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Quest’anno al Festival di Sanremo ha debuttato un underdog che si sta mettendo alle spalle tutti i big del mainstream. Inserito nella top 5 della classifica già dalla prima serata, Lucio Corsi ha colpito tutti entrando con dolcezza nei cuori degli italiani. Ecco chi è e perché la sua potrebbe essere una cavalcata vincente in stile Leicester, quando nel 2016 vinse la Premier League (di Chiara Soldi)

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Sport
Trascrizione
00:00A Sanremo può essere l'anno dell'Eister. No, non siamo impazziti. Semplicemente quest'anno
00:05al festival c'è un underdog che si sta mettendo alle spalle tutti i big del mainstream. Sto
00:10parlando di Lucio Corsi, che ha già conquistato pubblico e giurie con la sua Volevo Essere
00:14un Duro, una poetica confessione di normalità in un mondo che ci vorrebbe sempre infallibili.
00:19La sua è la favola di un attaccante semi-sconosciuto che dribbla i nomi da figurina. Un po' come
00:24Jimmy Vardy, che da ex operaio di Sheffield passa agli allori della Premier League. Ma
00:28Lucio, oltre ad essere un musicista e cantautore di talento, colpisce anche per il suo look.
00:33Un eroe glam, un po' menestrello e un po' Pierrot. Il suo è un caso più unico che
00:37raro a Sanremo. Nessuno stylist, brand o truccatore. Lucio fa tutto da solo e in scena porta i
00:43vestiti che ha arrabbattato, come direbbe lui, negli anni. Se la prima sera il suo costume
00:47è sembrato una via di mezzo tra lo Starman di Bowie e la Farfalla di Mercury, quello
00:51della seconda esibizione ha riportato alla mente Yattaman, il celebre anime degli anni
00:5570. E a proposito di normalità, guardate bene questa giacca. Lucio ha svelato che per
01:00riempire le spalline ha usato dei pacchetti di patatine, quando si dice l'arte di arrangiarsi.
01:04Non sappiamo se quella di Lucio Corsi si rivelerà essere davvero una cavalcata trionfale come
01:09quella dell'Eister, ma noi tifiamo per lui.

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