A The Passenger prendiamo l'aereo e voliamo alla volta di Bucarest, la capitale di una Romania in fermento politico.
Dopo il fermo giudiziario per Georgescu, leader politico sostenuto dal partito sovranista AUR, la folla è infatti scesa in piazza per chiedere libertà e verità. Con le nostre telecamere vi portiamo tra le strade della Parigi dei Balcani.
A The Passenger un viaggio tra Romania e Ucraina
Radio Roma News con 1Life hanno prodotto in esclusiva un reportage sul fermento politico in Romania di questi giorni. A recarsi sul posto ci sono stati Marco Martino e Andrea Candelaresi.
Con Paolo Battaglia poi ripercorriamo la storia di questo Paese a metà tra est e ovest. Ci spostiamo poi in Ucraina con Alessandro Fornaciari e Mykhaylo Vovchyk per dare gli ultimi aggiornamenti.
Dopo il fermo giudiziario per Georgescu, leader politico sostenuto dal partito sovranista AUR, la folla è infatti scesa in piazza per chiedere libertà e verità. Con le nostre telecamere vi portiamo tra le strade della Parigi dei Balcani.
A The Passenger un viaggio tra Romania e Ucraina
Radio Roma News con 1Life hanno prodotto in esclusiva un reportage sul fermento politico in Romania di questi giorni. A recarsi sul posto ci sono stati Marco Martino e Andrea Candelaresi.
Con Paolo Battaglia poi ripercorriamo la storia di questo Paese a metà tra est e ovest. Ci spostiamo poi in Ucraina con Alessandro Fornaciari e Mykhaylo Vovchyk per dare gli ultimi aggiornamenti.
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NovitàTrascrizione
00:00:30le percorriamo senza paura.
00:00:34Tutte le strade si sa portano a Roma e noi quelle strade le percorriamo senza paura.
00:00:38Benvenuti ad una nuova puntata di The Passenger.
00:00:41Oggi volgeremo il nostro sguardo ad est, nell'Europa dell'est.
00:00:47Un'Europa che purtroppo sta vivendo un periodo di agitazione politica,
00:00:52un periodo di cambiamento estremo, soprattutto in alcune aree.
00:00:56Parleremo chiaramente dell'Ucraina, è impossibile non parlarne,
00:00:59ma partiremo da un paese che confina con l'Ucraina, ovvero la Romania.
00:01:04Una Romania, dicevamo in subullo, un subullo politico dopo l'arresto,
00:01:09il fermo giudiziario di Giorgescu.
00:01:13C'è tanta instabilità, ancora bisognerà capire quale sarà il futuro elettorale di questo paese.
00:01:21Decine di migliaia di persone, questo weekend, sono scese nelle piazze principali di Bucharest
00:01:27per protestare, protestare contro questo fermo giudiziario e per chiedere soltanto una cosa.
00:01:33Libertate, urlava la folla, libertà.
00:01:36Libertà per cosa? Cercheremo di capirlo nel corso della nostra puntata,
00:01:40anche perché con le nostre telecamere ci siamo recati lì,
00:01:43proprio per comprenderne gli umori di quelle piazze.
00:01:47Prima però di affrontare la stretta attualità, è bene fare un passo indietro per comprenderla
00:01:52e parleremo anche di storia, della storia della Romania.
00:01:55Per fare ciò chiamo in aiuto al supporto il nostro esperto di storia, Paolo Battaglia.
00:02:02Buonasera Paolo, ben ritrovato.
00:02:05Buonasera Andrea, buonasera a tutti.
00:02:07Dunque Paolo, impossibile no, non parlare della storia romena e non citare,
00:02:15parlare della storia romena e non citare un nome fondamentale, Ceausescu.
00:02:20Chi è Ceausescu? Perché è stato così importante per la Romania,
00:02:25ma oserei dire per tutta l'Europa dell'Est in anni molto, molto particolari?
00:02:32Prendo la palla al basso di quella parola che hai sentito,
00:02:38quello slogan che hai sentito nelle vie di Bucharest, Libertate.
00:02:43Fu proprio con questa parola che iniziò l'unica rivoluzione col sangue
00:02:48che chiuse l'epoca delle repubbliche socialiste nell'Europa dell'Est
00:02:52e che depose quel personaggio istrionico e particolare che era appunto Nicolae Ceausescu.
00:02:58Nicolae Ceausescu fu il conducatore, il secondo conducatore di Romania,
00:03:03della storia romena e che governò il paese con un pugno duro,
00:03:08con un pugno di ferro dal 1965 al 1989.
00:03:12Fu un personaggio particolare perché Ceausescu improntò la figura dei dittatori dell'Est
00:03:20con una nuova caratteristica, cioè riprese quel culto della personalità cara a Josef Stalin,
00:03:29che era stata accantonata poi dall'Unione Sovietica dopo Khrushchev
00:03:34e che invece lo rese protagonista anche di una forma di distacco
00:03:39da quello che era il blocco dell'Est, dal fatto di Varsavia, come una forma di battitore libero.
00:03:45Era di fatto un soggetto indipendente da Mosca, o almeno voleva esserlo,
00:03:51e tanto è vero che fu accorto anche presso la regina Inghilterra o visitò anche gli Stati Uniti
00:03:58e quindi si legò anche in qualche modo all'Occidente auspicando quella che era una via del socialismo nazionale
00:04:09che troveremo poi tutta la storia della Romania e che invece portò la Romania rapidamente al disastro.
00:04:16Tanto è che poi inevitabilmente, con la caduta del muro di Berlino nel novembro 1989,
00:04:21la stagione di Ceausescu si concluse un mese dopo con la famosa rivoluzione di Natale
00:04:27che portò finalmente la Romania alla democrazia patagonia.
00:04:32Hai detto bene, è stata una rivoluzione violenta, purtroppo le strade non solo di Bucharest
00:04:37ma di gran parte della Romania sono state macchiate dal sangue.
00:04:41Ecco, come effettivamente il popolo si è liberato da Ceausescu, proprio da un punto di vista pratico?
00:04:47In realtà si parla di fatti di Timisoara, allorché fu una rivolta popolare scoppiata in questa città della Transilvania
00:05:02a seguito della rimozione del pastore Turkish proprio nel dicembre 1989.
00:05:09In realtà quella che voleva sembrare una rivoluzione popolare nascondeva,
00:05:14e poi lo scoprimo dopo, una manovra di palazzo soprattutto dei poteri militari
00:05:20di sostituirsi a lui nella guida della Romania.
00:05:24Sta di fatto che dopo le rivolte di Timisoara e il presunto massacro della popolazione a Timisoara
00:05:37Ceausescu convocò una grande adunata popolare proprio nella piazza principale di Bucharest
00:05:44e anziché ricevere gli Osanna, a cui era abituato sia lui che la famosa moglie Elena,
00:05:51nota e famigerata appunto numero due del governo, il popolo gli si rivoltò contro
00:05:59e sia Ceausescu che la moglie furono costretti a fuggire attraverso un elicottero dal palazzo presidenziale
00:06:07per poi venire subito catturati e processati velocemente nella giunta militare
00:06:12che poi gli portò all'immediata fucilazione proprio il giorno di Natale del 1989.
00:06:19Ecco poi piccola curiosità dei vari figli di Ceausescu, soltanto uno è rimasto in vita, il più piccolo,
00:06:24che oggi non ha nulla a che fare con la politica, fa un lavoro totalmente diverso,
00:06:30ha scelto proprio di intraprendere una strada totalmente diversa dal padre.
00:06:35Ecco dopo la morte di Ceausescu poi la Romania avvia quel processo che la porterà poi ad essere la democrazia
00:06:42che oggi è una democrazia europea che fa parte dell'Unione Europea, no Paolo?
00:06:49Sì, ci è arrivata con grande difficoltà perché dobbiamo pensare che la Romania
00:06:55proprio forse per colpa delle scelte escellerate di Ceausescu,
00:06:59quella forma di autarchia socialista che portò la Romania ad un impoverimento impressionante,
00:07:05pur essendo un paese ricchissimo di risorse, la Romania ha dovuto intraprendere un grosso risaramento economico
00:07:15e poi la fortuna è stata che la Romania, insieme agli altri paesi dell'ex patto di Varsavia,
00:07:23piano piano si è riuscito ad avvicinarsi all'Europa occidentale
00:07:27fino a far parte dell'Unione Europea circa nel 2007, quindi neanche vent'anni fa.
00:07:35Grazie anche all'aiuto dell'Unione Europea, agli aiuti comunitari,
00:07:40la Romania finalmente si è formata come una democrazia sul modello delle democrazie occidentali
00:07:46riuscendo a ripianare quel gap economico che l'aveva sempre caratterizzata come uno dei paesi forse più poveri
00:07:53insieme all'Alpania dell'ex blocco socialista.
00:07:56Eppure, scendendo nelle piazze di Bucharest in questo weekend,
00:08:01abbiamo visto delle posizioni non proprio filoeuropeiste, però ne parleremo più avanti.
00:08:07Hai detto una cosa importantissima, la Romania è un paese ricchissimo
00:08:11da un punto di vista delle risorse energetiche, naturali, di che tipo di risorse stiamo parlando?
00:08:18Perché, tra l'altro, questo fattore fondamentale da un punto di vista economico
00:08:23è stato citato sul palco a Piazza della Vittoria proprio da Giorgesco,
00:08:28quindi vorrei capire insieme a te di che tipo di risorse stiamo parlando.
00:08:33Le risorse che fanno più appetito in questo periodo in cui c'è la guerra in Ucraina,
00:08:39cioè le risorse del sottosuolo, parliamo del petrolio, parliamo del gas,
00:08:43la Romania è sempre stata ricchissima di queste fonti naturali,
00:08:47e tanto è vero che durante il periodo della Repubblica Socialista,
00:08:51quindi durante il periodo di Sao Siscu,
00:08:53c'era una grossa esportazione da parte di questo paese verso gli altri stati,
00:08:59anche nei confronti dei potenzi occidentali.
00:09:02Quindi è chiaro che la Romania può contare soprattutto su questo tipo di risorse,
00:09:08oltre che anche a un controllo sullo sbocco del Mar Nero,
00:09:12che le consente anche un particolare interesse nei trappici marittimi.
00:09:17E quindi è evidente che, da un punto di vista strategico,
00:09:22la Romania sicuramente, da un punto di vista strategico e geografico,
00:09:26è uno dei paesi più ricchi dei Balcani,
00:09:29proprio perché la sua posizione le consente di avere un ruolo principale negli snodi commerciali,
00:09:36proprio perché è un ponte tra i Balcani e la Russia, e l'Ucraina e la Russia.
00:09:41Ecco, visto che dopo la Seconda Guerra Mondiale, hai parlato di 1965,
00:09:47l'anno in cui Ceausescu prende il potere,
00:09:49la Romania faceva parte del blocco orientale, appunto del blocco filosovietico,
00:09:57però durante la Seconda Guerra Mondiale e anche negli anni precedenti,
00:10:01dove tirava un'aria nera in Europa, la Romania aveva i suoi movimenti di estrema destra,
00:10:08giusto per capire se effettivamente anche lì c'è stata un'evoluzione della destra e della destra estrema?
00:10:15Assolutamente sì, come tutti i paesi degli anni Trenta,
00:10:20anche la Romania conunque nel suo periodo del nazionalismo antisemita,
00:10:27e soprattutto di un nazionalismo violento,
00:10:30e in Romania, come anche in altri paesi dell'est, prese vita il movimento della Guardia di Ferro,
00:10:38diretto da un personaggio anch'esso molto particolare, Zelea Cautreanu,
00:10:43che assemblò questo movimento caratterizzato da un nazionalismo estremo,
00:10:53da un ritorno alle origini popolari e soprattutto religiose, quindi legata all'ortodossia rumena,
00:11:00e in chiave sia anticomunista ma soprattutto antisemita.
00:11:06E la Guardia di Ferro caratterizzò tutto il periodo degli anni Trenta,
00:11:12come tutti i movimenti fascisti che dominavano o comunque caratterizzavano i paesi europei in quel decennio,
00:11:21con un'importante però eccezione.
00:11:25La Guardia di Ferro di fatto non prese mai il potere in Romania,
00:11:30soprattutto perché gli stessi, sia lo stesso re, Carlo II,
00:11:35e anche quello che poi divenne il primo coniugatore di Romania, Antonescu,
00:11:39impedì alla Guardia di Ferro di governare.
00:11:42E qui ti fermo, perché riprenderemo questo discorso tra un po'
00:11:46per capire anche come si è evoluta la destra in Romania in un contesto filosovietico come quello di Ceausescu.
00:11:54Ti fermo qui, rimani con noi, perché tra poco invece vi porto proprio nelle piazze principali di Bucharest
00:12:02per scoprire insieme a voi quelli che erano gli umori in questa piazza numerosissima,
00:12:07affollatissima, coloratissima, una piazza però in protesta per tutto ciò che è accaduto a Giorgescu.
00:12:14Lo vediamo tra poco, rimanete qui su Radio Roma News.
00:12:44Sabato 1° di marzo del 2025, ci troviamo a Bucharest, la capitale di una Romania in agitazione,
00:12:57agitazione politica dopo il fermo giudiziario per Giorgescu che dopo il primo round elettorale aveva preso più del 22%.
00:13:05Fermo giudiziario per una serie di motivazioni legate spesso alle sue idee e anche ad altri fatti,
00:13:13ovviamente che andranno poi valutati in questi giorni in serie giudiziaria.
00:13:18Le persone sono scese in piazza, stanno scendendo in piazza in maniera molto copiosa,
00:13:26si attendono circa 250.000 persone oggi per chiedere la libertà,
00:13:33libertate urlano e per chiedere anche la verità in vista delle prossime elezioni, quelle del 4 di maggio.
00:13:41Questo corteo partirà da Piazza Universitate e andrà fino a Piazza della Vittoria,
00:13:47noi lo seguiremo passo passo, cercheremo di capire quelli che sono gli umori della piazza.
00:13:59Sono qui per il nostro futuro, per i miei genitori, per i miei genitori, per le mie nonna, per la nostra libertà e per la nostra salute.
00:14:10Ciao, mi chiamo Andrej Sorin Constantin, sono un militare in Romagna,
00:14:15siamo qui per la libertà, prima di tutto, siamo qui per il Presidente Calin Giorgescu,
00:14:22perché è stato eletto e è stato portato già,
00:14:26quindi questo messaggio è per tutti i rumani, per tutta la monda, per l'Espora,
00:14:34per i nostri rumani dal nostro paese, non restate lontani, venite insieme per il nostro Presidente,
00:14:43i rumani devono essere salati dal sistema Soros.
00:14:47Sono qui per sostenere tutti i fratelli rumani che sono venuti qui,
00:14:53il loro voto è stato robato da 8 milioni di persone,
00:14:58sono qui per essere insieme a tutti quelli che sono venuti qui in numero di 300 mila e con il nostro Presidente Calin Giorgescu.
00:15:28In Italia c'è veramente tanta tanta gente, c'è anche una certa comunione di intenti e continuano ad urlare
00:15:37libertà e libertà e libertà e chiedono la libertà, la verità per quello che è accaduto per Giorgescu,
00:15:44sicuramente una narrativa, una retorica questa che rispecchia quello che è accaduto in questi giorni in Romania
00:15:55e che descrive anche quello che è un po' il clima politico non solo in Romania ma un po' in tutta Europa se poi ci si va a pensare bene.
00:16:25Ci troviamo a Piazza Vittorie dove terminerà il corteo che è partito da Piazza Universitate e da questo palco parlerà Giorgescu,
00:16:39folla numerosissima, c'è un po' di tensione nell'area effettivamente anche perché questa è una vera e propria protesta,
00:16:47una protesta contro la dittatura, così recitano i manifestanti, così recitano alcuni cartelloni,
00:16:53c'è chi inneggia Giorgescu presidente, presidente eletto secondo questa folla.
00:17:23Siamo qui per la libertà, siamo qui per le pre-elezioni, siamo qui per proteggere la nostra democrazia, siamo qui per lasciare le persone decidere.
00:17:35La nostra prima ministra dovrebbe residere, la nostra prima ministra è un'altra, un socialista che ha perso le elezioni,
00:17:49se perdete le elezioni andate a casa, questa è la regola in una democrazia.
00:18:20Siamo molti, siamo uniti, siamo potenti, siamo qui perché il nostro voto è stato furato,
00:18:35siamo qui perché la democrazia è stata spalata in piedi, siamo qui perché chi dovrebbe essere il presidente dei romani non è in posto di lui di giustizia.
00:18:52E voi l'avete scelto a decembre, l'avete aiutato, siamo passati tutti in un'attacca di stato, ma siete qui per lui.
00:19:09Signore e signori, Galin Giorgescu!
00:19:23Saluto tutti voi che siete oggi qui, sapevo quanti esercizi avete fatto per venire da tutti i colzoni della città, da Sveinatate, e vi ringrazio di cuore a tutti.
00:19:40Galin Giorgescu!
00:19:49Oggi, il 1° martedì, siamo uniti gli unici con gli altri e noi tutti con Dio.
00:19:55Galin Giorgescu!
00:19:59In questi momenti, l'istituzione ci ha chiesto di gestire il nostro destino, in un'ora difficile,
00:20:07e di dire ad un'integra gente che il popolo romano ha scelto per sempre di escludere la nazione e Dio,
00:20:18e chi esclude la nazione e Dio non sarà mai vinto.
00:20:22Il popolo romano è il più coraggioso.
00:20:29Giorgescu, quando parla lui, la folla è quasi in delirio.
00:20:34I suoi discorsi vertono molto su questo, sulla libertà delle elezioni, la libertà della democrazia.
00:20:42Si punta molto il dito anche contro Bruxelles e contro quello che rappresenta ovviamente l'Unione Europea, nel suo caso, nel suo verbo giudiziario.
00:20:55Libertà! Libertà! Libertà!
00:21:14Ho promesso di non fare politica e ho fatto storia. Grazie.
00:21:21L'attacco dei stati che sta in corso di raffreddamento ha avuto un altro episodio.
00:21:29Il dottor Calin Giorgescu è stato stoppato nel traffico da parte dei miliziani di P2 e dei procuratori dell'ambasada.
00:21:51Ora cerca di fabbricare evidenze che non esistono.
00:21:59Cerca di fare politica e per questo, Marcello Ciolacco, devi tornare a casa.
00:22:11Non fare politica! Non fare politica!
00:22:42Per i messaggi che gli hanno trasmesso ieri, oggi darò la parola ai nostri ospiti dall'estate per dare alcune parole in supporto della democrazia in Romagna, il rappresentante della Polonia, Richard Czardecki.
00:23:05Buongiorno a tutti gli ospiti in Romagna!
00:23:11Alcune parole in inglese.
00:23:13Cari amici di Romagna, sono qui oggi con voi nella vostra città capitale, la Bucuresti, perché voglio dimostrare la mia solidarietà con voi.
00:23:27Io, ma anche a proposito dei miei compagni da Polonia, la solidarietà con la nazione rumana durante la vostra lutta per la democrazia.
00:23:41Ora vi invitiamo al microfono, in fronte a voi, il nostro invitato da Spagna, rappresentante del Parlamento europeo e del Partito Vox.
00:23:54L'umanità libera!
00:24:02Sono stato detto di parlare in inglese, anche se so che molti parlano spagnolo.
00:24:09Voglio mandare a voi dal nostro Presidente, Santiago Abascal, i migliori amici, tutta la solidarietà e un fatto chiaro.
00:24:24Romagna è sovereigna, e Romagna elegge il suo Presidente da loro stessi, e non sono elettati in alcune stelle oscure in Brasile.
00:24:42Vogliamo che Romagna, Spagna e tutti i paesi europei siano sovereigni di nuovo.
00:24:51Stiamo vedendo molte interferenze da Brasile, in ogni senso, in Romagna, in Polonia, in Austria, in Germania, in tutta l'Europa.
00:25:10Noi odiamo le invasioni, noi odiamo le interferenze, perché siamo sovereigni, e vogliamo bordi, e vogliamo famiglie, e vogliamo nazioni, e vogliamo libertà.
00:25:26Grazie mille, non siete soli, siamo sempre con voi, siamo sempre più grandi, siamo sempre in tutti i paesi, e vinceremo questa battaglia per la libertà, per la sovereigna, per il nostro futuro, per i nostri bambini, per un'Europa libertà e cristiana. Grazie mille.
00:25:57Siamo saliti sul palco alla fine del discorso di Giorgesco, di Simeon, di tutte le delegazioni internazionali.
00:26:26Come vedete alle mie spalle la piazza è piena, è colorata, si è parlato di sovranismo, di sovranità, non solo della Romania, ma di tutti quei paesi che cercano la sovranità dall'Unione Europea, la sovranità in generale nazionale.
00:26:44Si è parlato molto del concetto di nazione, di confini anche, ecco, è una vera e propria internazionale sovranista che coinvolge tanti paesi, tutti europei, e che sta prendendo forma sempre di più, anche qui, in un paese chiave per questa regione come la Romania, dal centro di Bucharest, della capitale di questo paese che sta crescendo sotto vari punti di vista, soprattutto quello economico.
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