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Trascrizione
00:00Slow Wine Fair riempie i padiglioni di Bologna Fiera insieme a Sanafood per tre giorni all'insegna
00:11del vino buono, pulito e giusto. Oltre 1050 espositori provenienti da 30 paesi con la
00:17forte presenza delle eccellenze italiane. Un appuntamento per i wine lover e i professionisti
00:22del settore che possono assaggiare e degustare circa 6.000 etichette. Abbiamo intervistato
00:27alcune delle realtà presenti in fiera. Anzitutto trovano tanto vino, tanto vino buono,
00:37pulito e giusto perché per partecipare alla manifestazione bisogna sottoscrivere il manifesto
00:43Slow Food per il vino buono, pulito e giusto che è un vino sostenibile ma anche di qualità
00:47quindi buono da bere. Quest'anno abbiamo raddoppiato i numeri della prima edizione,
00:53siamo a 1060 espositori da tutte le regioni d'Italia e anche da 28 paesi del mondo quindi
01:01tantissime specialità, tantissime caratteristiche dei vini differenti e in più abbiamo una novità
01:08quest'anno che è l'area dei caffè con i caffè della Slow Food Coffee Coalition per avvicinarsi
01:17proprio a questo mondo quindi i ristoratori, gli edotecari che verranno potranno imparare
01:23anche meglio a degustare un buon caffè, a scegliere un buon caffè da presentare nei loro locali.
01:34Sì anche quest'anno come Demeter Associazione Italia siamo a Slow Wine in quanto molte cantine,
01:39aziende agricole a noi associate ci hanno chiesto di essere presente questa bella manifestazione,
01:45devo dire che come associazione abbiamo delle riscontri abbastanza interessanti,
01:50ancora un po' presto per trarre diciamo le fila della situazione, però siamo contenti
01:55perché soprattutto c'è interesse anche da parte dei ristoratori verso una viticoltura e quindi un
02:01prodotto vino che si è sempre più legato a delle pratiche cosiddette tre virgolette
02:05sostenibili. Cosa significa questo? Forse lo sappiamo, forse non tanto, quello che come
02:11agricoltori associati a Demeter Italia fanno e facciamo ormai da più di cent'anni, perché il
02:17movimento dell'agricoltura biodinamica nasce cent'anni fa, è davvero un'attenzione spasmodica
02:22a quella che è la fertilità del suono, la rigenerazione del suolo e quindi poi la salute
02:27della pianta, che si traduce poi anche in una salute del frutto, in questo caso della vite
02:32e dell'uva, che va a beneficio poi di tutto il processo di vinificazione e anche del gusto del
02:38palato che ne trae vantaggio sostanzialmente.
02:46Slow Food nasce alla fine degli anni Ottanta nel mondo del vino, nasce da un'associazione piemontese che si occupava di
02:53Barolo e negli anni fa tutto un percorso di consapevolezza intorno al mondo del vino che
03:01non è soltanto ciò che c'è nel bicchiere, il vino è sicuramente il piacere del convivio, il
03:06piacere di degustare appunto dei litigli diversi, piuttosto per bidi diversi, ma nasce
03:13già questa idea del vino con una visione più attenta alla dimensione ambientale, quindi bere
03:20del vino buono, pulito e giusto significa anche sostenere un'agricoltura buona, un'agricoltura
03:26attenta all'ambiente, ma anche un'agricoltura attenta a chi il vino lo produce. Da qui il
03:31nostro claim che da sempre ci contraddistingue del vino buono, pulito e giusto.
03:40Abbiamo dei vini che sono più facili da bere, più interessanti, più fini, meno ricchi, più, come posso
03:53dire, bisogna essere biologici in vino ma anche biologici in cantina, per cui in cantina non
03:58usare nessun tipo di additivo se è possibile, perché così diamo dei vini che sono sicuramente
04:04più digeribili, più facili da bere, meno complicati, perché i vini li devono bere i
04:10giovani. Oramai abbiamo fatto una promozione sul vino sbagliata perché è troppo complicato,
04:17il vino è come lo era una volta, è un nutrimento, adesso vogliamo pensare che il vino sia cultura,
04:25ma no, il vino deve essere una cosa più semplice per i giovani, i giovani si devono di nuovo avvicinare
04:31al vino. La nostra è una realtà che si trova in provincia di Brindisi, è un'azienda di all'incirca
04:42un centinaio di ettari, all'interno dei quali il centinaio di ettari contorna una vecchia
04:50masseria del 600. All'interno della masseria è stata creata, nelle vecchie stalle, una
04:57cantina vinicola che vinifica le produzioni aziendali. I cento ettari di terreno non sono
05:07totalmente occupati da vite, solo da vite, ma bensì produciamo anche ortaggi, legumi
05:16e cereali, applicando una tornazione, l'azienda lavora in regime di agricoltura biologica
05:25e quindi i vari terreni sono occupati da diversi ortaggi, non solo ma anche frutta, quindi
05:36circa 15-20 ettari sono occupati da frutta, sia frutta tipica, locale, provando a conservare
05:46le vecchie tradizioni, che nuove varietà invece che sono accettibili o richieste dal mercato.
05:58Abbiamo scelto di lavorare solo con vitigna autocuni perché, direi perché no, comunque
06:05io parto dall'idea che un prodotto deve essere sostanzialmente buono e bello,
06:14quindi vitigna autocuni sono praticamente quelli che noi coltiviamo, quindi il famoso
06:20Centesimino, Albana, Trebbiano, danno effettivamente dei vini ottimi, è una bevuta
06:27buonissima e dà un riscontro anche oltre che a livello nazionale, a livello internazionale,
06:32ma qual è il grosso vantaggio? Il grosso vantaggio è che noi ci troviamo in un mercato internazionale
06:40a non avere competitor, quindi abbiamo una chicca unica che non ha competizione,
06:45cioè non è un vitigno internazionale come lo Chardonnay, il Mernot, il Cabernet che viene
06:50prodotto dal Cire all'Australia, alla Francia. Noi arriviamo in un mercato e siamo unici,
06:55ti piace, non ti piace, ma se ti piace ci compri.
07:09Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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