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Tra le emergenze causate dall'incendio che ha distrutto lo stabilimento Inalca di Reggio Emilia c'è quella occupazione. Ennio Rovatti (Uila) prima dell'assemblea dei lavoratori spiega la situazione, che vede dipendenti tra trasferimenti in stabilimenti del Gruppo Cremonini e cassa integrazione come prospettiva non di breve termine.

Video di Ambra Prati
Trascrizione
00:00Si ascoltano un po' le preoccupazioni dei lavoratori, cosa temono in particolare?
00:06La situazione, la conosciamo tutti, è particolarmente drammatica.
00:10Molti di questi lavoratori rimarranno per parecchio tempo in cassa integrazione,
00:17che significa non prendere l'80%, che comunque la cassa integrazione ha dei massimali,
00:23quindi quote ben inferiore a quella.
00:27Se noi abbiamo presente il costo della vita, impegni finanziari insomma,
00:33è una situazione molto preoccupante.
00:36Questa settimana in Alca ha fatto lavorare in azienda del gruppo Cremonini circa 80 persone,
00:46la prossima settimana ne farà lavorare 98,
00:50quindi almeno per quelli se ci sono abbastanza disponibilità a rotazione,
00:56in parte il problema si risolve,
00:58certi luoghi di lavoro sono abbastanza lontani, da Piacenza,
01:03il più vicino forse è Modena,
01:05il che comporta anche a parti i tempi, insomma, anche i costi di produzione.
01:12Quindi noi cercheremo già da martedì di risolvere alcune di queste problematiche,
01:18in particolare le condizioni per chi accetta di essere trasferito o in trasferta.
01:26Trattamenti economici magari superiori a quelli della semplice cassa interazione
01:31per coloro che non vogliono o non possono spesso prestare la propria attività lavorativa,
01:38sarà un confronto non facile.

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