https://www.pupia.tv - Roma - L'Arte dello stare accanto - Conferenza stmapa di Annarita Patriarca (15.04.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno a tutti, grazie di essere qui, benvenuti. Siamo alla presentazione del libro
00:06di Marinella Sorrentino, Anna, l'arte dello stare accanto, edito da Arpeggio Libero Magistra.
00:14Noi siamo qui oggi grazie alla volontà, grazie all'onorevole Anna Rita Patriarca che ha voluto,
00:20sostenuto, promosso questo evento. L'onorevole Anna Rita Patriarca è segretario di presidenza
00:26della Camera dei Diputati e del Comitato per le Pari Opportunità, oltre che membro della
00:31Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. Quindi
00:36ringraziamo soprattutto l'onorevole Patriarca che so che ci raggiungerà tra poco. E poi
00:41ringraziamo della partecipazione che tra poco sarà in collegamento dell'onorevole Rita
00:47dalla Chiesa, capogruppo della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, e tra poco sarà
00:53in collegamento, e l'onorevole Patrizia Marrocco, vicepresidente della Commissione parlamentare
00:58d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia. Ringrazio poi Donatella Busini, che è
01:04qui alla mia sinistra, attrice ma anche autrice e presidente di Pazia Production, che arricchirà
01:11questa presentazione con la lettura di due brani tratti dal libro. E ringrazio infine Giovanni
01:17Bernabèi, che è unico uomo in tutto questo discorso sulle donne, quindi sentiremo poi, siamo
01:23curiosi di sentire poi il suo parere, Giovanni Bernabèi, green manager della Luxvide. E
01:29Marinella Sorrentino l'ho presentata prima e lei è l'autrice del libro. Allora, Anna è
01:35il secondo libro, il secondo libro di Marinella Sorrentino, che è un'autrice, ma è anche una
01:43scrittrice, ma è anche una giornalista, è anche un editor particolarmente attenta, sensibile,
01:49attenta alla condizione femminile. Infatti questo è il suo secondo libro, anche il primo
01:54libro trattava delle condizioni della donna. Si parla anche nel secolo scorso, sia il primo
02:01libro che il secondo libro hanno due protagoniste donne del secolo scorso, ma il focus è sempre
02:07quello. Ne parleremo tra poco, ma voglio prima dirvi che questo evento aderisce alla campagna
02:13di posto occupato. Eccola lì. L'adesione a questa campagna è simboleggiata da quel
02:20posto vuoto, apparentemente vuoto, in realtà occupato da una donna che non c'è più, perché
02:25è vittima di femminicidio. Adesso per l'adesione totale bisogna leggere, proprio c'è una dicitura
02:32ben precisa che io vi vado a leggere. Allora, mettiamo così, posso girarlo? Comunque l'intento
02:41di questa campagna è quello davvero di fare in modo che, come dire, una riflessione e un
02:47impegno sulle condizioni della donna, sulla violenza di genere, sia un impegno quotidiano,
02:54365 giorni l'anno e non solo in occasione, come sappiamo, o delle ricorrenze, oppure anche
03:01di fatti di cronaca nera che a quel punto ci scuotono. No, facciamo in modo che sia
03:05un impegno quotidiano, come dimostrato poi dalle nostre parlamentari che ci diranno appunto
03:10in che consiste il loro impegno quotidiano. Allora, posto occupato è un gesto concreto
03:15dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito,
03:21un ex, un amante, uno sconosciuto, decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto
03:26a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo
03:32a loro affinché la quotidianità non lo sommerga.
03:35Bene, poi dopo in caso Marinella ci direi quals'altra cosa, perché so che in tutte le tue presentazioni
03:46hai questa sedia vuota, questa sedia simbolica. Allora, poi ce ne parlerai meglio se vuoi.
03:55Allora, dicevo che Anna è il secondo romanzo di Marinella Sorrentino.
03:59Ecco, è un romanzo ambientato, come dicevo, nel secolo scorso. Anna, la protagonista del libro,
04:07è vissuta un secolo fa. Tutta la vicenda va dal 1920 al 1930. Anna è una donna che con grande
04:16determinazione, ma questo lo scopriamo subito nella prima lettura che adesso andremo a fare,
04:21immediatamente scopriamo che è Anna. Anna è una donna molto determinata che riesce a sfidare
04:26tutti i pregiudizi del tempo e riesce anche a ribaltare un destino già scritto, che la voleva
04:32moglie, madre, soprattutto moglie di qualcuno che fosse della sua stessa classe sociale, perché
04:38lei nasce in una famiglia molto agiata. Anna però aveva un desiderio. Il desiderio era non solo
04:44di lavorare ed essere indipendente, cosa allora abbastanza difficile già da accettare per dei
04:50genitori, ma lei voleva fare il lavoro dei suoi sogni, lei voleva fare il medico. Non farà il medico,
04:56lo scopriamo subito, però farà l'ostetrica. Quanto di più vicino alla professione medica potesse
05:01esserci allora per una donna. E quindi, diciamo, noi seguiamo tutta la crescita di Anna, insomma,
05:09da quando ragazzina aveva questo desiderio, finché non riesce a convincere il padre, che fa una resa
05:15apparente. In realtà poi scopriremo che dietro c'è tutt'altro disegno. Allora, ecco, è anche un
05:21romanzo storico, un romanzo ben, ecco, questo mi è piaciuto. Intanto voglio dirvi che, questo
05:28devo dirlo subito, Marinella è una vera scrittrice, nel senso che lei conosce l'arte della scrittura,
05:34che non è scontato, non è che tutti quelli che scrivono libri conoscono l'arte della scrittura,
05:39lei sì, perché il suo romanzo è di quelli che ti catturano, che ti avvincono. È un romanzo,
05:44io lo definisco, non so se sei d'accordo, ottocentesco, nel senso che segue proprio i
05:48dettami del romanzo classico, quindi c'è una trama ricca, ci sono tanti personaggi, ci
05:53sono tante storie che fanno da contorno alla vicenda principale, che è quella di Anna.
05:59Quindi in questo senso segue proprio i dettami del romanzo classico, quindi sei davvero preso,
06:03catturato, quindi complimenti, e poi è ben collocato nella storia. Però la prima cosa che
06:08volevo sapere, Anna, è un personaggio di fantasia oppure c'è dell'altro?
06:14Allora, buongiorno a tutti. Prima di tutto voglio ringraziare l'onorevole Anna Rita Patriarca
06:21per avermi invitato. Sono veramente onorata di essere qui a fare la presentazione del mio
06:27libro alla Camera e ringrazio tutti voi per essere intervenuti. Anna è un personaggio,
06:34diciamo, che trae spunto da quella che era la professione medica di mia nonna paterna.
06:40e quindi diciamo che parte da un'idea vera per poi naturalmente essere poi tutto il
06:48racconto frutto della mia fantasia, perché io non volevo parlare solo della scelta di
06:54Anna, ma come tu hai detto si intrecciano tantissime altre storie, che sono sia storie al
07:01femminile che al maschile. Perché io volevo toccare tanti punti con questo romanzo, non solo
07:07l'emancipazione femminile, di cui avevo anche già parlato nel mio precedente libro, ma volevo
07:14parlare anche di umanità, di solidarietà, della cura verso gli altri. Quindi parlare della
07:21difficoltà delle donne che avevano nel poter svolgere una professione, che agli inizi del
07:28novecento erano precluse tutte le professioni, soprattutto anche quella medica o di avvocato,
07:35insomma qualsiasi professione libera. Mi è sembrato lo spunto per parlare sempre quindi
07:41di emancipazione della donna attraverso il lavoro e quindi l'indipendenza economica, ma
07:47anche della cura degli altri, dell'umanità. Cose che secondo me oggi sono anche queste tematiche
07:53molto importanti e urgenti da ricordare.
07:58Ma appunto, come dicevo prima, sei particolarmente attenta ai temi della condizione della donna.
08:04Infatti anche il tuo primo romanzo, il primo romanzo era Clementina, una donna del novecento
08:08a Napoli, narra la vicenda sempre di una donna dei primi anni del secolo scorso, una donna
08:15anche lei molto moderna, ma in questo caso era un personaggio non di fantasia.
08:21No. Allora, la storia di Clementina è assolutamente tutta vera, dall'inizio alla fine. Io ci tenevo
08:29a narrare i fatti di mia nonna materna perché aveva avuto una vita difficile e non per sua scelta,
08:39purtroppo per la mancanza di leggi che c'erano all'epoca. Parliamo sempre appunto di inizi novecento
08:45e quindi nel momento in cui all'improvviso viene abbandonata dal marito per una calunnia,
08:51lei si trova senza, diciamo, poter far nulla, se non quella di rifugiarsi a casa del padre,
08:59lei e i figli.
09:01Quella, diciamo, dovrà poi vivere relegata lì, subire l'ostracismo non solo di tutto il rione,
09:07ma anche della stessa famiglia perché veniva praticamente gettato il disonore in quel modo
09:14e quando poi lei ritenterà di rifarsi una vita perché era molto giovane e aveva solo 34 anni
09:20con mio nonno, avrà la denuncia per adulterio perché il divorzio arriverà molti anni dopo,
09:27nel 1970. Quindi mi piaceva narrare con la storia di mia nonna un periodo in cui c'era
09:34una vacanza di tante leggi che discriminavano quindi non solo la condizione della donna
09:40ma anche dei minori che nascevano fuori dal matrimonio e non potevano essere legittimati
09:44in alcun modo. Venivano poi bollati come figli di NN che era una cosa molto molto infamante
09:51a quell'epoca.
09:54Cosa ti ha spinto a trattare questi temi legati alla condizione femminile?
10:00Allora io ho voluto, come dire, parlare del passato perché secondo me è importante partire
10:08dalle basi per vedere che comunque tante leggi e tanti passi avanti si sono fatti, però vediamo
10:15che ancora tanto bisogna fare per raggiungere una parità di genere e quindi secondo me partire
10:22dalle storie delle nostre nonne e poi soprattutto dalle storie di donne comuni. Io racconto storie
10:27di donne comuni ma che nel loro piccolo hanno cambiato la storia perché secondo me proprio
10:33con tante piccole gocce che si fa il mare rifacendomi a una famosa... e quindi secondo me rivalutare
10:42poi anche le figure di alcune donne. Le mie nonne sono state donne moderni al loro modo in maniera
10:49completamente diverse ma come? Rompendo gli schemi di una società che imponeva alla donna
10:55di essere solamente moglie e madre. Quindi loro invece hanno rotto questi schemi scegliendo di fare
11:03scelte forti e coraggiose e secondo me andavano premiate narrandole.
11:09Assolutamente sì, sono state veramente formative per me anche dal mio punto di vista come donna.
11:16Senti, allora proprio per riallacciarci a quello che tu hai appena detto io direi ascoltiamo il primo brano.
11:24Allora, quando a Maria iniziarono le doglie, in anticipo rispetto alla data prevista, la sorella Pinuccia
11:32in assenza dei mariti dovette dare incarico al giovane figlio di andare a prelevare la mammana.
11:38Peppino corri, dal compare fatti per essere il carretto, ma mi raccomando non correre.
11:44Mamma, scusate, ma devo correre o no? Pinuccia gli assestò a uno scappellotto.
11:49Non fare il finto tonto, a piedi puoi correre, col carretto no.
11:53A nulla erano valse le raccomandazioni materne perché Peppino, appena si era allontanato dalla casa del compare,
12:00complice la strada deserta e l'incoscienza dei suoi undici anni, aveva frustato il cavallo per mandarlo al galoppo.
12:07A casa di Don Anna, l'ostetrica, si erano appena seduti a tavola, quando un ragazzo bussò.
12:14Peppino, sei sicuro che è urgente?
12:16Sì, mamma, ha detto che dovete venire subito.
12:19Lei avrebbe preferito cento volte fare il tragetto a piedi perché aveva paura di qualsiasi mezzo di locomozione.
12:26Anni prima aveva rischiato di morire in seguito al rovesciamento di un baroccio,
12:31guidato da un uomo in preda all'ansia che il figlio nascesse prima del suo arrivo,
12:34eventualità improbabile perché la chiamavano sempre con largo anticipo e spesso per falsellarmi.
12:41Anna tentennava.
12:43Con il cavallo si era scambiata da subito occhiate di reciproca diffidenza.
12:47Ogni volta che si faceva coraggio e provava a salire, l'animale scalpitava e lei indietreggiava.
12:52Alla fine Peppino, stanco di quel tentennare, senza troppi riguardi, aveva tirato la mammana di forza sul carro ed era partito spegnito.
13:02Quando finalmente giunsero, Anna tirò un sospiro di sollievo e si affrettò a scendere giurando a se stessa
13:08che qualsiasi ora si fosse fatta se ne sarebbe tornata a piedi piuttosto che farsi accompagnare dal ragazzo.
13:15Pinuccia era sull'oscio ad accoglierla.
13:19Meno male che siete qui, a Maria sono cominciati i dolori in anticipo.
13:23Ora la visitiamo, ma stai tranquilla piuttosto.
13:26Ho rischiato di non arrivare viva per colpa di tuo figlio, corre come un furfante.
13:31È troppo giovane per guidare un carro.
13:33Pinuccia si scusò, mortificata.
13:36Io solo a lui potevo mandare, ma mi ero raccomandata e lanciò al figlio uno sguardo significativo,
13:42accompagnato ad un gesto della mano che sottendeva, poi facciamo i conti.
13:47Io l'ho detto che non c'era fretta, ma i giovani di oggi subito si allarmano, non sopportano il dolore.
13:53Ribatte caustica donna Carmela, la suocera di Maria, venuta a presenziare il parto.
13:58Io ho partorito mentre lavoravo nei campi, da sola, senza neanche la mammana, aggiunse sprezzante.
14:04Anna dovette mordersi la lingua per trattenersi, da ostetrica diplomata.
14:10Già le infastidiva essere chiamata ancora mammana.
14:15In più, avrebbe voluto obiettare che dopo quella nascita, donna Carmela non aveva avuto altre gravidanze,
14:22segno che qualcosa era andato storto.
14:24Scaldate l'acqua e mantenete il fuoco sempre acceso, ordinò con durezza,
14:29per imporre la sua autorità e liberarsi dalla fastidiosa presenza.
14:32Erano ormai dieci anni che faceva l'ostetrica e tutti i bambini del rione erano nati per mano sua
14:39e li seguiva nella crescita come se fossero tutte creature sue.
14:43I quattro figli, Giovanni, Fernando, Pupetta e Antonio, erano quasi gelosi di quel rapporto
14:49perché la madre per loro non aveva delle tenerezze maggiori, la vedevano poco.
14:55Il loro riferimento in casa erano le figure maschili.
14:57Non erano come gli altri, loro sembravano una famiglia al rovescio.
15:02La madre fuori casa a lavorare giorno e notte, il padre e il nonno per lo più a casa ad accudirli.
15:08Eppure la loro situazione non sembrava affatto strana.
15:13Donana, l'allevatrice, era tenuta in gran conto e stimata da tutto il vicinato.
15:17A casa loro non mancava mai nulla.
15:19La madre era ricompensata per la maggiore in natura.
15:23Le povere donne che non potevano pagare si disobbligavano facendo i lavori di casa, in sua vece,
15:28lavando e stirando i panni, accudendo a turni i figli se lei era fuori.
15:33La loro porta era sempre aperta.
15:35I bambini si erano ormai abituati a quel via vai di persone che si affaccendavano
15:40o che venivano a cercare la mamma ad ogni ora.
15:43Se sgravava la boglia del canchiere, per mesi avevano cartocci di carne assicurata.
15:50E lo stesso modo capitava con il pizzicagliolo o il parulano.
15:56Quella era la vita che Anna si era scelta e di cui non si era mai pentita.
16:01Quante cose erano cambiate in dieci anni.
16:03A ripensarci, il tempo le sembrava volato via come una facciata in balcone,
16:08dove era finita l'ingeno ragazza che era stata.
16:13Grazie Donatella.
16:21Allora, avete sentito, loro non erano una famiglia come gli altri,
16:24loro sembravano una famiglia a rovescio.
16:27Quindi in questa frase, ecco, è racchiusa all'essenza di Anna.
16:32Allora, questo che avete sentito è il primo capitolo del libro
16:35e ci presenta un'Anna già adulta, è il 1930, poi con dei flashback torneremo indietro al 1920.
16:43Ma qui abbiamo Anna, e viene presentata Anna, la conosciamo subito con pochi tratti,
16:47quindi sappiamo che fa l'ostetrica, scopriamo subito, l'avete visto, con poche parole che è una donna molto determinata
16:54e soprattutto scopriamo qual è la sua vita.
16:57Cioè, quando dice, loro sembravano una famiglia a rovescio,
17:00i bambini, i suoi figli erano abituati ad essere affidati alle cure del nonno e del papà.
17:05Quindi immaginate nel 1930 che cosa rivoluzionaria che potesse essere una cosa del genere.
17:12Quindi, come dicevo prima, la bravura di Marinella come scrittrice,
17:16essere riuscita a dare del primo capitolo, già con pochi tratti, la figura della sua protagonista.
17:21Però questo capitolo ci porta anche a parlare delle condizioni di lavoro.
17:26Adesso mi dispiace, tra poco arriverà anche in collegamento, credo, all'onorevole Marrocco,
17:31che è nella commissione di inchiesta parlamentare sulla...
17:36E' arrivata la maniera per te.
17:39E quindi a lei chiederò appunto qualcosa sulle condizioni di lavoro oggi.
17:44Però quello che è interessante è capire come davvero in queste poche frasi
17:49ci sia racchiuso tutto il mondo di allora, non solo Anna, ma proprio tutto il mondo di allora.
17:54Ecco, è arrivata l'onorevole Annerita Patriarca.
18:02Che saluto.
18:04Allora, saluto l'onorevole che ho rappresentato prima, la ripresento,
18:09l'onorevole Annerita Patriarca che ha sostenuto, promosso questo evento.
18:14E lei è segretaria di presidenza della Camera e del Comitato delle Pari Opportunità.
18:20E inoltre è nella commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
18:25E se vuole, onorevole, le do la parola.
18:30Grazie.
18:32Intanto scusatemi per il ritardo, ma queste giornate per noi sono omicidiali.
18:36E infatti Patrizia si collegherà e Rita sta cercando di arrivare.
18:43Faccio una corsa, appena mi posso liberare vi raggiungo.
18:47E intanto, quando ho iniziato a leggere di questo libro, mi è venuta in mente mia mamma.
18:55Mia madre è stata, nel mio paese, io sono di Gragnano, famosi oggi in tutto il mondo per la pasta,
19:05è stata la prima donna ad arrivarsi in medicina.
19:08E mi raccontava che quando lo dissi al nonno, e parliamo di una generazione vicina,
19:14ma già successiva rispetto a quella di cui tu racconti,
19:17poiché il nonno, nella famiglia del nonno, le donne erano tutte insegnanti,
19:21e ha provato fino alla fine a convincerla a fare l'insegnante.
19:26Fortunatamente mia mamma è stata testarda e uno dei motivi con cui l'hanno cercato di convincerla,
19:35l'hanno fatta parlare, lei aveva degli zii medici maschi,
19:38e uno di questi proprio le ha parlato, ha detto ma non è adatto a te come tipo di lavoro, è lungo.
19:45C'era tutto questo pregiudizio attorno, la tenacia e anche la fortuna di vivere già in una generazione successiva
19:54rispetto a quella che tu hai raccontato nel libro,
19:57le ha permesso di poter fare quello che voleva, di potersi realizzare e avviare un percorso
20:07che lei ha dato soddisfazione, lei è stata dirigente medico,
20:12ho detto che è stata la prima donna, Donia Gragnano, a laurearsi in medicina.
20:17E mi raccontava sempre una cosa che le diceva sua madre,
20:22che ha avuto una storia differente, non ha potuto studiare,
20:25addirittura non riusciva manco a studiare il pianoforte, era molto brava a suonare,
20:29perché a un certo punto fai la moglie e fai la moglie e la mamma,
20:34però lei ha insegnato alle figlie ed è stata quella la forza di mia madre,
20:39mi raccomando indipendenti, dovete essere indipendenti,
20:44la prima conquista che dovete fare nella vostra vita è l'indipendenza,
20:49poi il resto viene tutto, sarete capaci di costruire tutto,
20:55ma dovete rendervi autonome e indipendenti per poter fare le vostre scelte in libertà.
21:01E lo diceva una donna che non aveva potuto completare gli studi,
21:05che non era riuscita neanche a completare gli studi del suo amato pianoforte.
21:11E forse questa è stata la vera motivazione che ha spinto mia madre a fare medicina.
21:16Quindi quando ho letto un po' della storia,
21:20ho rivisto e ho immaginato quello che poteva essere successo a mia nonna prima,
21:26a mia mamma prima, questo per dire cosa?
21:28Che le storie di noi donne sono storie collegate.
21:32C'è un filo rosso che ci unisce tutte.
21:36Oggi e domani il testimone passa a mia figlia.
21:41Tutto quello che abbiamo conquistato e che riusciamo ad avere
21:44non è soltanto frutto di quello che noi facciamo nelle nostre singole vite,
21:50ma è un risultato di una serie di obiettivi raggiunti,
21:53di testimoni passati da una donna all'altra,
21:55di battaglie vinte, di generazione in generazione,
21:59di autodeterminazione e di consapevolezza.
22:01E di un'idea che ancora oggi dobbiamo cavalcare,
22:05che la storia di una è la storia di tutte.
22:07Quando riusciamo ad assumerci la responsabilità non solo delle nostre vite,
22:12ma delle vite di tutte quante le altre,
22:14forse abbiamo cominciato davvero a cambiare l'ordine delle cose.
22:18Perché sappiamo bene,
22:21e lo dico io che faccio il parlamentare,
22:24e quindi se mi guardano dall'esterno,
22:28vendono l'idea di una donna autorevole,
22:31libera, capace di autodeterminarsi,
22:34di raggiungere gli obiettivi,
22:35anche di imporsi quando è necessario,
22:38non sanno il sacrificio che c'è dietro,
22:40il sacrificio di mantenere il doppio livello familiare e professionale
22:45con gli stessi standard di impegno e di responsabilità,
22:50non sanno il sacrificio che c'è dietro
22:52di dover gestire il pregiudizio che ancora oggi esiste sulle donne,
22:57sulla capacità o meno,
22:58su come si arriva o meno a raggiungere gli obiettivi,
23:01su che vuole questa,
23:03se una volta è ragazzina, una volta è donna,
23:05una volta si storce il viso,
23:08poi noi abbiamo tutte,
23:10a prescindere dai percorsi e dalle consapevolezze,
23:13e dai caratteri e dalle esperienze,
23:16abbiamo tutte un tipo di approccio alla soluzione dei problemi differenti,
23:20perché uomini e donne siamo diversi,
23:22e forse questa è la chiave di lettura della complementarietà,
23:25abbiamo bisogno nell'assumere le decisioni più importanti per il Paese
23:31di avere il contributo di ambo le parti,
23:33il contributo in termini di parità,
23:36perché siamo diversi,
23:37perché abbiamo un ordine di priorità diversa,
23:39e anche un tipo di approccio differente ai problemi,
23:41molto più pragmatico del nostro,
23:43una donna che si trova in un contesto complesso,
23:47è corretta.
24:00Sì, facciamo un attimo un cambio,
24:02io sono velocissima,
24:03dicevo abbiamo bisogno,
24:07noi siamo più pragmatici,
24:08quando c'è un problema noi guardiamo qual è la soluzione del problema,
24:11non chi vince,
24:13non chi ha ragione o chi ha torto,
24:14problema, soluzione,
24:16il maschio è più tribale,
24:17concedetemelo,
24:19ha più la necessità di marcare
24:21chi vince, chi perde,
24:24chi ha ragione o chi ha torto,
24:25chi è più forte o chi è più debole,
24:27noi questo interessa meno,
24:30poiché abbiamo una serie di responsabilità,
24:35l'obiettivo principale dell'approccio alle donne alla questione
24:38è la soluzione,
24:39e il farlo anche nei tempi più rapidi possibili,
24:42perché abbiamo anche altre cose da fare,
24:43per cui abbiamo bisogno di entrambi le parti,
24:47di uomini e donne,
24:48ma per raggiungere questo,
24:49cioè per raggiungere la vera parità,
24:51che non è soltanto la parità
24:53che oggi c'è anche in alcune facoltà più scientifiche,
24:58che sono sempre state quelle tipicamente maschili,
25:01parliamo delle STEM prima di ogni altro,
25:04oggi abbiamo donne presenti,
25:06e donne che si laureano in quantità addirittura maggiore,
25:09rispetto agli uomini anche in ambiti professionali
25:11che fino a qualche anno fa
25:12non erano considerati tra virgolette adatti alle donne,
25:16quindi da questo punto di vista
25:17tanti passi avanti sono stati fatti,
25:19ci sono donne importanti,
25:21abbiamo il capo del governo una donna,
25:24Giorgia Meloni,
25:25il capo dell'opposizione del partito più grande
25:28è una donna,
25:29la Schlein,
25:30abbiamo donne ai vertici della magistratura,
25:35donne importantissime
25:36nell'ambito dell'impresa,
25:38delle aziende,
25:41ma questo non significa che la stessa sorte
25:44è uguale per tutte le donne capaci
25:46che vogliono raggiungere determinati obiettivi,
25:49perché per una che ce la faccia
25:51ne sono dieci che sono state tagliate fuori
25:54nonostante avessero le capacità per poter arrivare,
25:56perché la capacità e le condizioni ambientali
26:00non sempre sono favorevoli
26:01e non sempre rispettano le capacità
26:04e le peculiarità singole delle donne.
26:07Per questo ancora la battaglia è da fare,
26:10perché il percorso è ancora lungo
26:13ed è un percorso che ci deve vedere,
26:15ribadisco,
26:16non ad affrontarlo in maniera singolare,
26:19ma ad affrontarlo
26:20con un approccio plurale.
26:23Noi donne,
26:25la storia tua,
26:26la storia mia,
26:27la storia di mia figlia,
26:28la storia di una mia amica,
26:29di una conoscente,
26:30di una delimpettaia,
26:31è la mia storia.
26:33Se io vedo una donna
26:34che subisce uno schiaffo,
26:35non subisce uno schiaffo o un'altra,
26:37lo subisco io
26:38e ho il dovere morale di intervenire
26:40anche in termini di denuncia,
26:42perché una donna che subisce una violenza
26:44non sempre è in grado di superare
26:46quella soglia
26:48che le permette di tutelarsi.
26:50E allora dobbiamo sentirci responsabili
26:52di tutte quante le altre.
26:54Quel sottile filo rosso
26:55che ha portato mia madre
26:57a potersi laureare in medicina
26:58e a sua madre
27:00a non riuscire
27:01a completare gli studi
27:02e a me
27:03ad arrivare a fare il parlamentare
27:05e a mia figlia
27:05dove vuole arrivare.
27:07Perché la chiave è
27:08ognuno deve fare
27:10quello che si sente
27:11libero
27:12e che determina
27:14se stessa
27:15nella vita
27:16che vuole vivere
27:17in assoluta libertà.
27:19Se riusciamo ad ottenere
27:20questo per tutte
27:21noi abbiamo vinto la battaglia.
27:23Io chiudo
27:24con due accenni.
27:26Questo è un governo
27:27che ha fatto tanto
27:28per le donne.
27:31Lo ha fatto
27:31dal reddito di libertà
27:32alle misure
27:33di incettivazione
27:34per le aziende
27:35che assumono
27:36donne vittime
27:38di violenza.
27:39Lo ha fatto
27:39cercando di superare
27:41una serie di gap
27:42che ci sono
27:44per il raggiungimento
27:46di incarichi
27:46di livello superiore
27:49per le donne
27:50nell'accesso
27:51alle professioni.
27:52È una battaglia
27:52che continuiamo
27:53e che continueremo
27:54a fare
27:54si fa a livello locale
27:55si fa a livello centrale
27:56ma la battaglia
27:58più grande
27:59non l'abbiamo vinta
28:00che è la battaglia
28:01culturale.
28:02È di questi giorni
28:03la sentenza
28:05di Turetta
28:07che ha lasciato
28:08tutte quante noi
28:08con la mano in bocca
28:09io adesso parlo
28:10da avvocato
28:10e da garantista.
28:12Non è una questione
28:13io non voglio
28:14neanche entrare
28:15nel merito
28:15della sentenza
28:16non sono abituata
28:17a giudicarla
28:18ma stiamo facendo
28:20una battaglia
28:20culturale
28:21per sovvertire
28:23un pregiudizio
28:26un approccio
28:27una violenza
28:28che c'è
28:29nei confronti
28:29delle donne.
28:31Dire che 75 coltellate
28:34non significano
28:37crudeltà
28:38significa farci tornare
28:41indietro
28:41dei cento anni
28:42significa che tutto
28:45quello che noi diciamo
28:47è inutile
28:47significa che tutte
28:49le battaglie
28:50vengono sminuite
28:51a prescindere
28:53dal significato
28:53giuridico
28:54di quella sentenza
28:55e del ragionamento
28:56giuridico
28:56che c'è dietro
28:57ha una portata
28:59sulla società
29:01e a livello
29:02culturale
29:02che è devastante
29:03per noi
29:04è devastante
29:06per quello
29:06che significa
29:07non per quello
29:08che è all'interno
29:09del processo
29:10è devastante
29:12perché fa pensare
29:12a tutte quante noi
29:13perché ci vuole
29:15una laurea
29:15per sapere
29:16come ammazzare
29:17qualcuno
29:17comunque ammazzi
29:22una donna
29:22è crudeltà assoluta
29:24se questo governo
29:25ha avuto il coraggio
29:26e la forza
29:27di creare
29:28un reato apposito
29:29nonostante le critiche
29:30che ci sono arrivate
29:31da alcune parti
29:32perché dovevamo
29:34dare un segnale
29:35perché dovevamo
29:35fare capire
29:36che adesso basta
29:37perché dovevamo
29:38fare capire
29:39che non ci sono
29:39sì e non ci sono
29:40ma
29:41alla prima sentenza
29:44sì
29:45e ma
29:46non fa bene
29:47a nessuno
29:47non fa bene
29:49a noi
29:49non fa bene
29:50alle nostre battaglie
29:51e non ci aiuta
29:53nel percorso
29:54più importante
29:55nella vera sfida
29:56che abbiamo
29:56che è quella
29:58culturale
29:59è quella che dobbiamo
30:01insegnare alle nuove
30:02generazioni
30:02quella che dobbiamo
30:03ancora imparare
30:04noi
30:04perché la nostra
30:05generazione
30:06ancora
30:06ha
30:08tra le sue fila
30:09donne vittime
30:10e uomini
30:11carnefici
30:12e allora
30:14il nostro compito
30:16non si ferma
30:17il nostro compito
30:19che è testimonianza
30:21che è impegno
30:22e che è concretezza
30:23delle azioni
30:24dopo quello
30:26che abbiamo visto
30:27ancora oggi
30:28in questa sentenza
30:29il nostro compito
30:30non si ferma
30:31anzi
30:31va
30:32ulteriormente
30:34incentivato
30:34sentiamo ancora di più
30:36la responsabilità
30:37perché non possiamo
30:38voltare pagina
30:39finché ci sono ancora
30:41questi comportamenti
30:43queste parole
30:44queste reazioni
30:45siamo tutte impegnate
30:46e
30:47chiudo con
30:48ritornando al libro
30:50e ti faccio i complimenti
30:52raccontare delle donne
30:56e di quello che le donne
30:57hanno sofferto
30:58e di quello che le donne
31:00hanno raggiunto
31:00per permettere a noi
31:02e alle nostre figlie
31:03di poter vivere
31:04con la libertà
31:06che stanno vivendo adesso
31:08è una cosa
31:09che non dobbiamo dimenticare
31:10è una cosa
31:12che non solo
31:12non dobbiamo dimenticare
31:13ringraziando
31:14tutto quello
31:15che c'è stato
31:15fino a oggi
31:16ma non dobbiamo
31:17dimenticare
31:17lasciando
31:19ai nostri figli
31:20e ai nostri nipoti
31:21il testimone
31:22dello stesso impegno
31:23le battaglie
31:24da combattere
31:25ci sono ancora
31:26dobbiamo farlo insieme
31:28e dobbiamo
31:29ancora spingere
31:30le nostre ragazze
31:31ad andare avanti
31:33in questa direzione
31:33e dobbiamo educare
31:34i nostri figli
31:35ad accompagnare
31:37le nostre figlie
31:38nella stessa
31:39identica direzione
31:41grazie
31:41grazie
31:47abbiamo l'onorevole
31:56Rita Dalla Chiesa
31:57che è il capogruppo
31:59della commissione parlamentare
32:01d'inchiesta
32:01sul femminicidio
32:02buongiorno
32:04mi scuso per il ritardo
32:06ma
32:06se siete di Roma
32:08sapete anche voi
32:09due gocce a Roma
32:10soprattutto
32:11in una zona
32:12lontana da questa
32:13tengono lontani
32:14i tassisti
32:14e quindi
32:15prima di riuscire
32:16ad arrivare qui
32:17ci ho messo
32:18un po' di tempo
32:19io
32:21questo fine settimana
32:23sono stata a fare
32:24diciamo
32:25campagna elettorale
32:26in Puglia
32:27e non ho potuto
32:28leggere
32:29il libro
32:30cosa che mi riservavo
32:32invece
32:32di leggere
32:34non appena
32:36dopo domani
32:40ecco
32:41perché la giornata di oggi
32:43e quella di domani
32:44sono abbastanza impegnate
32:45dopo domani invece
32:46vorrò leggerlo
32:49quello che
32:49mi hanno molto colpito
32:51le parole che ha detto
32:52Anna Rita
32:53che è una
32:53sì
32:55è una deputata
32:56ma è una donna
32:57di grandissima forza
32:59credetemi
32:59e
33:00Anna Rita ha detto
33:02che noi donne
33:04tutto quello che facciamo
33:05per noi donne
33:06per me
33:06io lo devo fare
33:07per mia figlia
33:08per mia amica
33:08noi donne
33:09per tanti anni
33:10per secoli
33:12tutto quello che abbiamo fatto
33:13l'abbiamo fatto
33:15anche per i nostri uomini
33:16questo ricordiamocelo sempre
33:18per permettere
33:19ai nostri uomini
33:20di raggiungere
33:21dei livelli
33:22ai quali loro
33:23sono riusciti
33:24ad arrivare
33:25e magari noi
33:27invece
33:27ci siamo dovute
33:28fermare alle loro spalle
33:30felici solo
33:31di vederli andare avanti
33:32felici della loro serenità
33:34felici della loro
33:35del loro appagamento
33:37nel
33:38nel lavoro
33:39non siamo state ricambiate
33:43nello stesso modo
33:44perché quando
33:46con la sentenza
33:48che diceva Anna Rita
33:49c'è qualcuno
33:50che dice
33:51che quelle coltellate
33:53non sono crudeltà
33:55significa
33:57che quest'uomo
33:58forse
33:59alle sue spalle
34:00non ha avuto
34:01una donna
34:02che l'ha protetto
34:03non ha avuto
34:04una famiglia
34:05fatta di donne
34:07con le quali
34:07si è potuto confrontare
34:08perché anche
34:10questo è il fatto
34:12io
34:13dico sempre
34:14che se in famiglia
34:15tu ti abitui
34:17a vedere
34:17eh
34:18amore
34:21rispetto
34:22ma
34:23anche da
34:24da un fratello
34:26da
34:28non solo
34:29dal
34:29dal papà
34:30ma anche
34:31da un fratello
34:32e vedi come
34:33tua mamma
34:34vive
34:34eh
34:35la famiglia
34:36rispettata
34:38supportata
34:39eh
34:40anche nel lavoro
34:41che fa
34:41anche negli impegni
34:43che ha
34:44ma da un uomo
34:45col quale poi
34:46la sera torna a casa
34:47ci si raccontano
34:48le cose
34:48e ci si aiuta
34:50a vicenda
34:51a quell'uomo
34:53non verrà mai
34:53in mente
34:54di tirare fuori
34:56un coltello
34:56e di fare
34:57del male
34:58a questa donna
34:59alla mamma
35:00dei suoi figli
35:01non verrà mai
35:02in mente
35:02e quindi
35:04tutto secondo me
35:05deve partire
35:06da
35:07dall'esempio
35:08che noi dobbiamo dare
35:09ora
35:09io non so
35:10il libro
35:11eh
35:12come dice
35:12Anna Rita
35:13ovviamente
35:13eh
35:14occupandomi
35:16anche io
35:16di
35:17di
35:17di
35:18femminicidi
35:18e
35:19e dicendo
35:21che purtroppo
35:21non bastano
35:23leggi
35:23perché
35:24c'è la mente
35:25umana
35:26che
35:26dove
35:27al
35:28non possiamo
35:29sapere
35:29se a un certo
35:30punto
35:31ti parte
35:32una scheggia
35:33nel cervello
35:35che
35:36eh
35:36ti
35:37ti appiattisce
35:38qualunque forma
35:39di amore
35:40e di civiltà
35:41e
35:42ti fa
35:43fare
35:44delle cose
35:45terribili
35:46come quelle
35:46che stiamo leggendo
35:47tutti i giorni
35:48sui giornali
35:48come facciamo
35:50noi
35:50a entrare
35:51nella testa
35:52di ognuno
35:52e capire
35:53certo
35:54ci sono
35:54dei casi
35:55eclatanti
35:55in cui
35:56già si capiva
35:57che le persone
35:58sarebbero
35:59in qualche modo
36:00eh
36:01potute esplodere
36:02ma ci sono
36:03ma devo dire
36:04la verità
36:05che
36:05la maggior parte
36:06delle volte
36:06non
36:07è un qualche
36:09cosa
36:10che attiene
36:11alla testa
36:12alla mente
36:12al subconscio
36:14a qualcosa
36:14che non riusciamo
36:15noi
36:16ad afferrare
36:17proprio noi
36:18che siamo qui
36:18anche in Parlamento
36:20e cerchiamo
36:21di fare
36:22delle leggi
36:22cerchiamo di capire
36:23come mettere
36:24un freno
36:25a tutto quello
36:26che sta succedendo
36:26è estremamente
36:29difficile
36:29possiamo fare
36:30diecimila
36:31eh
36:32audizioni
36:33possiamo ascoltare
36:34diecimila persone
36:35diecimila
36:36andare mille volte
36:38nelle case famiglie
36:39a capire che cosa
36:39è successo
36:40e perché sono
36:42in quelle case famiglie
36:43perché sono scappate
36:44perché
36:44sono scappate
36:46significa che sono vive
36:47tante
36:48invece
36:49non ce la fanno
36:50neanche a scappare
36:51quindi
36:52è molto
36:54è un argomento
36:55da trattare
36:56veramente
36:56con
36:56con gli psicologi
37:00accanto
37:00con gli psichiatri
37:01con
37:01con
37:02delle persone
37:03che possano aiutarci
37:04a capire
37:05con chi
37:06abbiamo a che fare
37:07quindi
37:08io
37:08non so
37:09ripeto
37:10se fosse questo
37:11il tema
37:11il femminicidio
37:12sicuramente
37:13purtroppo
37:14fa parte
37:14della vita
37:15di tutti i giorni
37:16e
37:16e fa
37:19e fa molto male
37:20colpisce
37:21e non
37:22non
37:23e qualche volta
37:26no qualche volta
37:27sempre ci si sente
37:28impotenti
37:29di fronte a tutto
37:30quello che succede
37:30e l'impotenza
37:32è
37:33io credo
37:33che sia il male
37:34peggiore
37:35perché con l'impotenza
37:36noi non riusciamo
37:36a tendere la mano
37:37ad aiutare una persona
37:38ha ragione
37:39Anna Rita
37:39lo schiaffo che dai a me
37:41cioè che dai a lei
37:42lo stai dando a me
37:43lo stai dando alla signora
37:45lo stai dando a tua figlia
37:46lo stai dando a qualunque
37:47altra donna
37:47e
37:48oggi più che mai
37:50io penso
37:51che si debba parlare
37:52insegnare il rispetto
37:55credo che sia la parola
37:56più bella
37:56che ci sia rispetto
37:58tutti dicono amore
37:59io dico il rispetto
38:00poi tutto il resto
38:01di sentimenti
38:02arriva
38:03ma il rispetto
38:04nei confronti
38:05di un altro essere umano
38:07uomo
38:08donna
38:09perché non è che
38:10noi donne poi
38:11siamo
38:11una setta
38:13da salvaguardare
38:14quando riusciamo
38:15ci sappiamo difendere
38:16benissimo
38:17anche da sole
38:18ecco
38:19quindi non
38:19però
38:20devo dire
38:21che la violenza
38:22che viene esercitata
38:23su di noi
38:24che abbiamo
38:25la
38:26la paura
38:27di
38:28anche di parlare male
38:31con un'amica
38:32della persona
38:33che ci sta vicino
38:34e che ci fa del male
38:36ci vergogniamo
38:37noi
38:37per lui
38:39questo è terribile
38:40questo è terribile
38:42lì che dovremmo
38:42anche scavare
38:43dentro di noi
38:44perché ci vergogniamo
38:45è lì che dico
38:47che
38:48abbiamo bisogno
38:50di
38:50uno psicologo
38:51abbiamo bisogno
38:52tutti di qualcuno
38:53che ci aiuti a capire
38:55nel frattempo
38:56leggerò il suo libro
38:57va bene
38:58grazie
39:00grazie
39:05grazie a lei
39:06e questa è
39:08il mio
39:08mi aveva
39:08cittadino
39:09infatti
39:09mi aveva
39:10cittadino
39:11mi scuso
39:23sin da subito
39:25per il dialetto
39:25ma non è mio
39:26nesci nesci
39:30cosa fetenti
39:31di lucumanna
39:32dio di potenti
39:33veni fuori
39:34non tardari
39:35chi ha tu matri
39:36a liberari
39:37filomena
39:38dici qualcosa
39:39a tua socia
39:40a tua socia
39:41è un'ora
39:42che ripete
39:42questa cantilena
39:43sarà anche lei
39:44ormai usasta
39:44come noi
39:45ironizzò
39:46aspramente
39:47Anna
39:47la battuta
39:48era buona
39:49ma la povera
39:50filomena
39:51in preda
39:51le doglie
39:52non aveva la capa
39:53di ridere
39:53oltretutto
39:54se ne sarebbe
39:55guardata bene
39:55sarebbe stata
39:57una mancanza
39:58di rispetto
39:58verso la suocera
39:59un comportamento
40:00che il marito
40:01non le avrebbe
40:02perdonato
40:03non le avrebbe
40:04salvata nemmeno
40:05il detto
40:05una volta
40:06è prena
40:07una volta
40:07al latte
40:08non bozza mai
40:08a vattera
40:09perché il marito
40:10era un'umala mente
40:11e non si sarebbe
40:12fatto scopolo
40:13a picchiarla
40:14anche in quello stato
40:14non riuscì a trattenere
40:16le risa
40:17invece quella stupida
40:18della sorella
40:18Maddalena
40:19per la tensione
40:20accumulata
40:21e credendo
40:21di non essere
40:22sentita
40:23tradusse per Anna
40:25e siciliana
40:26in tanti anni
40:26che vive qua
40:27ancora parla
40:28il dialetto stretto
40:29pur sapendo
40:29che nessuno
40:30la capisce
40:30esci esci
40:32cosa fetente
40:32te lo comanda
40:33di ogni potente
40:34vieni fuori
40:35non tardare
40:36che a tua madre
40:37devi liberare
40:38io so solo
40:40che se non la smette
40:41il bambino
40:42a sentirsi chiamare
40:42cosa fetente
40:43si rifiuterà
40:44di uscire
40:45e ci farà uscire
40:46pazze
40:46lo robottò Anna
40:48ridendo
40:48non immaginando
40:50il guaio
40:51che avrebbe causato
40:52con quelle parole
40:53la vecchia
40:54che l'udito
40:55ce l'aveva ancora buono
40:56si alzò come una belva
40:57cammo a fari
40:59cammo che maria
41:00a munini
41:01vi lassate in tridici
41:03ma si inudumiscato
41:05alcun niente
41:06le rispose Rosa
41:07prima di abbandonare
41:08la stanza
41:08fino a Mena
41:09nonostante le doglie
41:10intui il pericolo
41:11e disse alla sorella
41:12cretina
41:13fermala presto
41:14Maddalena si precipitò
41:15fuori dalla stanza
41:16ma ormai il guaio
41:17era fatto
41:18Anna sentiva le urla
41:19e una colluttazione
41:20in atto
41:21ma non poteva muoversi
41:22per capire cosa stesse
41:23succedendo
41:24e intervenire
41:25perché il bambino
41:26sarebbe uscito a momenti
41:27e lei non poteva
41:28distrarsi dal suo compito
41:29credeva di averla
41:30già viste tutte
41:32anche se era ancora
41:32i suoi primi anni di lavoro
41:34non era preparata però
41:35la scena che seguì
41:36un uomo inferocito
41:38seguito dalla vecchia madre
41:40che glielo aizzava
41:41contore a stento
41:42trattenuto da Maddalena
41:43e da altre due donne
41:44presente in casa
41:46propù
41:46proruppe nella stanza
41:48con l'intento
41:48di cacciarla
41:49in maniera violenta
41:50proprio in quel momento
41:52per fortuna
41:52la creatura decise di nascere
41:54e le sue urla
41:55unite al fatto
41:56che era un maschio
41:57e in ottima salute
41:58la salvarono
41:59mai più avrebbe dimenticato
42:01il terrore provato
42:02in quel momento
42:03quel viso bestiale
42:04e quella voce
42:06agghiacciante
42:07lei in vita sua
42:08non aveva mai conosciuto
42:09una simile brutalità
42:10condizioni così infami
42:12si chiese come potesse
42:14Filomena sopportare tanto
42:15non disse nulla
42:16al marito
42:17e il giorno seguente
42:18nonostante temesse
42:19per la sua incolumità
42:20si presentò
42:21a casa della donna
42:22perché sperava
42:23di poterle parlare
42:24di poterla aiutare
42:25invece
42:26non poteva occuparsi
42:27né del neonato
42:28né della puerpera
42:29perché la vecchia
42:30sbarò la porta di casa
42:32e nulla poté
42:32anche in seguito
42:33per aiutare Filomena
42:34che pena
42:36vederla vittima
42:37di un marito violento
42:38e sentirsi impotenti
42:39agli schiaffi
42:41purtroppo
42:41avevano fatto
42:42l'abitudine
42:43tutte le donne del rione
42:44tranne lei naturalmente
42:46che mai
42:47avrebbe accettato
42:48un tale comportamento
42:49dal marito
42:49ma per Filomena
42:51non si trattava
42:51solo di quello
42:52il marito alcolista
42:53la brutalizzava
42:54a suo piacimento
42:55e toglieva persino
42:56il figlio dal seno
42:57incurante
42:58del pianto disperato
42:59del neonato
43:00per chiavarla
43:01senza scrupoli
43:01dopo averla riempita
43:03di botte
43:03gli stessi familiari
43:05fingevano
43:06di non vedere i lividi
43:07che la donna
43:08portava sul corpo
43:09e se i segni
43:10erano più evidenti
43:11come un occhio pesto
43:12la madre minimizzava
43:14e parlando
43:14con qualche vicina
43:15la denigrava pure
43:16Filomena è sempre
43:17stata sbadata
43:18da Peccerella
43:19sembra sbattere
43:20contro uno stipito
43:21quelle
43:22fingevano di crederle
43:24in realtà
43:25gli strilli della donna
43:26per le percosse
43:27e le violenze
43:28le sentivano tutti
43:30ma si facevano
43:31i fatti loro
43:31a volte
43:33la tentazione
43:33di intervenire
43:34c'era
43:34ma prontamente
43:35qualcuno ammoniva
43:36non vandrecate
43:38tra marito e moglie
43:39scusate per il siciliano
43:45allora io
43:51come vi dicevo
43:52prima non ho letto
43:53il libro
43:53però ho aperto
43:55adesso
43:56e le prime parole
43:58che ho letto
43:59sono
43:59quando la sollevava
44:01e la faceva
44:02volteggiare
44:03lei si sentiva
44:05come una principessa
44:06al ballo
44:07con il suo principe
44:08è tutto qui
44:12la fiducia
44:14e l'amore
44:16che questa donna
44:18non so chi sia
44:19questa che parla
44:20ma immagino
44:20che sia la protagonista
44:22del libro
44:23si è il padre
44:24che la bambina
44:25la faceva
44:25gli sembrava
44:26l'uomo perfetto
44:28già basterebbero
44:31queste tre
44:33righe
44:33allora abbiamo in collegamento
44:45l'onorevole Patrizia Marocco
44:46c'è?
44:48sì
44:48ci sono
44:51mi sentite?
44:52salutiamo anche Rita
44:53che deve purtroppo
44:54lasciarci
44:55e grazie per la sua preziosa presenza
44:57grazie
44:58grazie
45:01arrivederci
45:02grazie
45:02grazie
45:03grazie
45:03buongiorno
45:04arrivederci
45:05ecco
45:09allora l'onorevole Patrizia Marocco
45:10vicepresidente
45:11della commissione parlamentare
45:13d'inchiesta
45:13sulle condizioni di lavoro in Italia
45:15buongiorno
45:16buongiorno
45:18io vi
45:18vi vedete?
45:20io sono collegata
45:21sì
45:21buongiorno
45:21bene buongiorno
45:23vi stavo seguendo
45:25già da
45:26dall'inizio
45:27diciamo
45:27dalla prima lettura
45:28ecco
45:29che non è quella della chiesa
45:30può sembrare così
45:31insomma
45:32dalla prima lettura
45:33del libro
45:33allora io invece il libro
45:35ho cominciato a leggerlo
45:37non l'ho ancora finito
45:38ma sono arrivata
45:38a buon punto
45:40e
45:41e sono
45:42diciamo che
45:43torno indietro
45:44in alcune pagine
45:45cioè le rileggo
45:47più di una volta
45:48questo perché
45:49ehm
45:50quest'opera
45:51eh
45:52che è stata scritta
45:53ehm
45:55con una penna
45:56molto delicata
45:57seppur mi permetta
45:59anche abbastanza
46:00ehm
46:02è scritta
46:02talmente
46:03eh
46:04lineare
46:05talmente
46:06ehm
46:08con una penna
46:10sensibile
46:11che a tratti
46:12eh
46:13fa molto male
46:14come se fosse
46:15uno
46:15un coltello
46:16soprattutto letta
46:17poi da noi
46:18da noi donne
46:19vero è che questa storia
46:21è ambientata
46:22ai primi del novecento
46:23ehm
46:25Napoli
46:25però lancia un messaggio
46:27potente
46:28molto forte
46:29ma soprattutto
46:30molto attuale
46:32ed è proprio questo
46:33il punto
46:33perché questo libro
46:34è centrato
46:36su una
46:37su una forza
46:38su una determinazione
46:39sulla resilienza
46:40della donna
46:41io credo che
46:42i punti salienti
46:43siano proprio
46:44questi
46:45sono proprio
46:46queste tre parole
46:47quindi forza
46:48determinazione
46:48e resilienza
46:49ma soprattutto
46:50il valore
46:51profondo
46:52dell'arte
46:53di stare
46:53accanto agli altri
46:54perché io credo
46:55che proprio questo
46:56sia il
46:58il punto
46:59fondamentale
47:00cioè l'arte
47:01di prendersi cura
47:02degli altri
47:02che è un tema
47:03che dovrebbe essere
47:05molto importante
47:07per la società
47:08contemporanea
47:09allora
47:10Anna che cosa
47:11ci ha insegnato
47:12Anna ci ha insegnato
47:14che è una donna
47:14coraggiosa
47:15che è una donna
47:16combattiva
47:17che trasforma
47:18tutte le sue
47:18difficoltà
47:19in una leva
47:21per emanciparsi
47:22una leva
47:23per poter
47:23scappare
47:25per superare
47:26ogni ostacolo
47:27con la sua forza
47:27e con la sua
47:28dimensione
47:28soprattutto
47:29una leva
47:30per raggiungere
47:30i propri
47:31sogni
47:32quindi anche oggi
47:35quando la società
47:35di oggi
47:36cerca di
47:37imporci
47:38dei limiti
47:39noi dovremmo
47:40trovare la determinazione
47:41per cambiare
47:42il nostro destino
47:43proprio come ha fatto
47:44Anna
47:45e quando io dico
47:46che
47:47tutto è
47:49sulla
47:49sulla frase
47:50in cui è
47:51il prendersi cura
47:52degli altri
47:53dico questo
47:54perché per quanto
47:55questo è un affresco
47:56questo romanzo
47:57è un affresco
47:58storico
47:58molto
47:59molto vivo
48:00dico io
48:01io credo che
48:02il prendersi cura
48:03degli altri
48:04il ruolo
48:04che è sempre
48:05stato dato
48:06alle donne
48:06cioè quindi
48:07il ruolo
48:07del focolare
48:08il ruolo
48:09della mamma
48:10amorevole
48:10il ruolo
48:11dell'infermiera
48:13premurosa
48:15è proprio qui
48:16che dovremmo fare
48:16una riflessione
48:17e mostrare
48:19come questi ruoli
48:20minori
48:21tra virgolette
48:22che
48:22la penna
48:24di Marinella
48:25Sorrentino
48:25hanno raccontato
48:26anche in altri
48:28romanzi
48:29il prendersi cura
48:31degli altri
48:32è proprio
48:33quello che
48:34è il coraggio
48:38che noi infondiamo
48:39quando ci prendiamo
48:39cura dei nostri figli
48:40quando ci prendiamo
48:41cura degli anziani
48:42quando ci prendiamo
48:43cura dei malati
48:44e che hanno quindi
48:46sviluppato
48:47una capacità
48:47una capacità
48:48di resistenza
48:49quindi il prendersi cura
48:50degli altri
48:50ha sviluppato
48:51in noi donne
48:52secondo il mio punto di vista
48:53la resistenza
48:54e la forza
48:55e soprattutto
48:55la tenacia femminile
48:56cioè quando le passioni
48:58e gli affetti
48:59ci spingono
49:00a fare cose
49:01straordinarie
49:02noi ci sentiamo
49:03invincibili
49:04ci sentiamo
49:05proprio capaci
49:05di affrontare
49:06qualsiasi
49:07difficoltà
49:09ed è proprio questo
49:10che
49:10una donna
49:13mette
49:14al centro
49:15della propria vita
49:16il fatto di
49:17prendersi cura
49:18degli altri
49:19e di fare
49:19in modo
49:20che qualsiasi
49:21cosa
49:23possa accadere
49:24noi non possiamo
49:25toglierci
49:26da questo punto
49:27e nella società
49:28contemporanea
49:29è proprio questo
49:30quello su cui bisogna
49:31puntare
49:32l'arte
49:33di stare
49:34accanto
49:35cioè noi viviamo
49:35in un'epoca
49:36che è talmente
49:37frenetica
49:38che è molto
49:39individualista
49:41che il contributo
49:42invece
49:42di prendersi cura
49:43degli altri
49:44dovrebbe essere
49:45la spina dorsale
49:46di quello che
49:47le famiglie
49:48la comunità
49:49e di quello
49:50stare accanto
49:51che non significa
49:52lasciare solo
49:53qualcuno
49:54le difficoltà
49:55ma che dovrebbe
49:55essere invece
49:56la guida
49:57nella nostra
49:58società
49:59quindi per me
50:00il muoio
50:00di stare accanto
50:01significa
50:01riconoscere
50:02e proteggere
50:03chi è più
50:05vulnerabile
50:05chi è nelle
50:06difficoltà
50:07e mi riallazzo
50:08anche al fatto
50:09di tutto quello
50:10che si sente
50:10oggi nelle croniche
50:11quando si parla
50:13comunque di violenza
50:14di violenza domestica
50:15quando si parla
50:16di bullismo
50:18vero che tanto
50:19è stato fatto
50:20come ha detto
50:20molto bene
50:21prima Anna Rita
50:22ma tanto ancora
50:24c'è da fare
50:26e che quindi
50:27dobbiamo scegliere
50:29tutti quanti
50:30la strada giusta
50:31da poter percorrere
50:32e io credo
50:33che bisogna lasciare
50:34che Anna
50:34ci mostri
50:35quanto sia potente
50:37il cuore
50:38di una donna
50:39che decide
50:40di non arrendersi
50:41e che è al servizio
50:42della vita
50:43degli altri
50:43perché questo
50:44è l'insegnamento
50:45che dobbiamo portare
50:46con noi
50:46oggi e in futuro
50:48e nell'ambito
50:48di quello
50:49che comunque
50:49possono fare
50:50le famiglie
50:51per questa società
50:52contemporanea
50:53prendersi cura
50:53degli altri
50:54grazie
50:55grazie
50:56grazie a lei
50:57allora
51:00mi dicono
51:01che siamo in chiusura
51:02però io non posso
51:03non far intervenire
51:04l'unico uomo
51:05sentiamo il punto di vista
51:07di un uomo
51:08un uomo
51:10che ha in casa
51:11tre donne
51:11allora
51:12Giovanni Bernabè
51:13Green Manager
51:14di Luxino
51:14una moglie
51:16e due figlie
51:17di 23-25 anni
51:19per cui sono molto
51:21contento di averle
51:23contento di educarle
51:25e sicuramente
51:27questo libro
51:29che pure io
51:30ho avuto in mano
51:30solo oggi
51:31però
51:32ho conosciuto
51:33Marinella
51:34l'anno scorso
51:35col suo primo libro
51:36e mi sembra
51:38una persona
51:40di grande
51:41capabilità
51:42e di grande
51:43forza
51:44e questo
51:46riallacciandomi però
51:48a quello che ha detto
51:49l'onorevole
51:50del discorso
51:52del medico uomo
51:53vi voglio leggere
51:54anch'io un piccolo brano
51:55Anna non si sentì
51:58di giudicarla
51:59si poteva morire
52:00di infelicità
52:01e noia
52:02e il padre
52:03non le aveva mai dato
52:04le giuste attenzioni
52:05solo ora
52:07che la vedeva
52:08felice
52:08e rifiorita
52:10si sentiva
52:10minacciato
52:11dal campiamento
52:12tanto da ritenere
52:13che avesse bisogno
52:15di un medico
52:16Don Giovanni
52:17aveva ragione
52:18su quanto
52:19la mentalità distorta
52:21di un marito
52:22o un suo tornaconto
52:24potesse essere
52:25un pericolo
52:25e cercò
52:26di mettere in guardia
52:27la madre
52:27prima di andarsene
52:29papà sembra
52:30preoccupato per voi
52:32e perché
52:33io non sono mai stata
52:35così bene
52:35in vita mia
52:36gli uomini
52:37sono abitudinari
52:39i cambiamenti
52:40gli allarmano
52:41non vi ha forse
52:42fatto visitare
52:43da un medico
52:44ecco
52:46l'ho colto
52:49per caso
52:49anche io
52:50aprendo una pagina
52:51però mi sembra
52:52un pezzo significativo
52:54e io devo dire
52:55che
52:56questa sedia
52:57vicino a me
52:58è molto significativa
53:00e io
53:02sono convinto
53:03che
53:03abbiamo bisogno
53:05di cambiare
53:06questo
53:07assurdo
53:08tran tran
53:10di vedere ormai
53:11quotidianamente
53:12queste notizie
53:13e quasi
53:14non si pensa più
53:15io ho letto ieri
53:16di questa ragazza
53:17di 16 anni
53:18che con il telefonino
53:20ha potuto
53:22combattere
53:23questa violenza
53:24e far
53:25incriminare
53:26questo
53:27padre assurdo
53:29perché poi
53:30la violenza
53:30verso la figlia
53:31penso che sia
53:32ancora la cosa
53:33più terribile
53:34in assoluto
53:35io ho avuto
53:36una sorella
53:37che abbiamo
53:38perso
53:39purtroppo
53:39per un genitore
53:41perdere un figlio
53:42è quanto di più brutto
53:44ma per una figlia
53:45essere violentata
53:47forse peggio
53:48grazie
53:49allora io
53:53concludo
53:54purtroppo
53:55devo
53:55chiudere
53:56mi dicono
53:56e niente
53:57vi voglio dire
53:58però ecco
53:59il libro di
53:59Marinella Sorrentino
54:00è davvero
54:01una lettura importante
54:02oltre che
54:03è scritto
54:03molto bene
54:04come vi dicevo
54:04all'inizio
54:05è una lettura
54:05vincente
54:06ma insomma
54:07lei con i suoi scritti
54:08aiuta a farci
54:09riflettere
54:09sulla disparità
54:11che ancora esiste
54:12sulle condizioni
54:13sulla disparità
54:14di genere
54:14quindi
54:15è un libro
54:15che io consiglio
54:16grazie
54:17io voglio ringraziare
54:19anche io tutti
54:20ogni intervento
54:21è stato per me
54:22prezioso
54:23e mi sono commossa
54:25tantissimo
54:25per ogni parola
54:26che è stata detta
54:27anche su di me
54:28e sui miei scritti
54:30quindi io vi ringrazio
54:31veramente di cuore
54:32grazie a tutti
54:33grazie a te
54:36per il punto
54:37grazie a tutti
54:41eccoci
54:42grazie a tutti
54:44grazie a tutti
54:46grazie a tutti
54:48grazie a tutti