«Ho sentito le campane suonare a distesa mentre rientravo da un incontro nel pomeriggio e ho provato una grande emozione: abbiamo un nuovo Papa, e questa è la cosa più importante. Un Papa che ha bisogno del nostro sostegno, della nostra preghiera, della nostra vicinanza». Sono le prime parole del vescovo di Bolzano-Bressanone, monsignor Ivo Muser, dopo l'elezione del nuovo Papa. A Leone XIV il vescovo Muser augura «di poter essere un uomo libero. Mi è piaciuto il suo primo saluto, la pace sia con tutti voi. È il saluto del Signore risorto. È anche una ripresa del gesto di papa Francesco, che ha potuto salutare il mondo la domenica di Pasqua con l’ultima benedizione e con l’ultimo saluto alla piazza di San Pietro e, attraverso la piazza, al mondo intero. Papa Leone ha usato le stesse parole di pace. Dobbiamo sempre parlare di pace: nei nostri cuori, nei nostri pensieri, nei nostri atteggiamenti. La pace è veramente la sfida più grande in questo mondo travagliato». L’altro elemento che ha colpito monsignor Muser è stata la scelta del nome del nuovo pontefice: «Si riallaccia chiaramente a Leone XIII, il Papa della Rerum Novarum, la prima enciclica sociale della Chiesa, che mette al centro la giustizia e i diritti dei lavoratori. Il Papa che a fine Ottocento affrontò le sfide della modernità e promosse la dottrina sociale». Il vescovo Muser ritiene che proprio la questione sociale potrà essere centrale in questo pontificato, «anche guardando alla biografia di questo religioso agostiniano partito dal Nordamerica per svolgere il servizio missionario come vescovo in Perù. Un Papa che già nel suo primo saluto ha messo l’accento sulla Chiesa missionaria e sulla sinodalità». Il vescovo Muser sottolinea ancora l’invito rivolto dal nuovo pontefice dalla loggia di San Pietro «ad aiutarci gli uni con gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro» e la conferma dell’impegno «di voler essere una Chiesa sempre vicina agli ultimi».
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00:00Ho appreso la notizia sulla strada davanti al Duomo di Bolzano, le campane del Duomo che suonavano a festa e sono rimasto veramente commosso.
00:16Abbiamo il nuovo Pietro di oggi e questo Pietro di oggi, chiunque lui sia, ha bisogno del nostro sostegno, della nostra preghiera, della nostra vicinanza e auguro al nuovo Papa che possa essere un uomo libero.
00:35Mi è piaciuto il primo saluto, è il saluto del Signore Risorto ed è anche la ripresa di Papa Francesco che poteva salutare il mondo la domenica di Pasqua con l'ultima benedizione e con l'ultimo saluto alla piazza di San Pietro e attraverso la piazza al mondo.
00:59Di pace dobbiamo parlare, pace nei nostri cuori, nei nostri pensieri, nei nostri atteggiamenti.
01:08La pace è veramente la sfida più grande della quale noi tutti dobbiamo occuparci.