https://www.pupia.tv - Entrava nei negozi con il volto coperto e un taglierino in mano, minacciava il personale e arraffava l’incasso prima di sparire nel nulla. Stessa modalità, stessi obiettivi, stessi comuni: quattro rapine compiute tra novembre 2023 e febbraio 2024 nei territori di Almenno San Bartolomeo e Brembate Sopra. Dopo mesi d’indagini, i carabinieri della stazione di Villa d’Almè hanno stretto il cerchio: identificato e arrestato il presunto responsabile, un uomo italiano, ora ai domiciliari con braccialetto elettronico, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bergamo.
Il primo colpo risale al 21 novembre scorso, quando un negozio di articoli per ufficio ad Almenno San Bartolomeo è stato preso di mira. In quell’occasione, il rapinatore ha puntato un taglierino alla gola di un dipendente, costringendolo ad aprire la cassa: il bottino è stato di circa mille euro.
Meno di un mese dopo, l’11 dicembre, l'uomo avrebbe colpito ancora, questa volta in uno studio fotografico di Brembate Sopra. Anche qui, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe usato l’arma per minacciare la titolare, arrivando perfino a scaraventarla a terra prima di impossessarsi di 200 euro.
Dopo una pausa durata circa un anno, le rapine sono riprese. Il 25 gennaio 2024, il rapinatore è tornato nel negozio di Almenno già derubato in precedenza. Con il consueto taglierino ha minacciato un dipendente, che si è rifugiato nel piano inferiore, quindi ha forzato la cassa e si è portato via 700 euro.
L’ultimo episodio, il più consistente dal punto di vista economico, è avvenuto il 24 febbraio in una sala slot di Brembate Sopra. Qui, dopo aver minacciato la cassiera, è riuscito a farsi consegnare 5.000 euro in contanti.
Determinanti per l’identificazione dell’uomo sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nei vari esercizi e le testimonianze raccolte dai carabinieri. Un lavoro certosino che ha permesso di delineare un quadro indiziario preciso, sufficiente a far scattare il provvedimento cautelare. (18.04.25)
#pupia
Il primo colpo risale al 21 novembre scorso, quando un negozio di articoli per ufficio ad Almenno San Bartolomeo è stato preso di mira. In quell’occasione, il rapinatore ha puntato un taglierino alla gola di un dipendente, costringendolo ad aprire la cassa: il bottino è stato di circa mille euro.
Meno di un mese dopo, l’11 dicembre, l'uomo avrebbe colpito ancora, questa volta in uno studio fotografico di Brembate Sopra. Anche qui, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe usato l’arma per minacciare la titolare, arrivando perfino a scaraventarla a terra prima di impossessarsi di 200 euro.
Dopo una pausa durata circa un anno, le rapine sono riprese. Il 25 gennaio 2024, il rapinatore è tornato nel negozio di Almenno già derubato in precedenza. Con il consueto taglierino ha minacciato un dipendente, che si è rifugiato nel piano inferiore, quindi ha forzato la cassa e si è portato via 700 euro.
L’ultimo episodio, il più consistente dal punto di vista economico, è avvenuto il 24 febbraio in una sala slot di Brembate Sopra. Qui, dopo aver minacciato la cassiera, è riuscito a farsi consegnare 5.000 euro in contanti.
Determinanti per l’identificazione dell’uomo sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nei vari esercizi e le testimonianze raccolte dai carabinieri. Un lavoro certosino che ha permesso di delineare un quadro indiziario preciso, sufficiente a far scattare il provvedimento cautelare. (18.04.25)
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