So benissimo che la storia è già stata raccontata e adattata per il grande e piccolo schermo
00:12in passato, ma in questo mio adattamento mi volevo proprio concentrare sul concetto stesso
00:16di vendetta e del fatto che poi la vendetta, anche una volta compiuta, non ti rende affatto
00:20felice ma anzi ti divora dall'interno e credo che un messaggio come questo sia veramente
00:25importante da trasmettere e ho avuto l'opportunità di farlo in maniera completa e esaustiva
00:30visto che il film viene raccontato in una serie televisiva di otto episodi.
00:34La scelta è ricaduta anche sugli attori italiani.
00:38È stato per me un autentico privilegio poter scegliere gli attori, potendo scegliere i
00:45migliori in tutto il mondo perché sapevo benissimo che per rendere al meglio questa
00:50storia nella sua completezza e nella sua complessità avrei avuto bisogno di attori
00:55bravissimi per ogni singolo ruolo, anche per il ruolo più piccolo.
00:58L'opportunità di poter scegliere fra i migliori attori italiani è stata per me come la realizzazione
01:03di un sogno, un grandissimo privilegio che secondo me è servito proprio a dare veridicità
01:08e realtà e contemporaneità a questa storia.
01:10Il tuo rapporto con il conte di Montecristo, insomma il giovanile, l'avrai letto come
01:20tutti quanti?
01:21Certo, ho letto Il Conte di Montecristo, ho una mamma appassionata di letteratura francese
01:25che parla solo di Flaubert, du Mavre, per cui sono cresciuta, Mopassant, per cui mia
01:29mamma è una grande amante della letteratura francese, ovviamente ho letto Il Conte di
01:35Montecristo al liceo.
01:36Dico la verità, quando ho incontrato Bille stavo girando Those About to Die con Rona
01:42Henry che è stato molto veloce il lasso di tempo tra l'incontro con Bille e l'inizio
01:49delle riprese, per cui non ho avuto tempo di rileggere tutto, ma ho avuto modo di estrapolare
01:54anche con la tecnologia di oggi, riesci comunque a individuare degli estratti e focalizzarti
01:58di più su Hermine perché il tempo era poco e anche al di là che sono otto episodi, per
02:03cui è vero che non è un film, però comunque è talmente vasto il romanzo che Mond è ovviamente
02:08il protagonista e si va più in profondità su di lui, ma per cercare di rendere un personaggio
02:13più chiaro e cesellato in maniera particolareggiata e precisa, ho dovuto insieme a Bille Auguste
02:21e allo sceneggiatore tirare fuori quegli elementi fondanti del personaggio, che come dici tu
02:26è una donna senza scrupoli, è vero, è una donna anche che è rotta da un qualche
02:32cosa, da un trauma che la divora dentro, ha avuto un figlio illegittimo, sarebbe il figlio
02:38della vergogna perché il figlio di un amante fu orda al matrimonio, all'epoca era un
02:42peccato assoluto, questo bambino viene seppellito perché le viene detto che è morto e invece
02:47poi scoprirà che non è così, per cui questo lacera questa donna in una maniera che la
02:51divora dal di dentro, anche se all'esterno veste perle, è una donna ricca, è una donna
02:55che si occupa di investimenti, è una donna moderna per l'epoca, però con questa rottura
03:00interiore di essere una madre di un bambino che non sa se essere vivo o morto, per cui
03:04questa dicotomia, questa alternanza tra lo scuro e il frivolo ha reso questo personaggio
03:09secondo me interessante e io mi sono completamente abbandonata a Bill, io ho avuto la fortuna
03:14di cominciare la mia carriera con Lina Vermeuller da molto piccola, mi è mancato un maestro
03:19per anni che non ho più incontrato e incontrare Bill per me è stato una grande presa di ossigeno
03:27e finalmente è capitato, ci sono voluti vent'anni e spero di continuare a incontrare maestri,
03:34così ce ne sono pochi devo dire ed è stato un onore per me.
03:37Questo contrasto tra l'apparenza della società e poi quella che è la realtà e i crimini
03:46della propria famiglia, perché anche di questo si tratta, è stato interessante, c'è un
03:52vero punto di rottura nella vita di Albert e cambierà completamente, è stato bello
03:57portare un'istintività, una genuinità del personaggio, sempre poi a contrasto con quelli
04:02che sono i personaggi che gli ruotano intorno, è una società dove i protagonisti di questa
04:07storia sono prevalentemente corrotti, a partire dai nemici di Dantès ma anche lo stesso Dantès
04:13che torna con un spirito vendicativo e sicuramente va a corrompere anche il suo spirito inizialmente
04:19buono.
04:20È stato bello essere uno dei giovani della storia, mi è piaciuto lavorare su una freschezza
04:27del personaggio, un'istintività come dicevo, passare da casa di Denglare a casa di Vilfort
04:36e poi parlare con il conte e fare anche da tramite, da ponte per il conte di Montecristo
04:41per entrare poi in questa società parigina è stato un vero gioco, quasi una partita
04:45a scacchi e a me è piaciuto tanto essere una pedina.

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