• l’altro ieri
L'annuale corteo transfemminista di Non una di meno per l'8 marzo si trova nelle strade di Roma. Proprio ieri il consiglio dei ministri ha presentato un ddl del Governo per istituire il reato di femminicidio, scelta che è stata accolta freddamente dalle manifestanti: «Parlare di femminicidio come reato non ascrivibile all'omicidio è un passo importante perché riconosce la matrice del possesso. Però non è punendo che si risolve questo problema: c'è una cultura dietro. Non si può pensare di punire il femminicidio senza istituire percorsi di educazione sessuo-affettiva nelle scuole. Altrimenti il discorso è a metà. In Italia ci sono 8 milioni di donne che non lavorano e che non hanno indipendenza economica. Un ergastolo non è un deterrente efficace, la storia ce lo dimostra. La vera cura al problema sistemico è l'educazione. È una mossa di propaganda che si fa in prossimità dell'8 marzo. Un aumento delle pene non serve a impedire che le donne vengano uccise.»

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Trascrizione
00:00Siamo tutte da femministe!
00:20Allora, sicuramente parlare di femminicidio come un reato non ascrivibile all'omicidio è importante
00:25perché c'è una matrice culturale dietro di una cultura del possesso di persone
00:32che credono di poter possedere il corpo di noi donne e di poter decidere sul corpo di noi donne.
00:37Però noi crediamo che non sia punendo e reprimendo che si risolva questo problema
00:44perché, ripeto, c'è una cultura dietro e quindi non si può solamente parlare di punire i femminicidi
00:49senza poi andare a parlare di istituire percorsi di educazione sesso-affettiva nelle scuole
00:54per appunto andare a risolvere il problema alla base costruendo un'educazione all'affettività e alle relazioni
01:01perché altrimenti facciamo un discorso a metà che va appunto a risolvere solamente un problema
01:08mettere una toppa su un problema senza pensare alla sua matrice strutturale e culturale.
01:13Le donne oggi ce ne sono 8 milioni in Italia, dati recenti se non sbaglio, che attualmente in Italia non lavorano.
01:19Moltissime, quasi la metà, non hanno un conto corrente proprio che significa dipendenza economica.
01:24Questa cosa non se ne parla mai, se ne dovrebbe parlare più spesso.
01:27Ribadiamo che un ergastolo, una pene esemplare, non può essere un deterrente.
01:33La storia ce l'ha dimostrato e non è mai stato un deterrente per diminuire i femminicidi.
01:38È soltanto una presa di posizione netta che nulla a che vedere con la vera cura al problema,
01:45che è un problema sistemico, ovvero l'introduzione dell'educazione al rispetto, alle differenze sessuali e affettive.
01:53Come al solito è una mossa di propaganda che si fa in prossimità di una celebrazione.
02:02Ovviamente quello che noi diciamo sempre è che un aumento delle pene e un approccio seguritario
02:08non servono a impedire che le donne vengano uccise.
02:13Tant'è che fare una legge che inasprisce le pene sul femminicidio non riporta certo in vita la vittima.
02:19Come si fa a evitare che le donne vengano uccise?
02:22Si fa creando cultura, portando l'educazione sesso-affettiva nelle scuole.

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