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Trascrizione
00:00Siamo in una fase in cui abbiamo identificato un paziente, è stato identificato un possibile
00:06rischio e si stanno facendo degli approfondimenti di laboratorio. Subito sono stati identificati
00:11i contatti stretti, sono stati contattati, è stato risalito anche al viaggio aereo e
00:16quindi informato correttamente il Ministero della Salute, è stato mandato il campione
00:20all'Istituto Superiore di Sanità. Di fatto c'è stato un possibile rischio, accanto
00:26a questo possibile rischio c'è stata una risposta immediata e rapida, non c'è alcun
00:30rischio per la popolazione. C'è allerta ma non allarme per il sospetto caso di colera
00:35individuato in un giovane di 29 anni ricoverato in gravi condizioni in poliambulanza e arrivato
00:41in Italia dalla Nigeria. Un caso non autoctono per il quale è stata attivata da Regione
00:46Lombardia, TS e da profilassi prevista in questi casi. Un caso che arriva dall'estero
00:51per una malattia che in Italia non è più presente da decenni. Importante diventa quindi
00:55la prevenzione per coloro che hanno in programma viaggi nei paesi dove l'infezione è presente.
01:01La colera è una patologia non presente in Italia, quindi non abbiamo un tema, un pericolo
01:06da questo punto di vista. Parliamo piuttosto di quando un cittadino italiano va all'estero
01:11in paesi dove la colera invece è presente, è endemico, purtroppo è presente in molti
01:17paesi del mondo. In Italia questo rischio non c'è, non è presente, proprio per questo
01:21appena abbiamo anche solo un sospetto si attiva tutta la macchina della sorveglianza.
01:26Qual è la precauzione che dobbiamo avere noi? La vaccinazione in presenza ogni volta
01:32che si va in un paese straniero è importante, fondamentale, laddove sappiamo che ci sono
01:37dei rischi di malattie infettive, verificare col centro vaccinale la possibilità di fare
01:42una vaccinazione a tutela della propria salute e a tutela della salute della comunità in
01:48cui poi si torna.