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Giustamente la notizia principale è una: finalmente, dopo anni e anni di attesa, Beyoncé è riuscita a vincere un Grammy per l'Album of the year, l'album dell'anno. L'artista - che era già la più premiata nella storia dei premi e che continua a esserlo anche dopo la cerimonia tenutasi ieri, domenica 2 febbraio, a Los Angeles - ha spezzato quella che sembrava essere una maledizione. Aveva vinto in tutte le categorie principali, ma in quella no. In questa edizione dei premi, però, Queen B ha ristabilito il suo dominio (anche se forse Cowboy Carter non è proprio il suo disco più forte di sempre... Ma poco importa). E il fatto che abbia vinto anche nella sezione country, non fa altro che confermare la sua forza.

La cerimonia dei Grammy si è svolta nonostante la difficoltà della città di Los Angeles, piegata in due dagli incendi. Ma non sono mancati momenti emozionanti a riguardo. Dalla performance di Billie Eilish e Finneas con Birds of a Feather immersa nei paesaggi attorno Los Angeles («I love you L.A.) fino alla dedica di Lady Gaga e Bruno Mars con California Dreamin'. Gaga, poi, oltre ad aver lanciato il nuovo singolo Abracadabra, ha lanciato un messaggio importante. «Le persone trans non sono trasparenti, le persone trans meritano amore e la comunità queer ha bisogno di essere sostenuta. La musica è amore». Shakira, invece, ha dedicato il suo premio a tutti i migranti.

In una cerimonia piena di sorprese (il più premiato è stato Kendrick Lamar), ci sono state anche grandi delusioni. L'esempio più lampante? Taylor Swift. Nonostante le sue sei nomination, non ha vinto in nessuna categoria.

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