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Trascrizione
00:00Il paesaggio delle Langhe del Barolo raccontato visivamente e attraverso l'occhio del tempo,
00:09o meglio, della storia della fotografia. In occasione del Festival Expos di Torino,
00:14Camera, Centro Italiano per la Fotografia, propone un progetto affascinante,
00:17Cultus Langarum di Olga Gaffiero, con la curatela di Gian Gavino Pazzola.
00:22È un'osservazione di paesaggio che dimostra l'interazione tra uomo, attività produttive,
00:28uso del territorio e le diverse idee di sostenibilità ambientale che possono o applicarsi o comunque
00:36maturare nel corso del tempo. A partire dalla ricerca sul primo trattato dell'enologia contemporanea
00:44scritto da Staglieno all'incirca nel 1840 e quindi facendo un parallelismo con l'evoluzione
00:50della fotografia, Olga Gaffiero adotta cinque tecniche di stampa differenti per raccontare
00:56il paesaggio delle Langhe contemporanee.
00:58Un paesaggio che si interccia con la storia del vino, con le metodologie produttive, con
01:02il modo in cui si sono catturate le immagini, ma anche con l'avvento dell'agronomia moderna
01:06e della necessità di difendere e tutelare il territorio. Una storia che guarda in modo
01:10diverso qualcosa di molto noto e ci restituisce una possibilità di pensiero culturale
01:14stratificato, dal quale emergono anche le caratteristiche di Olga Gaffiero come fotografo.
01:19È molto analitica nel processo di analisi del territorio, ma poi applica un savoir-faire
01:26e un'artigianalità al processo di elaborazione formale delle opere che la porta poi a astrarre
01:33in maniera poetica ogni tipologia di rappresentazione.
01:35E proprio questo elemento astratto è quello che simbolicamente può renderci più vicino
01:39il sentimento di un territorio.

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