Info su https://www.videoandria.com/ Ad Andria il Cimitero Comunale diventa un museo a cielo aperto con il progetto "Echi di Pietra" della Multiservice
Nella mattinata di venerdì 25 aprile presso il Cimitero Comunale di Andria è stato presentato il progetto “Echi di pietra – Percorsi della Memoria”, promosso da Andria Multiservice in collaborazione con Italia Nostra e ANPI. In particolare è stato presentato alla città il percorso storico “Radici di libertà, memoria di chi ha combattuto”: un percorso guidato alla scoperta ed alla conoscenza di uomini e donne andriesi che hanno dato il loro coraggio e la loro vita per la Libertà e la Patria. Con il progetto "Echi di Pietra" il cimitero di Andria viene trasformato in un museo a cielo aperto dove storia, arte e spiritualità convivono in armonia. Il progetto prevede la realizzazione di Pannelli informativi per scoprire le storie celate dietro tombe e monumenti, spazi per mostre temporanee e iniziative culturali , valorizzazione dell'arte funeraria, testimone delle evoluzioni stilistiche e sociali della città e percorsi atttraverso le storie di cittadini illustri e comuni, per restituire un'immagine autentica e completa della comunità andriese attraverso i secoli. Il percorso “Radici di libertà, memoria di chi ha combattuto” è un invito a camminare tra le memorie d chi ha scelto la via più difficile , quella della resistenza, in un tempo in cui opporsi significava rischiare tutto. In questo itinerario , tracciato tra le tombe del cimitero monumentale di Andria, si intrecciano storie di coraggio, ideali e sacrificio. Uomini di diverse età e condizioni, sacerdoti, medici opeari, agricoltori e soldati, accomunati dalla stessa scelta: non voltarsi dall'atra parte, ma agire per la libertà propria e altrui.Perchè la libertà, come loro ci hanno insegnato , non è mai un punto di arrivo ma una conquista quotidiana. Camminare tra queste pietre significa tornare alle origini di quella conquista e rinnovare il legame con chi ha reso possibile il nostro presente.
#andria #multiservice #cimitero
Nella mattinata di venerdì 25 aprile presso il Cimitero Comunale di Andria è stato presentato il progetto “Echi di pietra – Percorsi della Memoria”, promosso da Andria Multiservice in collaborazione con Italia Nostra e ANPI. In particolare è stato presentato alla città il percorso storico “Radici di libertà, memoria di chi ha combattuto”: un percorso guidato alla scoperta ed alla conoscenza di uomini e donne andriesi che hanno dato il loro coraggio e la loro vita per la Libertà e la Patria. Con il progetto "Echi di Pietra" il cimitero di Andria viene trasformato in un museo a cielo aperto dove storia, arte e spiritualità convivono in armonia. Il progetto prevede la realizzazione di Pannelli informativi per scoprire le storie celate dietro tombe e monumenti, spazi per mostre temporanee e iniziative culturali , valorizzazione dell'arte funeraria, testimone delle evoluzioni stilistiche e sociali della città e percorsi atttraverso le storie di cittadini illustri e comuni, per restituire un'immagine autentica e completa della comunità andriese attraverso i secoli. Il percorso “Radici di libertà, memoria di chi ha combattuto” è un invito a camminare tra le memorie d chi ha scelto la via più difficile , quella della resistenza, in un tempo in cui opporsi significava rischiare tutto. In questo itinerario , tracciato tra le tombe del cimitero monumentale di Andria, si intrecciano storie di coraggio, ideali e sacrificio. Uomini di diverse età e condizioni, sacerdoti, medici opeari, agricoltori e soldati, accomunati dalla stessa scelta: non voltarsi dall'atra parte, ma agire per la libertà propria e altrui.Perchè la libertà, come loro ci hanno insegnato , non è mai un punto di arrivo ma una conquista quotidiana. Camminare tra queste pietre significa tornare alle origini di quella conquista e rinnovare il legame con chi ha reso possibile il nostro presente.
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00:00Nella mattinata di venerdì 25 aprile presso il cimitero comunale di Andria è stato presentato
00:14il progetto Echi di Pietra, percorsi della memoria, promosso da Andria Multiservice in
00:20collaborazione con Italia Nostra e Ampi. In particolare è stato presentato alla città
00:25il percorso storico Radici di Libertà, Memoria di chi ha combattuto, un percorso guidato
00:30alla scoperta e dalla conoscenza di uomini e donne andriesi che hanno dato il loro coraggio
00:35e la loro vita per la libertà e la patria. Con il progetto Echi di Pietra il cimitero di
00:40Andria viene trasformato in un museo a cielo aperto dove storia, arte e spiritualità convivono
00:46in armonia. Il progetto prevede la realizzazione di pannelli informativi per scoprire le storie
00:52celate dietro tombe e monumenti, spazi per mostre temporanee e iniziative culturali, valorizzazione
00:58dell'arte funeraria, testimone delle evoluzioni stilistiche e sociali della città e percorsi
01:03attraverso le storie di cittadini illustri e comuni, per restituire un'immagine autentica
01:09e completa della comunità andriese attraverso i secoli. Il percorso Radici di Libertà, Memoria
01:15di chi ha combattuto è un invito a camminare tra le memorie di chi ha scelto la via più difficile,
01:20quella della resistenza, in un tempo in cui opporsi significava rischiare tutto. In questo
01:26itinerario, tracciato tra le tombe del cimitero monumentale di Andria, si intrecciano storie
01:32di coraggio, ideali e sacrificio. Uomini di diverse età e condizioni, sacerdoti, medici
01:39o peari, agricoltori e soldati, accomunati dalla stessa scelta. Non voltarsi dall'altra
01:44parte, ma agire per la libertà propria e altrui perché la libertà, come loro ci hanno
01:49insegnato, non è mai un punto di arrivo ma una conquista quotidiana. Camminare tra queste
01:55pietre significa tornare alle origini di quella conquista e rinnovare il legame con chi ha
02:00reso possibile il nostro presente.
02:01Avete ascoltato in diretta quello che era poi il nostro obiettivo, cioè quello di valorizzare
02:07la nostra struttura cimiteriale, ma in particolar modo dare voce, ecco il nome è chi di pietra,
02:14dare voce proprio a chi oggi è sepolto qui all'interno del cimitero e del camposanto
02:20nostro comunale e che ha lasciato un segno alla nostra città. C'è chi ha dato la vita,
02:27chi ha dato la propria professione a disposizione dell'intera collettita e ci sono tantissime
02:33bellissime storie, ne avete ascoltato una in diretta, che stiamo man mano tirando fuori.
02:40Ecco, per noi questo l'abbiamo considerato un museo a cielo aperto, un libro di pietra
02:46che vogliamo sfogliare con tutta la cittadinanza e chiaramente con chiunque è interessato a
02:53conoscere la vera storia di Anglia. Oggi abbiamo qui, di intesa anche con la nostra
02:59sindaca Bruno, abbiamo deciso appunto di far partire conoscere il primo percorso in occasione
03:05dell'ottantissimo anniversario della liberazione. Abbiamo già in cantiere, abbiamo già organizzato
03:13altri percorsi che metteranno in luce persone e donne importanti della nostra città, illustri,
03:18anche poco conosciute, ma che hanno dato veramente una... e sono state importanti nei loro campi
03:25professionali, imprenditoriali, come anche ricordare delle grandi tragedie della nostra
03:32città. Abbiamo un percorso appunto già predisposto per cercare di far ricordare e per tramandare
03:39anche, perché questo poi diventerà un testimone che cercheremo di passare alle nuove e alle
03:44future generazioni, perché tanti episodi e tanta storia di anni non venga a dimenticare.
03:50Abbiamo cercato di mettere insieme una parte anche sia tecnologica, ma anche attraverso
03:57anche dei supporti di captage. Abbiamo creato dei supporti in cui, per esempio, nel nostro
04:02percorso li abbiamo anche individuati con dei colori e abbiamo anche riportato un QR code
04:08all'interno, quindi sulla singola postazione, dove ognuno, utilizzando il cellulare come un'audioguida,
04:15in pratica, facendo partire il QR code, ascolta le testimonianze e la storia di ogni singolo
04:22personaggio. E questo lo potete anche trovare nel totem che avete anche all'ingresso, che
04:28abbiamo messo a disposizione, per chi vuole anche seguirlo da quel pittorista.
04:32Buongiorno a tutti, grazie della vostra numerosa e sentita partecipazione. Oggi è un giorno
04:43importante per la nostra struttura cimiteriale. Io sono Antonio Griner, amministratore unico
04:49dell'Andria Multiservice, che dal primo giugno gestisce la struttura cimiteriale. Siamo una
04:55società 100% comune di Andria, quindi una società pubblica. Noi abbiamo da subito, da
05:03quando abbiamo preso in gestione questa struttura, abbiamo pensato, d'intesa chiaramente con la
05:09nostra sindaca, di non limitarci alla mera gestione dei servizi che noi cerchiamo di garantire
05:16tutti i giorni. Ma abbiamo cercato invece, pian piano, di far emergere da questo patrimonio
05:25cittadino e della nostra città, quindi dei nostri defunti qui tumulati, le tante storie
05:33belle di donne e di uomini che hanno nel tempo reso famoso da un lato, ma anche hanno dato
05:40un prestigio alla nostra città. Il progetto Echi di Pietra, come potete immaginare, è
05:47proprio un dar voce a questo, noi l'abbiamo inteso come un libro di pietra, che sfoglieremo
05:54con tutti i cittadini, ragazzi, con chiunque voglia conoscere meglio la storia della nostra
06:00città, per cercare di lasciare anche un segno che poi si tramandi anche per le future generazioni,
06:09perché qui abbiamo la storia di Andrea, alla fine l'abbiamo visto proprio in questi mesi
06:14di gestione dove vedevamo poi gente che non si vedeva più, che invece era morta, quindi
06:20ci ricordavamo di che cosa aveva fatto durante la sua vita e oggi con la nostra sindaca Bruno
06:27abbiamo deciso proprio di ricordare in occasione dell'ottantesimo anniversario della liberazione
06:34dei nostri concittadini sepolti qui nel nostro cimitero che hanno chiaramente anche in alcuni
06:43casi dato la vita per la nostra libertà, perché oggi noi siamo qui insieme a parlare
06:48di questo e quindi inaugureremo insieme e passeremo in rassegna il percorso dei nostri
06:55combattenti, partigiani, reduci che hanno chiaramente dato importanza alla nostra città.
07:04Oggi è anche l'occasione sia per scoprire un nuovo logo del nostro Camposanto, sarà
07:12il nostro Camposanto di Andrea, perché la struttura non deve essere ricordata solo come a volte
07:18un luogo anche di dolore perché lo è, ma deve essere anche un momento in cui molti
07:24anche vengono a visitarlo e entrano anche quasi in empatia con la struttura.
07:31Noi abbiamo il nostro Camposanto che è visitato quotidianamente da tantissima gente, è molto
07:38sentito la nostra città, quindi oggi la nostra sindaca scoprirà il nuovo logo del Camposanto
07:46e dopo inizieremo insieme il percorso. Nella prima postazione che voi troverete qui a sinistra
07:52ci sarà una presentazione del progetto. Abbiamo cercato di utilizzare un po' la tecnologia,
07:59quindi mettendo sulle varie lastre il QR code che ognuno di voi utilizzando il proprio cellulare
08:07può utilizzare come un'audioguida il proprio telefonone e ascolterà in pratica il racconto
08:13qui del progetto e quando faremo il percorso invece i singoli personaggi che abbiamo veduto.
08:23Abbiamo anche oggi, avete visto, fatto partire ufficialmente la postazione, il totem informativo
08:30che sarà un totem informativo su questo progetto ma anche su altre iniziative ma avrà anche
08:36una funzione importante quella della ricerca defunto. Sappiamo che molte volte è un servizio
08:41che c'è stato richiesto dall'utenza, quindi ognuno potrà in pratica digitando il nome,
08:47il cognome, alcuni dati come la data di nascita, se non ricorda altri dati, ritrovare il proprio
08:52defunto con la indicazione specifica di dove è allocato e tumulato all'interno del cimitero.
08:59Per chi ha Google Maps avremmo messo anche un QR code che potrà utilizzare appunto come
09:04proprio indicazione del percorso, quindi per cercare di dare anche un ulteriore servizio
09:09a tutti quanti voi. Io chiaramente voglio ringraziare tutti ma innanzitutto ringraziare
09:15la nostra sindaca che ha da subito sposato e anche sostenuto questo progetto, ringrazio tutta
09:24l'amministrazione e i componenti della giunta presenti oggi, i consiglieri comunali, ringrazio
09:30chiaramente anche i nostri due collaboratori e patre di questo progetto, in particolar modo
09:35del percorso che adesso andremo in pratica ad inaugurare, quindi l'AMPI, la sezione BAT e
09:42la sezione di Andrea e Italia Nostra anche, che ci ha dato un contributo storico e scientifico
09:49a questo progetto. Io ringrazio anche i miei collaboratori, la mia collaboratrice Isa Selliti
09:55che sarà da qualche parte perché è stata preziosissima anche per agganciare un po'
10:00tutti quanti voi, anche Savino Suriano e ringrazio anche le famiglie delle, in pratica dei nostri
10:07concittadini che oggi andremo a visitare, quindi ringrazio la famiglia Basciano oggi qui presente,
10:15la famiglia Santoro, la famiglia Prodon, la famiglia Inchingolo e ringrazio anche la famiglia
10:22di Don Nicola Colia, voglio dire che è un veoneano che ha fatto tanto per la nostra città,
10:31oggi diciamo non rappresentato al momento perché erano fuori e non potevano raggiungerci.
10:37Quindi ringrazio anche, questo permettetelo di dirlo anche, i tanti artigiani, professionisti,
10:43tecnici che hanno lavorato per questo progetto perché abbiamo visto, ma anche i fiorai presenti,
10:51perché abbiamo visto che quando parliamo del nostro Camposanto ognuno si approccia come
10:57se stesse curando una creatura, un bambino, quindi ognuno mette del proprio, si sente,
11:04diciamo partecipe in quel momento di un gesto e anche nel fare determinate cose.
11:09Quindi io vi ringrazio di nuovo e chiaramente vi auguro anche un buon percorso.
11:15Grazie.
11:18Lo diciamo sempre e lo ripetiamo con convinzione, il Camposanto dice tanto della civiltà dei
11:29vivi ed è il motivo per cui da quando ci siamo insediati come amministrazione abbiamo scommesso
11:36su una riqualificazione che concretamente ha cominciato a manifestarsi proprio con la scelta
11:42che abbiamo fatto di affidare alla nostra municipalizzata.
11:45Chi meglio di noi conosce il valore di queste pietre e di questi percorsi?
11:50Da qui l'idea di fare tanti, tantissimi interventi, dai più piccoli a quelli di valenza maggiore
11:57come quello di oggi.
11:59Che cosa vogliamo lasciare anche a chi verrà dopo?
12:01Vogliamo lasciare dei percorsi di memoria e di storia attraverso tante persone che all'interno
12:08della nostra comunità si sono distinte pur nella loro quotidianità, pur nella loro semplicità.
12:15Questo è solo uno dei percorsi perché l'idea è quello di fare anche il percorso poi degli
12:20Andriesi Lustri, l'idea è quello di fare il percorso delle vittime del Covid, l'idea è quello
12:25di fare il percorso di tanti giovani con cittadini che hanno purtroppo avuto il loro incontro
12:31con il destino in una maniera particolare.
12:34Questo è solo un momento e non è un momento casuale, l'abbiamo voluto oggi, 25 aprile,
12:40per quanto siamo in una condizione di lutto nazionale e di sobrietà, è una giornata che
12:45ha un significato particolare.
12:48Saluto e ringrazio l'AMFI, ho visto arrivare anche la rappresentanza dell'Associazione Bersaglieri
12:53e tutti quanti, non me ne voglia chi ha già partecipato alla cerimonia su base provinciale
12:59al Monumento ai Caduti, ma proprio perché è 25 aprile io voglio consegnare a voi tutti
13:05e tramite voi a quelli che riuscirete a raggiungere il pensiero del Sindaco in questo 25 aprile,
13:12in questo ottantesimo anno della liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
13:17La libertà è come l'aria, con sobrietà, senza la banda, senza il coro dei ragazzi,
13:25senza le loro riflessioni frutto di studio e approfondimento, senza Bella Ciao, senza
13:31La Storia Siamo Noi, senza la guerra di Piero, con sobrietà, ma è festa, è pur sempre festa,
13:39è festa di liberazione, un compleanno importante che ha il sapore della maturità con questi
13:45suoi 80 anni. Eppure c'è ancora tanta acerbità se pensiamo a quanti non comprendono il valore
13:52profondo di questa giornata, il valore alto della libertà. La libertà è come l'aria,
13:58è necessaria, senza di essa non si vive né si sopravvive, c'è asfissia, poi la morte.
14:06Senza libertà non c'è democrazia, non ci saremmo noi oggi e non ci sarebbe stata libertà
14:12né liberazione se non fosse stato per quegli uomini e per quelle donne che l'hanno voluta,
14:19con coraggio cercata, contro la comodità apparente di stare dalla parte del tiranno.
14:25L'hanno determinata quella libertà, facendo resistenza. Come noi oggi dovremmo resistere
14:32ai soprusi, all'illegalità, all'immoralità, ai genocidi, alle guerre, alle atrocità, alle
14:38disuguaglianze, alle ingiustizie, resistere e contrastare, con atteggiamenti e scelte che
14:45dicano la forza dell'amitezza, il coraggio della pace, l'esercizio difficile della comunione.
14:53La libertà è un lusso per tanti, un privilegio. Per noi che l'abbiamo ereditata, preziosa,
15:00con il sangue di chi 80 anni fa l'ha conquistata, è un impegno, per oggi e per il futuro. Non
15:08è scontata ed è in pericolo, sempre, ogni momento. Venti di destabilizzazione espirano
15:14troppo vicini anche a noi. In parte, purtroppo, li assecondiamo pure, invece che respingerli.
15:22Lo fa qualcuno per noi, qualcuno che non ha ancora ben compreso cosa significhi 25 aprile.
15:28La libertà, che ha la firma rosso sangue di quelle partigiane e di quei partigiani,
15:35anche dei nostri andriesi, ha il sapore amaro della morte, ma quello frizzante della gioia,
15:41la gioia di una festa da celebrare. Con sobrietà quest'anno, per la scomparsa di un grande uomo
15:48che ha avuto il coraggio di parlare di disarmo, perché senza di esso non c'è vera pace.
15:55Il Papa ha parlato di disarmo, non già i politici, meno che mai quelli che ci rappresentano.
16:02Che ha avuto la chiarezza di dire che quanto accade a Gaza è genocidio, quanto accade in
16:08Ucraina è sopruso, quanto in Ruanda è martirio di innocenti.
16:14Un uomo che ha coniugato le parole libertà, pace, giustizia sociale e democrazia come fossero
16:20grani del rosario della nostra quotidianità. Un uomo piccolo come il suo nome, Franciscus
16:26Francesco. Con sobrietà, certo, ma oggi è festa, è festa anche qui al nostro Camposanto.
16:34Peccato per gli assenti di quest'anno e di sempre. Non sono giustificati, né mai potranno
16:41esserlo se non comprendono il valore della memoria del 25 aprile e il monito per i tanti
16:4825 aprile e avvenire. La libertà è come l'aria, necessaria. Viva l'Italia, viva la liberazione,
16:56viva la libertà, viva i nostri andriesi.
16:58Allora, se siete spostati un attimo, ho stato un secondino, facciamo un favore di camere.
17:13Allora, questa è una delle cinque postazioni che abbiamo in pratica previsto per ricordare
17:38i nostri cinque concitarii. Quindi abbiamo scelto questi cinque. Chiaramente, per non far
17:45torto a nessuno, sappiate che questo è un progetto, è un inizio di un progetto. Quindi
17:50voglio dire, sicuramente già stanno arrivando delle sollecitazioni di tante altre donne, uomini
17:57che chiaramente possono essere ricordate per questo tipo di iniziativa. Allora, come dicevo,
18:03in pratica, troverete alle singole postazioni un QR code, va bene? Dove voi potete in pratica
18:10inquadrarlo con il vostro cellulare e ascoltare. Adesso vi farò vedere in pratica e ascolteremo
18:19va bene. In pratica ogni singola postazione dura 30 secondi.
18:26Sabino Abbasciano, di Vincenzo e di Sgarra Filomena. Nato ad Andria il 4 novembre 1910 e deceduto
18:35ad Ancona il 19 novembre 2000. Medico chirurgo e ginecologo, capitano medico, partigiano. Capitano
18:43medico dell'86esima sezione sanità del sesto corpo d'armata a Ragusa, Jugoslavia. Oggi Dubrovnik,
18:50Croazia. Catturato in Jugoslavia dai tedeschi, dopo l'8 settembre 1943, viene comandato da
18:59questi presso l'ospedale civile di Ragusa. Già durante il servizio presso l'ospedale
19:04di Ragusa, entra in contatto con le file della resistenza jugoslava, con la quale collabora
19:09e clandestinamente assiste e cura partigiani feriti sino all'arrivo degli alleati, il 17
19:16ottobre 1944. Dal 20 ottobre 1944 viene mobilitato dal secondo corpus jugoslavo e assegnato al comanda
19:27miesta, comando locale, di Andrieviza, Montenegro, dove comanda l'ospedale partigiano da campo
19:33allestito tra le montagne di Andrieviza. Entrerà a far parte nell'esercito popolare di liberazione
19:40della Jugoslavia, avendone un riconoscimento d'onore e la qualifica di partigiano combattente
19:45dal 2 gennaio 1944 al 23 marzo 1945.
19:59Adesso presentiamo Vincenzo Santoro, sempre con la stessa modalità.
20:03Vincenzo Santoro, di Francesco e di Quinto Anna, ortolano, soldato, partigiano.
20:12Nato ad Andria, il 3 gennaio 1920 e deceduto, nei pressi di Lione, il 13 marzo 1944.
20:23Soldato del 208esimo, reparto a Uttieri, della quinta divisione, Pusteria, a Grenoble, Francia.
20:30Catturato dai tedeschi l'8 settembre 1943, evade il 19 ottobre 1943.
20:39Partigiano combattente, nelle file partigiane delle FFI, forze francesi dell'interno.
20:46Dal 28 febbraio 1944, verrà catturato e condannato a morte dalla corte marziale di Lione.
20:53Sottoposto a pressanti interrogatori, non tradisce i compagni e viene fucilato, nei pressi di Lione, il 13 marzo 1944.
21:03Prima sepoltura nel cimitero della Guillotier, a Lione, e successivamente, tra il 1963 e il 1965, sepolto nel Camposanto di Andria.
21:15Nella documentazione esistente nel fascicolo personale si trovano le testimonianze del commilitone Gino Formichelli e del sacerdote Vocauson,
21:25una dichiarazione della direzione dell'amministrazione penitenziaria di Lione e la richiesta del padre del partigiano,
21:31tendente a ottenere la traslazione della sarnia presso il cimitero di Andria.
21:35Vincenzo Prodon, abbiamo il figlio oggi, e ringrazio per la sua presenza.
21:43Adesso ascoltiamo un po' la storia di Vincenzo Prodon.
21:51Vincenzo Prodon, di Nicola e di Porro Faustina.
21:56Muratore, soldato, partigiano.
21:58Nato ad Andria, il 13 novembre 1924, e deceduto ad Andria, il 7 dicembre 2003.
22:07Combatte, con il nome di Battaglia Rinaldi, nelle file della 15esima divisione Alessandria,
22:13dal 15 maggio 1944 al 7 giugno 1945.
22:19Ferito in combattimento alla gamba sinistra nell'ottobre 1944, nel comune di Bruno, Asti.
22:28Grazie a voi, grazie.
22:33Non so cosa dire, ringraziare solamente tutto ciò che vi facciamo,
22:36e ricordo che va sempre, che ha portato avanti.
22:42Grazie a voi perché ci avete dato la possibilità.
22:46Nato ad Andria, il 18 giugno 1920, e deceduto a Corato il 27 luglio 1969.
22:55Agricoltore, soldato, partigiano.
22:58Soldato del nono centro addestramento a Clana, Fiume, Croazia.
23:03Comandante di compagnia e informatore, combatte con il nome di Battaglia Mose,
23:07nelle file della Brigata Italia Libera.
23:10Archeson, zona previso, dal 25 maggio 1944 al 1 maggio 1945.
23:17Arrestato dalla decima, MAS, il 19 dicembre 1944, viene ripetutamente torturato, ma non dà alcuna informazione agli aguzzini.
23:29Riconosciuto partigiano combattente dalla Commissione regionale triveneta.
23:33Francesco Inchingolo, di Pasquale e di San Diego.
23:37Grazie.
23:37Concludiamo il nostro percorso con Don Nicola Colia, padre d'Ioniano.
23:47Questa in pratica è la cappella proprio dei sacerdoti d'Ioniani.
23:51Lo vediamo qui sul lato sinistro.
23:53e anche di Don Nicola Colia ci sono delle storie incredibili, voglio dire, proprio su quello che ha fatto
24:02e che ha affrontato, diciamo, senza timore, voglio dire, e con il coraggio, voglio dire, situazioni particolarissime.
24:12Ascoltiamo adesso Don Nicola Colia.
24:15Prego.
24:17Nicola Colia, di Antonio e di Leone Vincenza.
24:20Sacerdote, parroco, partigiano.
24:24Nato ad Andria il 9 marzo 1909 e deceduto ad Andria il 16 luglio 1966.
24:32Sacerdote della Congregazione del Sacro Cuore.
24:35Parroco di Tre Borgate.
24:37Malfolle, Pioppe di Salvaro e Sibano, in provincia di Bologna, dal 27 dicembre 1942.
24:44Durante i drammatici mesi del 1944, ospitò in canonica molte famiglie.
24:50Senza alcuna distinzione.
24:53Operò per tenersi buoni i militari, per consigliare prudenza ai partigiani e per salvare i rastrellati.
24:59Il 29 settembre 1944 venne egli stesso rastrellato e detenuto per due giorni,
25:06assieme a Don Giovanni Fornasini, arciprete di Sperticano.
25:10Il 4 ottobre 1944 riuscì a mettere in atto, per salvare la sua gente terrorizzata,
25:17un capolavoro di carità pastorale e di talento diplomatico.
25:22Ai soldati che avanzavano, armi spianate, verso la sua chiesa a zeppa di rifugiati,
25:27andò incontro letteralmente a petto scoperto.
25:30Fu evitata una strage.
25:31Riconosciuto partigiano nella Brigata Stella Rossa Lupo, dal 1 settembre 1944, alla liberazione.
25:39Io ho due parole su Don Nicola Coria, volevo lasciarle al nostro cappellano,
25:51Don Salvino Simone, del nostro Camposanto, per un suo saluto.
25:56Grazie a tutti, fa piacere questa bellissima manifestazione che può dare invidia a tante città,
26:05e penso che sia l'inizio di un'iniziativa molto bella e toccante,
26:12che proprio ricorda e rimanda le radici della nostra vita di cittadini e di cristiani.
26:19Grazie alla sindaca e ad Antoni che hanno voluto ancora una volta abbellire,
26:22raricchire ancora di più il nostro Camposanto.
26:26Da dicembre dello scorso anno io ho preso possesso come cappellano del cimitero,
26:32succedendo a Don Peppino, che tanti anni ha svolto anche lui qui il suo compito di cappellano.
26:40E vedo che man mano, facendo conoscere la celebrazione domenicale,
26:46tanta gente comincia ad avvicinare perché trovano proprio nella domenica
26:50e nella cappella comunale ben preparata e sistemata.
26:54Alle nove e mezza di ogni domenica viene celebrata la messa nella cappella vecchia comunale,
26:59quindi trovano veramente un momento in cui possiamo affidare al Signore tutti i nostri cari.
27:05Ecco, mi auguro che veramente oltre queste iniziative, come ha detto la sindaca,
27:09ne continui un'altra che già ci aveva accennato,
27:12che possano essere veramente il vanto della nostra città,
27:16anche se ci sono tanti anni fuori, ma sono tornato da cinque anni qui alla mia città
27:20e vedo che si fanno veramente cose pregevoli, di grande pregio
27:25e che rendono ben visibile la nostra città al di là di quello che si possa dire.
27:31Quindi complimenti ad Antonio, alla nostra sindaca, a tutta l'amministrazione
27:35Grazie a voi.