Storia, fascino e suggestione a Pontremoli, comune della Lunigiana in provincia di Massa Carrara, dove venerdì sera si è rinnovato il rito medioevale del Falò di San Nicolò con l’accensione – a dispetto di un forte vento che certo non ha agevolato gli organizzatori - di una enorme pira d legna e cespugli secchi.I festeggiamenti del "Dio del fuoco" vengono celebrati all'inizio dell'anno per invocare la sua presenza vitale contro i freddi mesi invernali. I falò di Pontremoli - il 31 gennaio è in programma il secondo, noto per essere quello di San Geminiano - ricordano i conflitti medievali tra guelfi e ghibellini. In questo caso, rappresentati idealmente dalle parrocchie proprio di San Nicolò e San Geminiano. Ogni volta, così come avvenuto venerdì sera, volontari laboriosi ammucchiano in modo strategico le loro pire, in modo che le fiamme possano arrivare a misurare circa 20 metri di altezza. Il fuoco più alto vince la sfida: la leggenda narra che la parrocchia trionfatrice avrà poi un anno fertile davanti a sé. Dopo il primo round di venerdì, occhi puntati adesso sul secondo a fine mese.
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