• mese scorso
Trascrizione
00:00Carissimi amici di Piombino, caro cinema metropolitano, caro pubblico del cinema metropolitano, sono
00:07lì con voi questa sera col cuore perché quel luogo, quella città, le vostre storie
00:12sono per me preziosissime, sono state importantissime come formazione per il mio mestiere, come
00:19persona, per quell'umanità che ha rappresentato quel film, che ha raccontato e che ci ha accolto
00:28a braccia aperte durante le riprese, so che sono in sala presenti anche tanti amici, tanti
00:35che collaborarono nel film, ci sono le famiglie che ci ospitarono nella casa della Tolla,
00:40li ringrazio da dove abitavano nel film Bruno e Mirella, interpretati da Bigagli e da Laferilli,
00:46so che c'è Vittorio Pineschi che era l'assessore che celebrava le nozze dei nostri due protagonisti,
00:54quel film è stato importantissimo per me dal punto di vista artistico, professionale ma anche
01:01umanamente, mi porto ancora dietro quelle giornate, quel clima, un clima difficile, doloroso però
01:08anche pieno di commovente, pieno di calore, stava finendo probabilmente un'epoca quella
01:16della centralità, del lavoro tradizionale con tutte le sue fatiche, con tutto lo suo usurante,
01:25logorante impegno e sforzo che richiedeva, pensate che noi della troupe giriamo solo due o tre giorni
01:33dentro le acciaierie e furono per noi giornate atroci, ci zomandavamo come facevano tanti
01:42lavoratori a stare lì all'alto forno a 2000 gradi davanti alla colata tra i lapilli roventi e odori
01:50potentissimi per portarci via la polvere dalle mani, dal corpo, fu complesso e quindi era una
01:59stagione dove appunto ancora si lavorava alla maniera della prima rivoluzione industriale,
02:06con le fabbriche come quelle raccontate da Charles Dickens, allo stesso tempo però sappiamo anche che
02:12cosa voleva dire essere operaio delle acciaierie per una realtà come quella e se voleva dire avere
02:18un senso di comunità, chi tocca uno tocca tutti e quindi sentirsi parte di qualcosa di più grande,
02:24questo era quella cosa lì, quel momento che raccontammo fu proprio un passaggio di stagione,
02:36avevamo capito, io avevo 29 anni, ero ancora pieno di ingenuità e di inettitudine,
02:43tuttavia mi sembrava di percepire in maniera molto così istintiva che quella stagione
02:50probabilmente era il tramonto e che bisognava guardare oltre, guardare oltre i fumi delle
02:56acciaierie, così è stato e per certi versi la nuova vocazione di Piombino come quella
03:05che sembra adesso realizzare l'auspicio del finale del film, laddove insomma c'erano le
03:15ciminiere, ci sono gli stabilimenti balneari, sappiamo anche che questa cosa che ha le sue
03:20qualità ha anche dei prezzi da pagare in termini di mancanza di sicurezza, di mancanza anche di
03:26comunità, così com'è stato quel momento irripetibile probabilmente quella stagione.
03:34So che sono presenti in sala tante persone, ringrazio il direttore del Tirreno Cristiano
03:42Marcacci, so che c'è il sindaco di Piombino che saluto, ci sono autorità, so che sarà
03:47collegato Claudio Bigagli e volevo anche approfittare per ringraziare Claudia Spinelli che ha curato
03:58questo libro per me bellissimo che è la sceneggiatura della bella vita originale, questo è il mio
04:04disegnetto, con grande cura e amore e ringrazio anche Fabio Canessa che ha scritto una lusinghiera
04:12introduzione e davvero ringrazio tutti i piombinesi che è stata la città che mi ha battezzato
04:20come regista e che mi porto ancora dentro, ci sono anche tornato a girare cose orientate
04:25altrove pur di tornare a girare a Piombino che appunto è un po' il territorio della
04:34mia iniziazione e sono molto molto grato e mi sento molto vicino alle persone di quella
04:42città e quindi a tutti voi stasera al mitico cinema metropolitan dove la bella vita debuttò
04:48nel 1994 se non ricordo male, quindi più di trent'anni fa, un grande saluto, un grande
04:55abbraccio, vi voglio molto bene.

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