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Continua a Buenos Aires, il processo per la morte di Diego Armando Maradona (1960-2020). L'accusa è di omicidio per 7 operatori sanitari. L'avvocato della famiglia Maradona ha detto: «Ci sono prove sufficienti per dimostrare non solo che Diego Maradona non è stato curato correttamente, ma anche per dimostrare durante il processo che tutti i suoi beni gli sono stati confiscati e come Diego è morto e ha sofferto nei suoi ultimi giorni». A parlare è l'avvocato della famiglia Maradona, Mario Baudry, ai giornalisti fuori dal tribunale di San Isidro, sobborgo di Buenos Aires, in Argentina, dove è iniziato il processo nei confronti dei 7 operatori sanitari che hanno curato Diego Armando Maradona nei suoi ultimi istanti di vita.
I sette sono accusati di negligenza e quindi della morte del calciatore, avvenuta nel novembre 2020. Fuori dal tribunale tanti supporter del campione argentino. Dentro, durante tutta la durata del processo saranno chiamati più di 100 testimoni, tra cui membri della famiglia di Maradona e dottori che si sono presi cura di lui nel corso degli anni. I sette imputati, tra medici e infermieri, rischiano tra gli otto e i 25 anni di carcere.
Diego Armando Maradona è morto il 25/11/2020 all'età di 60 anni mentre si stava riprendendo da un intervento chirurgico al cervello per un coagulo di sangue, dopo decenni di lotta contro la dipendenza da cocaina e alcol. È stato trovato morto a letto, per infarto, in una casa in affitto in un quartiere esclusivo di Buenos Aires, dove era stato portato dopo essere stato dimesso dall'ospedale due settimane dopo l'operazione. Il processo dovrà chiarire se Maradona poteva essere salvato e se chi era stato pagato per accudire El Pibe De Oro ha fatto tutto il possibile per evitarne il decesso.
I pubblici ministeri hanno accusato i professionisti sanitari di aver fornito cure domiciliari "sconsiderate" e "carenti" a Maradona, sostenendo che è stato abbandonato al suo destino per un "periodo prolungato e angosciante" prima della sua morte. Tutti gli imputati negano ogni responsabilità nella morte della star. Gli argentini attendono una risposta: l'affetto nei confronti di Maradona è ancora vivo e il genio del calcio è stato immortalato in innumerevoli murales, statue e mostre in tutta l'Argentina. Presto avrà anche un mausoleo su un sito di 1.000 metri quadrati nel cuore di Buenos Aires.

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00:00Il popolo è la puttana che lo pariù, Diego non si è morìo, Diego non si è morìo
00:08Ci sono elementi di sopra per credere, non solo che Diego non è stato trattato adeguatamente
00:16ma durante il giudizio si verrà dimostrato e si vedrà come gli hanno tolto tutti i suoi bens
00:22e come Diego è morto e ha sofferto negli ultimi giorni, quindi speriamo che sia giusto

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