Il prossimo spettacolo della stagione al Teatrosophia rappresenta un vero e proprio evento: una produzione che vede in scena due leoni del palcoscenico: Gianni De Feo e Serena Borelli alle prese con un testo inedito di Marco Buzzi Maresca. Intorno a loro una squadra di professionisti ed artisti a partire da Maria Concetta Borgese e da Theo Allegretti.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati a Non Solo Roma,
00:08ultima parte di questa puntata. Speriamo di avervi tenuto bene in compagnia fino a questo
00:13momento con la nostra informazione, i nostri approfondimenti anche sul territorio. Non può
00:19mancare, come sapete, la cultura anche su questi schermi. Spesso vi parliamo di quello che succede
00:26un po' nei teatri di Roma. In questo caso andiamo al Teatro Sofia, perché la stagione teatrale del
00:322025 qualcuno ha detto che si apre con un grande evento, perché va in scena Bianco,
00:39che è uno spettacolo realizzato proprio, prodotto dal Teatro Sofia in persona,
00:45tra virgolette, e che mette al centro della scena l'indimenticabile e tormentata storia
00:51ad amore e rapporto, tormentato tra un gigante dell'impressionismo, quale fu Jackson Pollock,
00:57ma anche della sua indimenticabile compagna, altrettanto grandissima artista, artista davvero
01:04con la maiuscola, Lee Krasner. Ad interpretarli ci saranno Gianni De Feo e Serena Borelli. Tra le
01:12altre cose Gianni De Feo, anche in qualità di regista, ora ce lo confermerà, perché sono i
01:16nostri ultimi ospiti. Buongiorno e bentrovati. Ciao, ciao, buongiorno a tutti. Buongiorno Gianni,
01:23buongiorno Serena. Corretto, anche in qualità di regista, no? Sì, ho affrontato questo tema
01:30abbastanza complesso, anche dal punto di vista di regia, ma insomma prima di affrontare la parte
01:40drammaturgica con Marco Buzzi Maresca, che è l'autore di questo testo, mentre lui elaborava
01:47la parte, elaborava il testo, io già mi immergevo in quella che immaginavo essere poi la realizzazione
01:55registica. Ecco, devo dire che effettivamente interpretare un personaggio come Jackson Pollock
02:02non è facile per niente, no? Come ti è sembrato? No, io ho messo in questo spettacolo da un punto
02:08di vista registico ho messo vari elementi, uno dei tanti sono le immagini proiettate. Ecco,
02:15come potevamo raccontarlo se non attraverso delle proiezioni delle sue immagini. Ovviamente
02:21poi questo lavoro l'ho sviluppato, nel senso che non volevo fare solo una didascalia, solo raccontare
02:27e far vedere le immagini pittoriche di Pollock e anche di Lee Krasner, perché anche lei poi era
02:34una pittrice, anche lei è esponente della stessa corrente dell'espressionismo astratto appunto.
02:42E quindi le immagini poi si sono arricchite, la parte visiva delle multivisioni ha compreso altri
02:53artisti contemporanei o non solo contemporanei e quindi anche altre immagini, c'è Picasso,
02:59c'è Munch e poi ci sono le immagini degli indiani d'America perché parte…
03:04Eh sì, lo sfondo è l'America anni 40-50, corretto? Esatto, quel periodo degli anni 40-50 è il
03:11periodo in cui lui si stacca completamente dal percorso che era la corrente di quel periodo e
03:20crea una sua, ribelle com'era, crea una sua visione, una sua visione dell'arte e nasce appunto
03:27il dripping che era il gusto di far sgocciolare la vernice sulla tela. E quindi per quanto riguarda
03:41le regie oltre questo ha voluto anche sviluppare lo spettacolo non fermandomi solo sulla parola
03:47ma anche sull'espressione del corpo, per cui qui c'è molto movimento e qui ci siamo affidati
03:53alle coreografie di Maria Concetta Borgese, per cui c'è danza, immagini proiettate e c'è la
04:02parola di Marco Buzi Maresca affidata a me e a Serena. C'è davvero tutto, c'è proprio tante
04:08tante forme di espressività che insomma si si fondono insieme tra virgolette. Serena ti chiedo
04:13invece interpretare una artista purtroppo inizialmente rimasta molto all'ombra di Jackson
04:21Pollock, anche un po' snobbata dal pubblico perché fu letteralmente snobbata proprio in
04:27quegli anni. Come è stato? Cioè sei riuscita a farla un po' anche riscattare no? Allora diciamo
04:35che dici bene nel senso lì è stata l'ombra di una grande luce sicuramente perché diciamo è come
04:45se avesse riconosciuto in Pollock quel genio, quella qualità artistica che aveva bisogno di
04:52di una forza che Jackson non poteva prendere da dentro no? Quindi lei è stata il suo sostegno,
05:00la sua guida, colei che lo ha introdotto pian piano facendogli conoscere altri altri pittori,
05:10ma più che altri pittori, galleristi e fondamentalmente diciamo persone che potessero
05:17far emergere la sua qualità artistica e promuoverla. Quindi non è stato facile nel
05:24senso che è sicuramente una donna che ha diciamo è stata sopita, la sua qualità artistica è stata
05:35sopita, però in un certo senso io credo che lei abbia maturato un tempo, il suo tempo per poter
05:44sbocciare. Doveva come, era come una missione la sua. Esatto una proprio e nutrirsi un po',
05:53questo un po' ce lo racconta anche l'autore appunto Marco come lo ha già detto Gianni. L'autore un po'
06:02ci ha focalizzato questo momento, diciamo queste due anime che si parlano, che si raccontano,
06:11che condividono lui in particolare i propri pensieri e drammi artistici, questi gorghi,
06:19questi vortici. Lei il gorgo di stare con lui e per lui, ma con lui totalmente, quindi ha messo
06:29avanti se stessa forse anche, ha messo avanti Pollock forse anche per far crescere se stessa,
06:36in un certo senso. Quindi è stata una scelta. Una scelta personale se vogliamo per l'epoca neanche
06:45troppo insomma, era scontata un po' no? Esattamente. All'epoca era un po' normale
06:51effettivamente così. C'è da dire che in questo spettacolo non c'è solo l'arte ma c'è anche
06:57soprattutto diciamo lo scavare nella psiche di questi due personaggi. Qui secondo me arriva
07:02alla difficoltà di voi attori nell'interpretare questi aspetti. Sì, come Pollock la sua espressione,
07:13il suo lavoro viene veramente dall'inconscio. Poi l'autore è anche uno che è anche uno
07:19psicoterapeuta, quindi lavora molto, scava molto sulla psiche umana e diciamo che il rapporto di
07:27questi due, quello che mi ha affascinato molto è proprio questo. Ha focalizzato proprio il momento
07:32più forte del rapporto quando lei decide in continuazione di andare via ma poi rimane
07:39sempre. Sono quei rapporti alchemici, forse uno ha bisogno veramente dell'altro e forse la morte di
07:47lui, lui muore a 44 anni e lei gli sopravvive per altri per altri 20 anni, lui muore nell'86 e lei
07:55nell'84. Trova la sua arte, la sua creatività, trova molto più spazio, però veramente quel
08:04cordone umbilicale tra i due rimane vivo. Sono questi rapporti che sono interessanti,
08:11intanto sono due grandi artisti e la dedizione di lei nei suoi confronti ai nostri occhi
08:18sembrerebbe passiva. All'epoca ovviamente l'abbiamo detto, era una cosa totalmente normale.
08:28Allora ragazzi, visto che mi rimangono pochissimi minuti a disposizione vi chiedo se state,
08:32vabbè partirà tra pochissimo questo spettacolo dal 26 gennaio se non vado errando, dal 23 gennaio,
08:41ma la novità è che ci saranno poi otto repliche e questa è una cosa insomma nuova per quanto
08:47riguarda la stagione del Teatro Sofia. Vi chiedo se poi state già lavorando, siete già pronti per
08:53magari qualcos'altro che ci volete anticipare? Siamo ancora in fase di lavorazione, siamo ancora
08:59fermi, prementi perché abbiamo interrotto una prova, però diciamo che abbiamo tutta la parte
09:05tecnica che è stata già costruita da un bel po', cioè le immagini, le musiche. Qui molto
09:13importante sono le musiche che sottolineo, sono musiche originali di Teo Allegretti e poi c'è
09:19anche un repertorio musicale scelto da me e da Roberto Rinaldi che è anche lo scenografo e il
09:24costumista dello spettacolo, per cui si passa da Lou Reed, da Brian Eno a Sakamoto fino a Lurie
09:36Anderson e poi le musiche originali. Anche qui c'è una contaminazione di stili musicali, cioè
09:43quello che mi piaceva molto era contaminare tutti questi elementi che dovrebbero essere poi,
09:48dovrebbero creare il filo conduttore e la forza dello spettacolo. Ce lo diremo dopo il debutto,
09:59ma noi siamo in piena preparazione. Vi vedo davvero molto motivati e soprattutto emozionati,
10:09ma siamo sicuri che andrà benissimo anche perché vi preannuncio già che vi hanno definito due
10:14giganti del palco, quindi insomma le aspettative sono tante. Tanto che Corteggiavo Serena è
10:26effettivamente un'attrice che adoro anche perché amo molto la sua espressione del corpo, amo molto
10:36come agisce col corpo, perché secondo me il corpo parla ancora prima della parola. Assolutamente sì,
10:43il linguaggio non verbale, il famoso linguaggio non verbale. Grazie davvero ragazzi, è stato un
10:50piacere. Certo, assolutamente. Allora lo ricordiamo Bianco al Teatro Sofia dal 23 gennaio. Vi
10:57consigliamo ovviamente di visitare il sito internet dove ci sono ovviamente tutte le info
11:01utili. Grazie davvero, è stato un piacere. Grazie a voi. Grazie, ciao. A presto.
11:06Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.