Gli studenti dell'Uds contestano la modifica dello Statuto dei diritti e dei doveri.
Ieri sera l'Unione degli studenti, il maggior sindacato studentesco del paese, si è attivato con una prima azione dimostrativa sotto al ministero dell'Istruzione e del Merito, criticando principalmente l'assenza di confronto su un tema così delicato, con lo slogan "Chi teme il confronto reprime il dissenso, la riforma non passerà in silenzio" "È inaccettabile che una riforma relativa allo Statuto delle studentesse e degli studenti sia discussa senza alcuna consultazione delle rappresentanze studentesche – ha spiegato Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti - la disintermediazione da parte del ministro rappresenta la volontà di non legittimare chi non condivide il suo modello di scuola". L'organizzazione studentesca ha rimandato a prossimi momenti di mobilitazione nazionali e territoriali, lanciando un appello alle realtà del sociale per unirsi contro le politiche del governo. Il sindacato conclude con la richiesta al ministro di convocazione del Fast, Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative, "organo di estrema importanza per il confronto tra organizzazioni studentesche e ministero, non convocato da quasi 2 anni”, si sottolinea in una nota.
Ieri sera l'Unione degli studenti, il maggior sindacato studentesco del paese, si è attivato con una prima azione dimostrativa sotto al ministero dell'Istruzione e del Merito, criticando principalmente l'assenza di confronto su un tema così delicato, con lo slogan "Chi teme il confronto reprime il dissenso, la riforma non passerà in silenzio" "È inaccettabile che una riforma relativa allo Statuto delle studentesse e degli studenti sia discussa senza alcuna consultazione delle rappresentanze studentesche – ha spiegato Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti - la disintermediazione da parte del ministro rappresenta la volontà di non legittimare chi non condivide il suo modello di scuola". L'organizzazione studentesca ha rimandato a prossimi momenti di mobilitazione nazionali e territoriali, lanciando un appello alle realtà del sociale per unirsi contro le politiche del governo. Il sindacato conclude con la richiesta al ministro di convocazione del Fast, Forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative, "organo di estrema importanza per il confronto tra organizzazioni studentesche e ministero, non convocato da quasi 2 anni”, si sottolinea in una nota.
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00:30consultazione delle rappresentanze studentesche, ha spiegato Tommaso
00:34Martelli, coordinatore nazionale di Unione degli studenti. La disintermediazione da
00:39parte del Ministero rappresenta la volontà di non legittimare chi non
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00:52appello alle realtà del sociale per unirsi contro le politiche del Governo.
00:56Il Sindacato conclude con la richiesta al Ministro di Convocazione del FAST,
01:01forum delle associazioni studentesche maggiormente rappresentative, organo
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01:08Ministero, non convocato da quasi due anni.