Affluenza record con l'84% degli aventi diritto che si è recato alle urne. Balzo in avanti dell'ultra destra. Vittoria comunque alla Cdu di Friedrich Merz. Sono questi i tre dati fondamentali delle elezioni politiche in Germania che si sono tenute domenica 23 febbraio 2025.
L'alleanza conservatrice Cdu/Csu è il primo partito e ha dunque vinto le elezioni tedesche con il 28,6% dei voti. Mentre l'estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) ha ottenuto il 20,8% dei consensi, raddoppiando il risultato ottenuto nelle precedenti elezioni, conquistando terreno soprattutto nell'Est del paese.
Pesante sconfitta per i Socialdemocratici (SPD) del cancelliere uscente Olaf Scholz che si sono fermati al 16,4%. Seguono i Verdi con l'11,6%. La sinistra di Heidi Reichinnek ha invece conquistato l'8,8% dei voti. Non entreranno in parlamento i liberali (Fdp), nè la sinistra populista Sahra Wagenknecht Alliance (Bsw), non avendo superato la soglia del 5%.
La street artist Laika non si è fatta "attendere". Lunedì 24 mattina, sul muro del Goethe Institute di Roma è apparso il murale Die Rückkehr - Il Ritorno. Il poster raffigura Alice Weidel, leader del partito di estrema destra AfD, in uniforme nazista mentre si disegna in viso con un rossetto nero i baffi di Hitler. «La storia ci ha già mostrato dove porta questa deriva – afferma Laika –, e oggi assistiamo a un’escalation determinata non solo dall’odio, ma anche dalle disuguaglianze sociali e dalla frustrazione generata da fallimentari politiche di austerity prettamente a sostegno delle banche e dei grandi capitali, portate avanti sia dalla sinistra che dalla destra moderata. Questo ha spinto le classi più povere a rifugiarsi nel nazionalismo estremo». Opera e parole denunciano la crescita (il ritorno) dell'estrema destra. E si ricollegano all'immagine dei manifestanti a Berlino, nei giorni scorsi, con quei cartelli su cui troneggiava 1933 (anno in cui Hitler vinse le elezioni in Germania).
Un’immagine forte che denuncia la crescita inquietante della destra estrema in Germania: AfD ha raddoppiato i voti, passando appunto dal 10% al 20%, un segnale allarmante della crescente ondata nazionalista, razzista e xenofoba. Un fenomeno che non riguarda solo la Germania, ma si inserisce in una più ampia deriva globale, alimentata dalla nuova amministrazione americana Trump-Musk, che tra saluti romani e deportazioni forzate, sta legittimando e rafforzando le ideologie suprematiste.
Conclude Laika: «Il vero obiettivo di Weidel sono le elezioni del 2029. Bisogna impedirle di trasformarlo in un nuovo 1933. Quest’onda nera non renderà l’Europa grande, la distruggerà. Bisogna salvare la democrazia».
L'alleanza conservatrice Cdu/Csu è il primo partito e ha dunque vinto le elezioni tedesche con il 28,6% dei voti. Mentre l'estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) ha ottenuto il 20,8% dei consensi, raddoppiando il risultato ottenuto nelle precedenti elezioni, conquistando terreno soprattutto nell'Est del paese.
Pesante sconfitta per i Socialdemocratici (SPD) del cancelliere uscente Olaf Scholz che si sono fermati al 16,4%. Seguono i Verdi con l'11,6%. La sinistra di Heidi Reichinnek ha invece conquistato l'8,8% dei voti. Non entreranno in parlamento i liberali (Fdp), nè la sinistra populista Sahra Wagenknecht Alliance (Bsw), non avendo superato la soglia del 5%.
La street artist Laika non si è fatta "attendere". Lunedì 24 mattina, sul muro del Goethe Institute di Roma è apparso il murale Die Rückkehr - Il Ritorno. Il poster raffigura Alice Weidel, leader del partito di estrema destra AfD, in uniforme nazista mentre si disegna in viso con un rossetto nero i baffi di Hitler. «La storia ci ha già mostrato dove porta questa deriva – afferma Laika –, e oggi assistiamo a un’escalation determinata non solo dall’odio, ma anche dalle disuguaglianze sociali e dalla frustrazione generata da fallimentari politiche di austerity prettamente a sostegno delle banche e dei grandi capitali, portate avanti sia dalla sinistra che dalla destra moderata. Questo ha spinto le classi più povere a rifugiarsi nel nazionalismo estremo». Opera e parole denunciano la crescita (il ritorno) dell'estrema destra. E si ricollegano all'immagine dei manifestanti a Berlino, nei giorni scorsi, con quei cartelli su cui troneggiava 1933 (anno in cui Hitler vinse le elezioni in Germania).
Un’immagine forte che denuncia la crescita inquietante della destra estrema in Germania: AfD ha raddoppiato i voti, passando appunto dal 10% al 20%, un segnale allarmante della crescente ondata nazionalista, razzista e xenofoba. Un fenomeno che non riguarda solo la Germania, ma si inserisce in una più ampia deriva globale, alimentata dalla nuova amministrazione americana Trump-Musk, che tra saluti romani e deportazioni forzate, sta legittimando e rafforzando le ideologie suprematiste.
Conclude Laika: «Il vero obiettivo di Weidel sono le elezioni del 2029. Bisogna impedirle di trasformarlo in un nuovo 1933. Quest’onda nera non renderà l’Europa grande, la distruggerà. Bisogna salvare la democrazia».
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00:46Seguono i verdi con l'11,6%. La sinistra di Heidi Reiknecht ha
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00:57liberali e neppure la sinistra populista non avendo superato la soglia del 5%.