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Trascrizione
00:00Oggi il banchetto di Fratelli d'Italia per promuovere il referendum costitutivo contro la Città 30, che misura è diventata dopo 12 mesi a Bologna?
00:09Dopo 12 mesi è diventata una non misura. Diciamo che in questa fase i cittadini bolognesi sarebbero contenti di fare i 30 all'ora perché con tutti i cantieri, la città paralizzata dalla canterizzazione, i 30 all'ora sono quasi un'utopia.
00:22Però resta una misura fortemente sbagliata, non perché è sbagliato andare ai 30 all'ora. Le zone 30 sono utili, vanno forse anche implementate e potenziate, ma di fronte a luoghi sensibili come le scuole, le chiese, gli ospedali.
00:37Tutta la città ai 30 all'ora è una misura utopistica che è fatta solo per cercare una visibilità nazionale di lepore, ma che non è utile a ridurre gli incidenti, perché ogni misura deve tenere in considerazione il rapporto costi-benefici.
00:52Anche se non andassimo in macchina gli incidenti sarebbero zero, però chiaramente sarebbe una misura con costi sociali ed economici eccessivi. Tutta la città ai 30 all'ora ha dei costi sociali e economici alti, ma i benefici che produce secondo noi non sono utili. Continuiamo con le zone 30 e lì troveremo un terreno di condivisione.
01:15Per il referendum servono 9 mila firme. Come procede? In passato è stata qualche difficoltà anche dovuta ai periodi e adesso contate l'auspicio di arrivare, se non altro, a promuovere un referendum per chiedere ai bolognesi cosa ne pensano.
01:29Partendo dal presupposto che 9 mila firme sono un limite assurdo con un referendum consultivo, tant'è vero che è una quota che si è raggiunta in rarissimi casi in città. Fratelli d'Italia sta facendo la sua parte, credo che abbiamo raggiunto le 3 mila firme, noi abbiamo messo tutto il nostro, poi ci metteremo assieme agli altri partiti, Forza Italia, Lega e gli altri promotori, comitati che le stanno raccogliendo per capire qual è l'esito finale.
01:56Ovviamente c'è tanta sensibilità rispetto a questo tema, è calata un po' perché nel mezzo ci sono state le elezioni e anche i cittadini è una misura che oggi all'inizio l'hanno percepita molto, oggi la percepiscono meno perché di fatto il Comune non sta facendo le sanzioni forse proprio per evitare le rabbicature dei cittadini.
02:16I dati che vengono citati sono riferiti al bolognese quindi non solo a Bologna città, per quanto riguarda Bologna città se c'è stato un calo delle cittadinità è dovuto non tanto a Bologna città 30 che come si può notare comunque non viene di fatto rispettato anche perché non ci sono controlli se non i velox che servono a fare cassa a questa amministrazione ma al dato dei cantieri che sono presenti in città che bloccano il traffico in città.
02:37Bologna città 30 non è un limite ma purtroppo è un auspicio che molti cittadini vorrebbero fare a meno di andare 30 ma la situazione dei cantieri di fatto rende questa questione impossibile.
03:07Quindi noi vogliamo restituire ai cittadini la possibilità di esprimersi sul futuro dalla mobilità a Bologna e dalla propria città.
03:20L'amministrazione replica che questa misura serve a salvare vita, tutelare gli utenti fragili e deboli della strada come tedoni ciclisti.
03:30Tutto il contrario perché se pensiamo che per poter guidare un'auto mezzo stando sotto i 30 il guidatore debba tenere lo sguardo continuamente sul cruscotto capite anche voi che garantire la sicurezza a qualcuno che guida e non guarda sulla strada ma guarda sul cruscotto ne passi.
03:49Stessa cosa per quello che riguarda la questione dell'inquinamento. L'inquinamento nel momento in cui tu guidi un'auto con marce basse aumenta non si riduce.
04:00Grazie a tutti.

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