• mese scorso
Trascrizione
00:00da italiani che erano veramente disperati di arrestarci ma che non
00:08potevano fare altro. E così cominciò quel giro delle prigioni italiane
00:16Varese, Como, San Vittore. Era lunga attesa senza sapere il destino, senza
00:24immaginare la deportazione, senza sapere niente.
00:29Poi un giorno chiamati uno per uno a San Vittore, nome e cognome, e uscimmo. Fu uno
00:37dei tanti gruppi di disgraziati che portati alla stazione centrale di Milano.
00:44Io, nata a Milano, partita mille volte coi treni per le piccole vacanze,
00:51non conoscevo i sotterranei della stazione, non avevo neanche mai immaginato che
00:55esistessero. E lì, dove oggi c'è il memoriale della Shoah, da me fortemente
01:01voluto, e dove oggi troneggia quella parola indifferenza enorme, che mi sono
01:10battuta perché l'architetto scrivesse, beh, con grande indifferenza della città,
01:18dove io ero nata e cresciuta e chiamavo e amo,
01:22traversammo sui sui camion scoperti, era 30 di gennaio del 44, e lì con calci,
01:37pugni, una violenza enorme di tedeschi e fascisti fumo caricati senza neanche
01:45capire che cosa ci stesse succedendo sui treni, che poi, quei treni bestiame che
01:53oggi sono ancora lì, quelli del tempo, non certo quelli della deportazione,
02:00caricati, 40, 50, un po' di paglia per terra, un secchio, un secchio che si riempì poi per la
02:09paura, molto in fretta, e poi i vagoni, cosa che seppi dopo, non avevo capito,
02:17li portati al piano di partenza, con un elevatore, il treno agganciato, partì e
02:24durò una settimana per arrivare a Auschwitz, ma era una settimana, una settimana
02:33strana, una settimana irripetibile, una settimana di quelli più fortunati
02:38pregavano, io vengo da una famiglia più che laica, atea, e quindi non conoscevo
02:46neanche le preghiere, però erano i più fortunati quelli che
02:52pregavano, poi molti piangevano, poi dopo un po' non ha pianto più nessuno, poi
03:01vedevamo da quei finestrini scherbati, cambiava poi quando passavamo il confine
03:09italiano e poi pian piano per una settimana si arrivò ad Auschwitz.

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