https://www.pupia.tv - Bacoli (NA) - MARCIA PER GAIA E CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. IL SERVIZIO E LE INTERVISTE (11.04.25)
Video di Paco Francesco Iannuzzi (Pacosmart) https://www.facebook.com/profile.php?id=100063654213050
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01:56è successo a Gaia è terribile ma allo stesso tempo dobbiamo dire che lei ha avuto il coraggio
02:00e la forza di reagire, questo le renderà sempre onore.
02:03E anche Quarto è presente in questo evento importante, questa marcia in onore appunto
02:09di Gaia per appunto sostenere e sostenerla in quanto la solidarietà è importante, anche
02:17questi eventi sono una grande manifestazione di rivolta e di rinascita.
02:23Sindaco, una grande partecipazione è una marcia importante contro la violenza sulle donne
02:29in particolare per Gaia.
02:32Sì, in particolare per Gaia e per tutte le donne che subiscono violenza, questo è stato
02:35l'ennesima atto di violenza che ha caratterizzato il nostro tessuto cittadino, Flegreo e nazionale,
02:41Gaia è viva per miracolo e ha potuto raccontare quello che le è accaduto e ha trovato la forza
02:46per denunciare e per denunciare in termini pubblici anche quello che è accaduto, quindi
02:51la ringrazio molto. Il corteo è in sua solidarietà, in solidarietà di tutte le donne che subiscono
02:56violenza e per spronare le donne a denunciare, perché noi ci siamo, le istituzioni ci sono,
03:02ci sono le forze dell'ordine, c'è il comune, c'è i servizi sociali, c'è il centenario
03:05di violenza, quindi non subite in silenzio ma alzate la voce perché noi siamo pronti
03:11ad ascoltarvi. Oggi esiste una normativa molto stringente, quella del Codice Rosso, che permette
03:16di intervenire anche con assoluta solezza, quindi non accettate in silenzio il nome della
03:20famiglia o di altri ragionamenti violenze dai vostri compagni, dai vostri mariti, dai vostri
03:25ex, perché è necessario alzare la voce per permetterci di aiutarvi. Noi continueremo a fare
03:31la nostra parte, oggi è un momento di grande partecipazione popolare a Flegrea che parte
03:36da Bacoli e che arriverà in Vila Comunale.
03:40Assessore, una marcia a Bacoli per combattere la violenza sulle donne.
03:44La violenza sulle donne, qui stasera siamo a Bacoli, è presente un po' tutta le persone
03:52dei campi Flegrea, i rappresentanti delle amministrazioni, i vari sindaci, sono qui per Gaia, sono qui
03:57per tutte le donne che subiscono violenza. Dovremmo fare un corteo al giorno, questo non sarebbe
04:03possibile, quindi dobbiamo rivedere un po' tutto da capo, quelle che sono le regole innanzitutto
04:08nelle nostre case, nelle scuole, al lavoro e nelle varie comunità, rivedere un po' quali
04:15sono le regole, quali sono i principi, dove si inizia e cominciare a capire dove abbiamo
04:19sbagliato fino adesso e ricominciare, perché c'è bisogno di fermare ovviamente tutta questa
04:24violenza inaudita.
04:27Oggi siamo qui a Bacoli, un momento particolare e importante dopo quello che abbiamo vissuto
04:33come cittadina di Bacoli, quello che è successo a Gaia, è qualcosa di orribile e di grave,
04:40le istituzioni devono far sentire la propria voce, devono stare vicino, condannare con fermezza
04:46questi gesti e questi atti nei confronti ovviamente non soltanto delle donne, ma in generale tutti
04:52gli atti di violenza. Il modo particolare fatto nei confronti delle donne è qualcosa di
04:55veramente orribile. Oggi siamo qui tutti quanti, con tutti i colori politici, è una battaglia
05:02che è comuna, ogni cittadino onesto di questa città e dell'Italia intera, problemi di femminicidio
05:08purtroppo li sentiamo ogni giorno sempre di più, è necessario un cambiamento culturale,
05:14sociale che deve coprire tutti i cittadini. Oggi siamo qui a presenziare e a manifestare
05:21con fermezza e con forza contro tutti coloro che agiscono in modo violento, soprattutto nei
05:27confronti delle donne.
05:27Siamo qui per dire no alla violenza di genere, siamo qui soprattutto per iniziare a sradicare
05:35questa cultura della violenza, dobbiamo iniziare dai ragazzi, dobbiamo iniziare effettivamente
05:42ad avere un'altra visione di noi stessi, quindi da sempre abbiamo fatto iniziative, ma questo
05:49non basta, dobbiamo parlare in modo diverso, ragionare in modo diverso e dire con forza le
05:54nostre idee e sentirci libere di essere donne.
05:59Esatto, sì, è un'occasione appunto per dare un segnale forte a Gaia e tutti coloro che
06:07stanno vivendo situazioni di violenza, non siete sole, denunciate, le istituzioni sono
06:12con voi, la comunità è con voi, vi aspettiamo ancora in tanti.
06:17Paco, grazie mille per questa possibilità, ovviamente siete tutti invitati a partecipare
06:22a questa manifestazione che vuole sensibilizzare rispetto all'eliminazione della violenza di
06:29genere dopo i noti fatti dell'ultima settimana, siamo qui per solidarizzare con la nostra concittadina
06:38Gaia e quindi siete tutti invitati.
06:41Questa problematica non è legata ad un gesto individuale di una persona, ma purtroppo è
06:46un fenomeno sistemico, sociale, culturale, economico che va affrontato e quindi siete
06:54tutti quanti invitati.
06:55Paco, ti ringrazio nuovamente per la parola e vi aspettiamo, grazie.
07:00È importante, è importantissimo stare qui per dare una risposta alle violenze che si verificano
07:05sulle donne, ma è importante soprattutto il dopo. Dopo è importante essere presenti,
07:12far capire le idee che stiamo portando avanti e quindi sensibilizzare soprattutto dopo, dopo
07:21questi eventi. Adesso gridiamo no alla violenza, ma dopo parliamo contro la violenza.
07:28Siamo col capogruppo di Fribacoli, Presidente della Quarta Commissione, Carmela Anzalone,
07:34che conosciamo tutti. Oggi è una giornata particolare per fare questa dimostrazione, questa
07:40passeggiata tutti insieme contro la violenza sulle donne.
07:43Sì, abbiamo pensato di dare questa manifestazione come segnale di vicinanza a tutte le donne vittime
07:53di violenza, come ben sappiamo ultimamente una nostra concittadina è stata vittima di
07:58un vile attacco, ma è soltanto l'ultima. Noi ci auguriamo ovviamente che sia l'ultima,
08:05tutti insieme qui per gridare no alla violenza. È un fenomeno, come ho sempre detto, è un
08:13fenomeno dilagante, c'è un'escalation di violenza, ma il nostro urlo deve arrivare
08:20a tutti coloro che fanno della violenza il loro stile di vita. Donne denunciate, non
08:28siete sole, c'è il CAV, il centro antiviolenza da poco aperto nel comune di Bacoli, non c'era
08:34mai stato. Con la consulta delle varie opportunità stiamo attivando tutta una serie di incontri,
08:41di progetti futuri per dare consapevolezza alle donne.
08:45Una manifestazione per Gaia, per Sara, per Ilaria, per Laura, per tutte le donne che
08:54non ci sono più e che ogni giorno si spengono a causa di uomini violenti che concepiscono
09:02l'amore come possesso. Vogliamo gridare il nostro sdegno e vogliamo che ci ascolti tutta
09:10la cittadinanza affinché non accada più una cosa del genere. Gaia è viva per miracolo,
09:18solo 25 anni e se non fosse stato per il suo coraggio quello di scappare dal suo aggressore,
09:28oggi avremmo pianto un'altra vittima. E' ancora il suo coraggio quello che deve far pensare
09:36a ogni donna di denunciare, di non subire perché bisogna essere liberi e non vittime.
09:45Ci troviamo qui stasera per una marcia per combattere la violenza contro le donne. E' un
09:54crimine secondo me inaccettabile ed è un qualcosa che deve essere combattuto con determinazione
10:01perché non riguarda solo le donne ma riguarda tutti quanti. E soprattutto voglio dire alle
10:07donne vittime di violenza che loro non sono sole, lo vedranno stasera con questa marcia
10:12che abbiamo organizzato e soprattutto le donne vittime di violenza devono essere secondo me
10:17credute, non devono essere giudicate, non devono essere colpevolizzate e soprattutto dobbiamo
10:24essere uniti uomini e donne. Centro antiviolenza, spazio donna Pozzuoli, ambito 12. Siamo anche
10:32noi qui presenti per supportare e far sì che la violenza termini e ci sia veramente la possibilità
10:39attraverso una manifestazione di far capire l'importanza di denunciare e soprattutto l'importanza
10:44di essere unite e coese per far sì che questo tipo di violenza e soprattutto su questa violenza
10:51non se ne parli più.
10:52Un crimine che racconta più di una morte, che racconta una società intera che continua
10:56a non fare i conti con la propria violenza, con il suo rancore nascosto verso la libertà
11:01femminile. Perché la donna che muore sotto il colpo di un uomo non è solo una vittima,
11:06è l'ultimo atto di una storia che parla di gelosia, di possesso, di rancore, ma anche
11:11di una cultura che non ha mai veramente imparato ad ascoltarle. Il femminicidio non nasce da
11:16un amore malato, come spesso si dice. L'amore vero non uccide, l'amore vero
11:21non possiede, l'amore vero fa della libertà, non fa della libertà una prigione. Eppure
11:26ogni volta che una donna viene uccisa da un uomo che la diceva amare, questa verità
11:30viene annullata, sepolto sotto il peso della normalizzazione della violenza. Pensiamo a
11:35come ci siamo abituati nel nostro quotidiano a ridurre il diritto delle donne a essere
11:40libere, a giudere un occhio quando vengono gettificate, a lasciar passare insulti, a giustificarne
11:45il controllo, a non indignarsi di fronte a un racconto che vede il femminicidio come l'apice
11:50di una catena di comportamenti abusivi che non vengono mai davvero chiamati con il loro
11:55nome. Perché sapete? Ogni volta che non interveniamo, ogni volta che non mettiamo in discussione le
12:01piccole violenze quotidiane, ogni volta che pensiamo che non sia il nostro problema, stiamo
12:06contribuendo a una cultura che autorizza la morte, la morte di una persona, ma anche la
12:11morte di un'idea, quella che una donna possa essere finalmente se stessa senza doverne pagare
12:16il prezzo. Ci chiediamo come mai accade e non ce lo chiediamo mai abbastanza forte,
12:21perché il femminicidio non è qualcosa che accade di tanto in tanto, qualcosa che purtroppo
12:26arriva nei titoli di giornale. Il femminicidio è la punta di un iceberg che galleggia su una
12:31superficie troppo comoda, troppo silenziosa, troppo complice. La risposta non è e non deve
12:37essere non ci posso credere, la risposta deve essere una responsabilità collettiva, una presa
12:43di coscienza radicale. Noi possiamo fermarlo, possiamo cambiare, possiamo educare i ragazzi
12:49e le ragazze a non considerare mai più la violenza come nozione. Possiamo cominciare a dire basta
12:54con i gesti più semplici, con i discorsi che facciamo, con le leggi che approviamo. Ogni
12:59volta che qualcuno ci chiede come fermare il femminicidio, la risposta è sempre la stessa.
13:04Dobbiamo smettere di ignorarlo, smettere di pensare che non ci riguardi. Dobbiamo parlare,
13:10dobbiamo educare, dobbiamo denunciare. Non basta fermarsi al dolore, dobbiamo fare il
13:16lavoro che nessuno sembra voler fare, trasformare la cultura della violenza in cultura della prevenzione
13:22e cominciare a trattare le donne come soggetti liberi e non come vittime da compiangere, perché
13:27il femminicidio non è un fatto privato, è il fallimento di tutti noi.
13:31Grazie!