Venezia, 26 apr. (askanews) - Palazzo Grassi trasformato in un labirinto di segni e oggetti, in un intreccio di narrazioni, attraverso una serie di opere e interventi che intrecciano mondi interiori ed esteriori, reali e immaginari, nei quali il disegno e la scultura si scambiano continuamente di ruolo. La mostra "Tatiana Trouvé - La strana vita delle cose" è un'occasione per vedere come anche la scultura trova il modo di fare risuonare le sale del palazzo veneziano, normalmente pensato per accogliere soprattutto la pittura."Allestendo la mostra - ha detto ad askanews Tatiana Trouvé - ho iniziato a lavorare lo spazio e ho iniziato anche a capire che forse le mie sculture, le mie installazioni le stavo lavorando un po' come dei disegni o un po' come se il primo piano fossero gli spazi nei quali il visitatore entra in modo più fisico all'interno dei miei disegni. È anche un po' come il viaggio, un viaggio tra le diverse memorie, i diversi ricordi di una vita o di quello che si fa in una vita".Muovendosi nel museo si percepisce come lo spazio espositivo è stato in qualche modo piegato, per aprire possibilità diverse, per indagare la forma scultorea come matrice di più vasta portata. "Ha usato il palazzo come una sua scultura - ci ha spiegato Caroline Bourgeois, curatrice della mostra insieme a James Lingwood - ha cambiato il percorso e proprio anche il sentimento del palazzo, partendo da questo pavimento che è diventato a sua volta una scultura e rappresenta la città e la sua laguna, ma se lo si osserva dall'alto ecco che diventa come una cosmogonia".E la parola cosmogonia ha senso, perché la mostra sembra ogni volta ricreare dall'inizio la dimensione fisica degli oggetti, che diventano, sia nei disegni sia nelle opere tridimensionali, delle proiezioni della vita, del tempo, delle possibilità. "Si può ben vedere - ha aggiunto Trouvé - una categoria di oggetti che prediligo, che sono le scarpe, le borse, i cuscini, che fanno parte di un universo molto narrativo nel mio lavoro".E se al primo piano le installazioni creano quasi un mondo alternativo, al secondo piano i disegni, alcuni dei quali mai esposti prima, sono una potentissima finestra sull'universo di Tatiana Trouvé, per molti versi sorprendente nella sua misteriosa chiarezza. "Le sculture diventano disegni i disegni diventano sculture e si ritrovano echi in tutte le stanze", ha concluso Caroline Bourgeois. E proprio la ricerca di questi echi forse rappresenta bene il senso della presenza dello spettatore nella mostra.
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00:00Palazzo Grassi è trasformato in un labirinto di segni e oggetti, in un intreccio di narrazioni,
00:05attraverso una serie di opere e interventi che intrecciano mondi interiori ed esteriori,
00:09reali e immaginari, nei quali il disegno e la scultura si scambiano continuamente di ruolo.
00:14La mostra Tatiana Trouvé, la strana vita delle cose, è un'occasione per vedere come anche la scultura
00:18trova il modo di far risuonare le sale del Palazzo Veneziano, normalmente pensato per accogliere soprattutto la pittura.
00:24All'estendolo ho iniziato a lavorare lo spazio e ho iniziato anche a capire che forse le mie sculture,
00:31le mie installazioni le stavo lavorando un po' come dei disegni, un po' come se il primo piano fosse
00:37gli spazi nei quali il visitatore entra in modo più fisico all'interno dei miei disegni
00:42e anche un po' come un viaggio tra le diverse memorie, diversi ricordi di una vita o di quello che si fa in una vita.
00:49Muovendosi nel museo si percepisce che lo spazio espositivo è stato in qualche modo piegato
00:54per aprire possibilità diverse, per indagare la forma scultoria come matrice di più vasta portata.
00:59Ha usato il palazzo come una sua scultura, ci ha spiegato Caroline Bourgeois, curatrice della mostra,
01:07insieme a James Lingvold.
01:08Ha cambiato il percorso e proprio anche il sentimento del palazzo,
01:11partendo da questo provimento che è diventato a sua volta una scultura e rappresenta la città e la sua laguna,
01:16ma se lo sosserva dall'alto ecco che diventa come una cosmogonia.
01:20E la parola cosmogonia ha senso, perché la mostra sembra ogni volta ricreare dall'inizio la dimensione fisica degli oggetti,
01:26che diventano, sia nei disegni sia nelle opere tridimensionali, delle proiezioni della vita, del tempo, delle possibilità.
01:32Si può ben vedere una categoria di oggetti che predileggo, che sono le scarpe, le borse, i cuscini,
01:39che fanno parte di un universo molto narrativo nel mio lavoro.
01:44E se al primo piano le installazioni creano quasi un mondo alternativo,
01:47al secondo piano i disegni, alcuni dei quali mai esposti prima,
01:51sono una potentissima finestra sull'universo di Tatiana Trouvé,
01:54per molti versi sorprendente nella sua misteriosa chiarezza.
01:58Le sculture diventano disegni, i disegni diventano sculture,
02:02e si ritrovano orecchi in tutte le stanze, ha concluso Caroline Bourgeois.
02:06E proprio la ricerca di questi echi, forse, rappresenta bene il senso della presenza dello spettatore nella mostra.