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http://www.pupia.tv - Salvini - Scuola di Formazione Politica della Lega
In diretta dalla Scuola di Formazione Politica della Lega, con l’amica Marine Le Pen ospite d’eccezione dell’ultima giornata (11.05.25)

La playlist di Matteo Salvini: https://www.pupia.tv/playlist/Matteo-Salvini
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Trascrizione
00:00Adesso stiamo riprendendo il cammino, esattamente come il sole al solstizio.
00:05Quindi grazie a chi ha voluto questa scuola, a chi tiene la Lega alta la bandiera,
00:09a chi non si arrende mai, al nostro segretario Matteo Salvini.
00:12Grazie a voi perché resistete al richiamo del sole di Roma, degli internazionali di tennis,
00:35del MotoGP, delle ultime giornate di campionato, anche se da milanista non parlo di calcio in questo periodo
00:45perché è mala tempora currunt.
00:48E da dieci anni a questa parte, da tutta Italia, da Milano alla Sicilia,
00:55venite a seguire delle giornate non di formazione, di discussione, di confronto, di ragionamento,
01:03anche di pensieri diversi, è il bello, perché chiudersi nei circoletti come sta facendo negli ultimi anni
01:10la sinistra per darsi ragione da sola non ti porta lontano.
01:17Quindi ringrazio perché in questi dieci anni, 2.500 ragazzi e ragazze,
01:22e dico ragazzi e ragazze perché per me il range del ragazzo va dai 16 agli 86-88 più o meno,
01:29quindi siamo omni, anzi arriviamo ai 90-95 perché ci sono giovani dentro.
01:40E fra questi 2.500 ci sono persone che hanno fatto questo percorso
01:46e poi la politica la seguono da lontano con interesse commentandola,
01:49ma fanno gli imprenditori, fanno i manager, fanno i medici, fanno gli operai,
01:53fanno le mamme, i papà e magari sono andati in Sud America piuttosto che in Giappone
02:00a cercare ricchezza e fortuna e c'è qualcuno che invece ha tenuto il percorso
02:07e quindi fa l'amministratore locale, il consigliere, il sindaco, l'assessore, il consiglio regionale, parlamentare,
02:13perché la politica non si fa solo nei palazzi del potere, ogni giorno si fa politica,
02:18in ufficio si fa politica, a scuola si fa politica, fare la spesa è un atto politico,
02:25controllare le etichette di ciò che si compra è un atto politico,
02:30scegliere il programma televisivo sul telecomando la sera è un atto politico.
02:35E quindi la politica nel senso nobile si fa dalla mattina alla sera.
02:41E il bello di questa scuola è che ieri ha preso un aereo da Parigi,
02:47una delle donne più importanti di questo continente Marine Le Pen,
02:51che nonostante gli attacchi, nonostante le ingiustizie, nonostante una condanna,
02:58pensate che il sistema francese, io pensavo che il sistema giudiziario italiano fosse fra quelli peggiori,
03:04in Francia dopo una condanna in primo grado sei già sotto la sanzione che ti è stata accomunata,
03:12quantomeno in Italia ci sono migliaia di processi che poi finiscono in nulla,
03:18pensiamo all'abolizione dell'abuso d'ufficio che la sinistra aveva contestato,
03:22che è stata confermata come legittima costituzionalmente,
03:25centinaia di migliaia di processi che poi arrivano a zero.
03:29Purtroppo in Italia spesso la pena non è la condanna, la pena è il processo,
03:37perché se sei un povero Cristo e hai ragione e non ti puoi permettere l'avvocato ad hoc,
03:46la sconti.
03:47Se sei un povero Cristo che non ha abbastanza risparmi,
03:52alla fine magari devi patteggiare perché non ti puoi permettere di andare avanti col contenzioso.
03:59Ecco, pensate che voi dopo di me sentirete colei che sono sicuro,
04:04i francesi sceglieranno Presidente della Repubblica nel 2027
04:09e sarà un cambiamento storico per l'intero Occidente,
04:13perché avere Marine Le Pen Presidente della Repubblica Francese cambia il mondo e gli equilibri,
04:19ebbene però in attesa dell'appello che celermente è stato fissato per l'estate dell'anno prossimo,
04:25perché ovviamente non si può chiedere di essere troppo veloci.
04:30Per intanto lei è condannata, quindi lei è fuori dal dibattito politico,
04:35però da Parigi ha preso l'aereo per essere a Roma.
04:39E quindi è strana ed eccezionale lei, però lo fa per voi.
04:46E quindi sono veramente contento che ci siano queste stranezze che si incontrano.
04:56Devo dire, oggi cos'è la Lega?
04:58Oggi c'è qua una delle punte di diamante di oggi, ma di 40 anni fa, Roberto Calderoli,
05:04l'avete sentito stamattina.
05:05Oggi la Lega è il movimento politico più coerente dell'intero arco costituzionale,
05:12perché è nata con questo nome, oggi ha questo nome,
05:15è nata con gli obiettivi di autonomia, di libertà, di autogoverno,
05:21di buona amministrazione, di fiducia sul mondo dei produttori, degli imprenditori,
05:29delle partite IVA, degli artigiani, degli agricoltori,
05:32e oggi, nel 2025, porta avanti come programma di governo esattamente questo,
05:36sull'autonomia, sull'economia, col ministro della Lega,
05:40Giancarlo Giorgetti, che è stato premiato dal Financial Times
05:43come miglior ministro delle finanze del Globo,
05:48col ministro della Scuola Valditara, che sta ridando dignità ai docenti,
05:55che è qualcosa di fondamentale, e sta restituendo responsabilità, fiducia e merito agli studenti,
06:05perché non è vero che uno vale uno e il sei politico,
06:10e vabbè, anche se durante l'autogestione usi l'estintore, fai casino e distruggi l'aula magna,
06:17pacchetta sulla spalla, mamma e papà dicono, vabbè, un ragazzo un po' esuberante,
06:23no, chi sbaglia paga, perché altrimenti non si va lontani.
06:28C'è il ministro delle disabilità, Alessandra Locatelli, che gira l'Italia,
06:33non da ministro, ma da missionaria, per restituire voce e dignità
06:37a chi voce e dignità l'aveva persa, e quindi devo dire che sono contento,
06:43abbiamo alcune frontiere economicamente parlando, il tema della pace fiscale,
06:48il tema del definitivo accordo fra cittadini e fisco,
06:53andando a cancellare un contenzioso che in alcuni casi va avanti da vent'anni,
06:59e lo Stato incassa, cancellando sanzioni e interessi,
07:03quello che può incassare e i cittadini pagano, tornano a lavorare,
07:07a pagare le tasse, e quindi è un win-win.
07:10Chi non lo vuole? La sinistra, perché la sinistra ogni giorno si alza la mattina
07:14e gufa e tifa contro l'Italia.
07:17Noi abbiamo un'opposizione anti-italiana,
07:21che se qualcosa va male, lunga vita queste opposizioni.
07:28Dio ci conservi in salute, Schlein, Conte, Renzi e tutta questa compagine,
07:35perché gli italiani hanno capito che c'è la distruzione,
07:40c'è la pars destruens,
07:42ma poi quando si tratta di costruire è un altro paio di maniche.
07:46E quindi un accordo fiscale definitivo,
07:50il tema dell'autonomia, dell'autogoverno, della responsabilità,
07:53è un'Europa da cambiare. Ne parlavo stamattina con Marine a colazione.
07:59È chiaro quello che non va dell'Unione Europea.
08:02Penso che ormai sia chiaro a tutti
08:03che l'impostazione burocratica,
08:08in mano a burocrati, banchieri, finanzieri,
08:11lobbisti e immigrazionisti,
08:15adesso a cui si sono aggiunti i fanatici pseudo-ambientalisti,
08:20è crollata. Non funziona.
08:22Onore e onore dei patrioti è offrirvi
08:26quella che è la nostra idea dell'Europa che sarà.
08:30Questa non funziona, se non sono accorti anche loro.
08:33È la fine dell'impero.
08:35È il crollo, sono i giorni pre-crollo del muro di Berlino.
08:39Hanno capito, hanno perso.
08:41Ci hanno spiegato che col Green Deal
08:46avremmo disinquinato il mondo e creato lavoro,
08:49c'è un mondo più inquinato che mai
08:51e in Europa più disoccupato che mai.
08:53Il Green Deal è un omicidio industriale, economico e ambientale
08:59che ha avvantaggiato la Cina.
09:02Non va rimandato, va azzerato, va cancellato, va fermato.
09:07La Spagna degli ultra, la Spagna del Premier Sanchez è la più immigrazionista,
09:17la più pseudo-ambientalista a parole.
09:20Blackout.
09:22Buio.
09:23Fermo.
09:24Stop.
09:26Perché?
09:26Perché hanno puntato tutto sulla sostenibilità.
09:32È peccato che non abbiano fatti conti con quello che il buon Dio ha creato sulla Terra.
09:40E quindi il sole c'è, sì, non sempre.
09:43Il vento c'è, sì, non sempre.
09:44motivo per cui il ritorno al nucleare per l'Italia non è un'opzione,
09:52è un dovere economico e morale nei confronti dei nostri figli e delle nostre imprese.
09:57Senza nucleare non saremo mai competitivi con il resto del mondo.
10:02E quindi, sai, poi la finzione a un certo punto lascia lo spazio alla realtà,
10:11quando oggi in piazza San Pietro, ed è stata un'emozione.
10:16Non mi accodo ai commentatori, ai politici,
10:21che in questi pochi giorni dall'elezione di Papa Leone lo stanno tirando per la giacchetta,
10:28è progressista, è conservatore, è antitrampiano, è pro qui, è pro là.
10:38Io da ultimo, dei buoni cattolici da peccatore, sono emozionato e gioioso dell'elezione del nuovo Pontefice,
10:46che è un messaggio di speranza e di unità bellissimo.
10:51E oggi per il suo primo Regina Celi, peraltro in una giornata bellissima,
11:00perché era il giubileo delle bande musicali e dei gruppi folcloristici locali,
11:07ed è lì che nasce la Lega, nei paesi, non nei salotti fra banchieri, finanzieri e trafficoni.
11:15E quindi c'era una piazza bellissima, rumorosa, colorata, giovane, entusiasta,
11:24con tantissimi ragazzi e tantissime ragazze, io ne ho incontrati alcuni,
11:28che venivano da Palermo, venivano da Bergamo, venivano da Reggio Emilia, venivano dalle Marche.
11:34Però le parole del Santo Padre che mi hanno colpito,
11:39pace, innanzitutto, un messaggio ai potenti della terra, basta guerra.
11:45E l'impressione che ho io, e penso abbiate voi, è che magari qualcuno di questi potenti della terra
11:52in queste settimane, in questi mesi, non stia alimentando percorsi di pace,
11:58ma stia soffiando sul fuoco della guerra.
12:02E nel 2025 voler portare avanti una guerra è pericolosissimo,
12:09perché avete visto i confini fra India e Pakistan, basta un non nulla,
12:12Iran, Israele, Russia, Ucraina, basta un non nulla.
12:18E quindi il suo richiamo ai potenti della terra, perché lavorino per la pace fondamentale,
12:23penso che le orecchie di qualcuno siano fischiate,
12:26perché a occhio a Parigi o a Bruxelles c'è qualcuno che non sta lavorando per la pace.
12:33E quindi ovviamente la pace non si ottiene andando in giro, sventolando la bandiera arcobaleno.
12:39Si ottiene costruendo, dialogando, ragionando, potenziando.
12:45La Lega è ovviamente a favore di un aumento di spesa per la sicurezza nazionale.
12:50Se uno mi dice sei disposto a investire soldi degli italiani per assumere poliziotti, carabinieri,
12:57accendere le telecamere, dotare di taser, le forze dell'ordine, avere sistemi di controllo,
13:04usare l'intelligenza artificiale per la sicurezza nazionale.
13:08Sì, ovviamente sì.
13:11Altro paio di mani che se uno mi dice
13:12ma sei disposto a fare debito per gli italiani per andare a comprarti tre carri armati in Germania
13:19e due sommergibili in un altro paese europeo?
13:23Assolutamente no.
13:24Io penso che l'Italia abbia il dovere di difendersi
13:28e l'Europa abbia il dovere di difendere i nostri confini.
13:32La nostra emergenza non è un'improbabile invasione dei carri armati sovietici a Est.
13:38La nostra emergenza oggi è un'invasione clandestina
13:41che non siamo più in grado di sostenere e che stiamo affrontando da soli
13:45perché l'Europa se ne è fregata.
13:51E poi oggi il Santo Padre, oltre al richiamo per la pace e contro le guerre,
14:00ha osato fare gli auguri a tutte le mamme del mondo.
14:05E siccome anche i simboli, anche le parole, nel 2025 hanno il loro peso e fanno la differenza,
14:14penso alle battagliette di retroguarda di una sinistra che una volta si occupava degli operai,
14:20di chi aveva i calli sulle mani, dei proletari, delle fabbriche, delle famiglie,
14:25e adesso una delle principali battaglie è togliere le parole padre e madre dai documenti di identità.
14:36Chi cancella le sue radici si prepara un futuro da nullità.
14:43Oggi il Santo Padre ha fatto gli auguri a tutte le mamme del mondo,
14:47non ai genitori uno o ai genitori due del mondo.
14:50Quindi si mettano l'animo in pace alcuni signori.
14:56Questo non vuol dire che è dei nostri.
15:00A sinistra sono abituati così.
15:01Quel cantante è dei nostri.
15:04Quel regista è dei nostri.
15:06Quell'intellettuale è dei nostri.
15:08Quel cardinale è dei nostri.
15:10No, il Papa è il Papa.
15:11Il Papa si ascolta, dirà anche cose che magari noi potremmo non condividere,
15:20come è capitato in passato, però non si arruola.
15:27È operazione meschina, quella che sto leggendo in questi giorni,
15:32anche perché poi, ripeto, la realtà va oltre la finzione.
15:37Quindi non vado oltre perché noi avremo modo di incontrarci
15:40nelle campagne elettorali, negli incontri, nelle scuole, nelle università,
15:46nelle fabbriche, negli studi professionali.
15:48Oggi è la giornata di un'amica che ho conosciuto tanti anni fa
15:53e che veramente è un esempio di come non ci si arrende mai di fronte agli attacchi.
16:00hanno fatto un miracolo perché erano soli contro tutti.
16:06Nessuno poteva parlargli, nessuno poteva intervistarli,
16:11nessuno poteva finanziarli.
16:14Avevano la croce sulla schiena, come sta accadendo in Germania con la FD,
16:20come è accaduto in Romania con chi era scomodo,
16:23come accade in Italia, dove c'è qualcuno che ha processo
16:26perché ha fatto il suo mestiere.
16:29Insomma, stanno provando quando sono disperati,
16:32quando un animale, quando una bestia è ferita, reagisce in malo modo.
16:36E quindi dobbiamo avere pazienza, tener duro, non scoraggiarci mai,
16:40sorriso, studio, determinazione.
16:44E io ringrazio Marin perché non era scontato che fosse qua,
16:49visto quello che le stanno facendo,
16:51ma io conto che il vostro calore, il vostro abbraccio,
16:55i vostri sorrisi fraterni le diano, tornando stasera a Parigi,
17:00quella forza che è oltre ogni attacco, ogni processo, ogni ingiustizia,
17:06perché se uno è convinto delle sue idee non molla mai.
17:10Quindi non presento un'amica e la prossima Presidenta della Repubblica francese,
17:17presento una patriota che sono orgoglioso di ospitare oggi alla Scuola della Lega.
17:22Marine Le Pen.
17:23Applausi
17:25Grazie.
17:26Applausi
17:28Grazie.
17:29Grazie.
17:30Grazie.
17:31Grazie.
17:32Grazie.
17:33Grazie.
17:34Grazie.
17:35Grazie.
17:36Grazie.
17:37Grazie.
17:38Grazie.
17:39Grazie.
17:40Grazie.
17:41Grazie.
18:11Grazie a tutti.
18:12Grazie a tutti.
18:13Grazie a tutti.
18:14Ecco a tutti.
18:24Grazie a tutti.
18:25Grazie a tutti.
18:27Cari amici della Lega, caro Matteo, è come sempre un onore, è una gioia immensa di essere qui insieme a voi oggi in Italia,
18:33Una nazione a cui la Francia è unita a così tanti legami storici, patrimoniali e lo stiamo dimostrando ancora oggi anche politici.
18:45Questi legami speciali tra di noi, questa fratellanza franco-italiana, cari amici lo sapete, anche caro Matteo, mi sono cari da tanti anni.
18:55Perché fanno parte dei motivi che ci ricordano in questa durezza della vita politica perché combattiamo e soprattutto perché abbiamo fatto la scelta di portare avanti le nostre battaglie insieme.
19:10Quindi grazie, grazie di avermi dato l'occasione di ricordare questo legame tra le nostre due nazioni davanti a voi oggi.
19:16E questo tanto più che stiamo vivendo adesso in un periodo di trasformazione, trasformazione profonda dei rapporti internazionali.
19:25Per voi, come per noi, questa trasformazione non è una sorpresa, anzi direi proprio il contrario.
19:33È la concretizzazione di qualcosa che noi abbiamo preannunciato da anni e incarna ciò a cui, con il nostro lavoro, con le nostre prese di posizione, con la nostra azione politica,
19:46intendiamo preparare le nazioni e i popoli europei.
19:49Questa grande trasformazione ve la posso riassumere in una singola frase, è la fine della globalizzazione, la fine della mondializzazione e con questa il grande ritorno alle politiche nazionali.
20:03Il ritorno quindi delle politiche nazionali della sovranità e della potenza.
20:16Sicuramente vi ricorderete, cari amici, come la prima elezione di Donald Trump nel 2016 era stata accolta dai partiti storici europei.
20:28Beh, innanzitutto accolta con incredulità, poi con sarcasmo e poi alla fine con un grande sospiro di sollievo quando Joe Biden è stato poi eletto nel 2020.
20:40Come se una parentesi, un semplice incidente si fosse concluso, mentre la vera parentesi non era il mandato di Trump, bensì quello di Biden.
20:51Sapete, io non ho mai creduto a questa narrazione completamente distorta, che secondo me riflette la negazione in cui si rifugiano i partiti storici europei di fronte alla nuova situazione.
21:12Così facendo commettono un errore morale, sicuramente spaventati dalle scelte democratiche che gli elettori potrebbero fare se si prendessero consapevolezza pienamente del nuovo ordine internazionale che sta emergendo ai nostri occhi.
21:28Per questo relativizzano la portata di tutto ciò, però commettono anche un errore strategico molto grave,
21:36in quanto negando la realtà ritardano le decisioni importanti che noi come nazioni europee dobbiamo assumere e prendere per poter mantenere il nostro posto nell'ambito dei nuovi equilibri mondiali.
21:49E la conseguenza di questo duplice errore morale e strategico sono questi anni preziosi che stiamo perdendo per avviare la grande ripresa europea.
22:02E se non cambiamo rotta, non è la ripresa che ci aspetta, ma piuttosto la cancellazione dell'Europa e questa sarebbe una tragedia storica.
22:11Ora, insieme ai nostri alleati europei, non solo siamo consapevoli di questo cambiamento, ma non la percepiamo come una minaccia per noi,
22:22è soprattutto una grande sfida, la sfida della nostra generazione.
22:27Ed è anche l'opportunità di una vera e propria rinascita democratica ed economica a livello del continente europeo.
22:35Cari amici, questo è un compito davanti al quale dobbiamo porci con modestia, però anche e soprattutto con tanta speranza ed entusiasmo.
22:47Il ritorno delle politiche, della potenza, della sovranità in tutto il mondo richiede all'Europa il risveglio dei costruttori, dei creatori e degli ambiziosi.
22:59Sì, oggi dobbiamo ripensare completamente le logiche che governavano fino a ieri i rapporti internazionali.
23:24Spetta a noi questa grande missione e è in noi che dei centinaia di milioni di europei oggi ripongono le loro speranze per portare a termine questo compito, per riuscirci.
23:40E se è un settore dove lo scomplicimento è percettibile è proprio quello delle politiche industriali e commerciali.
23:45Da 30 anni assistiamo alla proliferazione degli accordi di libero scambio che sono fondati su un solo e unico criterio.
23:52L'ottimizzazione dei costi a scapito delle sovranità, ma anche dei modelli sociali dei paesi più avanzati.
24:00Ed è per questo che tanti di questi dirigenti storici hanno accettato favorevolmente, se non accolto anche con una colpevole ingenuità,
24:09le localizzazioni massive degli stabilimenti verso paesi a basi costi da decenni.
24:14Là dove noi vediamo una perte inaccettabile della sovranità, loro ci vedevano invece una banale globalizzazione delle catene del valore,
24:23sostenuta da accordi commerciali e da pacifiche discussioni multilaterali.
24:29Ma si sono sbagliati di grosso.
24:33Oggi è dopo constatare che questo paradigma appartiene al passato e per questo basta guardarci intorno.
24:42Gli Stati Uniti naturalmente costituiscono l'esempio più lampante di questa nuova situazione.
24:48Da una decina d'anni si sono impegnati in una politica metodica e perfettamente razionale di rilocalizzazione industriale e di potenza tecnologica.
25:02A tale proposito vi ricordo che non è Donald Trump, bensì Joe Biden, che ha implementato l'Inflation Reduction Act a partire dal 2021.
25:13Quindi quasi 400 miliardi di dollari sono stati investiti nell'industria americana e soprattutto nei microprocessori e nelle batterie,
25:23che erano due grandi punti deboli, che erano diventati insopportabili nei confronti della Cina.
25:30Gli Stati Uniti sono stati seguiti da questo e anche da tante altre grandi potenze.
25:36Parliamo di India, Giappone, Corea del Sud, Brasile, che tutti condividono lo stesso obiettivo,
25:44tutelare, proteggere i propri popoli dalle crisi commerciali o geopolitiche,
25:49che si stanno moltiplicando da una ventina d'anni a tal punto che sono diventati la nuova norma.
25:54E a tale scopo quindi impegnarsi in un grande movimento,
25:58intraprendere un vasto sforzo per riconquistare la loro sovranità a livello agricolo, industriale, tecnologico e militare.
26:04L'Italia non è l'ultima ad avere capito l'importanza dell'industria nella vitalità economica di un paese e anche il livello salariale.
26:16Solo la Francia purtroppo rimane sorda e anche cieca a questa evidenza.
26:23In questo nuovo ordine internazionale noi tutti, penso, abbiamo sperimentato proprio sulla nostra pelle
26:29fino a che punto l'ideologia della Commissione europea fosse stata superata nel corso di questi ultimi anni.
26:35La nuova lingua mondiale, che è quella della potenza, per loro è una lingua straniera, non ne capiscono niente.
26:43L'abbiamo visto nel corso della pandemia del Covid-19,
26:47dove le mascherine cinese ci sono state consegnate per via aerea
26:51e dove i vaccini americani sono stati acquistati a prezzi altissimi.
26:58Ma anche dall'inizio della guerra in Ucraina,
27:01che ha sottolineato in modo crudele lo stato preoccupante del nostro settore della difesa
27:06e quindi la nostra dipendenza, soprattutto nei confronti degli Stati Uniti.
27:11Il dramma attuale dell'Europa è che la Commissione e i partiti storici
27:17ancora una volta considerano questa situazione come una parentesi,
27:22come se tutte le nazioni del mondo, toccate dalla grazia,
27:27potessero tornare ai modi di pensare e di agire che vigevano 30 anni fa.
27:32Ma oggi l'atteggiamento della Commissione europea, secondo me, è molto peggio,
27:40più grave rispetto alla negazione semplice di cui vi parlavo prima.
27:45Vedo nelle derive della von der Leyen,
27:48ancora incoraggiati in questo senso dei governi francese e tedesco fin dal 2017,
27:54un peggioramento del destino che è riservato sul nostro continente
27:59al principio stesso della sovranità nazionale.
28:01E questo non si limita alle questioni industriali e commerciali,
28:05anzi, si va molto più in là.
28:07Sapete che uno dei padri fondatori della costruzione europea,
28:10parlo di Jean Monnet, era un francese, mi dispiace,
28:14però lui parlava della politica dei piccoli passi verso il federalismo.
28:18Ecco, io credo che siamo entrati in un'altra epoca
28:21ed è l'epoca della costruzione a marcia forzata,
28:25non di uno Stato federale, ma di un vero e proprio Stato centralizzato.
28:31Quindi siamo passati dall'era del trasferimento delle competenze,
28:35secondo la formula in genere utilizzata,
28:37a quella dei veri e propri trasferimenti di potenza dalle nazioni alla Commissione.
28:43Ieri questi trasferimenti di competenza erano votati molto raramente nel 2005.
28:50Vi ricordo che il popolo francese era stato tradito dalla classe politica
28:53dopo aver rifiutato con un referendum il trattato costituzionale europeo.
28:59Oggi i trasferimenti di potenza vengono imposti sistematicamente.
29:06Dal 2017 le istituzioni europee hanno adottato una logica ancora più offensiva,
29:12ancora più dogmatica e ancora più soffocante per le nazioni.
29:16E tutto questo in totale violazione dei trattati,
29:19cosa che per i cosiddetti difensori dello Stato di diritto non è privo di ironia.
29:25In realtà la Commissione europea approfitta di ogni crisi
29:30per strappare alle nazioni delle competenze che erano stati rifiutati dalle trattati.
29:36E non lo nascondono, perché con il sorriso sulle labbra
29:39sono soliti dire che l'Europa si costruisce nelle crisi.
29:42La crisi dei migranti ha permesso di attribuirsi le competenze migratorie
29:48che ora nega alle nazioni attraverso il patto europeo sull'asilo e sulle migrazioni
29:55che intende porre le politiche migratorie nazionali sotto la tutela federale
30:00e infliggere ai governi refrattari sanzioni
30:03quando rifiutano di accogliere le quote di migranti
30:07che sono state stabilite dalla Commissione.
30:09Questa direttiva, che non è ancora stata ratificata peraltro
30:12pensano già di trasformarla in un regolamento che possa essere applicato direttamente.
30:18La crisi del Covid poi, ecco, questo ha permesso di attribuirsi
30:23e appropriarsi difette della nostra politica sanitaria.
30:25Oggi noi subiamo anche la crescente ingerenza della Commissione
30:29ancora una volta in totale violazione dei trattati nelle politiche di difesa
30:33sfruttando con un certo cinismo a tale scopo l'aggressione russa contro l'Ucraina.
30:39Come se spiccasse il volo, adesso la Commissione si sente come autorizzata
30:45a governare tutti gli ambiti della nostra vita e anche gli ambiti di vita delle nostre aziende.
30:50Il Green Deal, di cui Matteo parlava poco anzi,
30:54è proprio il decreto di morte delle nostre industrie,
30:58dei nostri agricoltori, del potere d'acquisto dei cittadini europei
31:01in quanto aggrava ulteriormente le scelte disastrose di questi ultimi decenni
31:07effettuate a livello di politica ambientale e energetica
31:10creando mucchi di norme che rovinano la nostra competitività di fronte alle importazioni
31:16che invece, da parte loro, non sono sottoposte a queste norme drastiche.
31:21Preparatevi a che la crisi dell'indebitamento degli Stati
31:26venga utilizzata per portare a termine la questione finanziaria comune dell'Unione,
31:31già costruita con fasi successive per arrivare infine a quello che è l'obiettivo finale.
31:37Budget completamente in comune, direzione di bilancio unica
31:42e le famose tasse europee che sognano di creare ormai da tanto tempo.
31:56Le nostre nazioni a questo modo non avranno più neanche un solo briciolo della loro sovranità
32:01di cui la riscossione delle tasse è un elemento fondamentale.
32:05Comunque, conclusione, l'Unione Europea sfrutta con un cinismo abietto
32:10ogni crisi che sia migratoria, sanitaria, energetica, geopolitica
32:16per privare le nazioni sovrane di poteri ulteriori, ulteriori poteri.
32:21Ecco, è questa la situazione che viviamo da una ventina d'anni a questa parte.
32:24Ma accappararsi le nostre competenze non basta.
32:28Bisogna anche neutralizzare qualsiasi opposizione politica
32:32e la tappa successiva è già cominciata.
32:35Sarebbe l'ingerenza diretta della Commissione
32:38nei processi elettorali degli Stati membri.
32:41Oggi l'Unione Europea organizza, o comunque nel migliore dei casi,
32:46si contenta di sostenere lo sviluppo di problemi
32:50per il funzionamento della democratica delle nazioni.
32:53E per noi, difensori della democrazia,
32:55qualsiasi banalizzazione dell'accantonamento dei partiti politici
32:59legittimi è qualcosa di insopportabile.
33:00Nel mese di dicembre 2024, il Parlamento europeo
33:05ha deciso di creare una commissione speciale
33:08che è stata chiamata Scudo Democratico.
33:11Questa commissione è esplicitamente incaricata
33:15di combattere le campagne di informazione
33:18di paesi terzi malintenzionati,
33:21anche attraverso attori e organizzazioni nazionali dell'Unione
33:24che minano gli obiettivi dell'Unione.
33:28E questa è la citazione, fine della citazione.
33:31Ognuno avrà capito che si tratta di quello
33:34che potremmo chiamare un'inversione accusatoria,
33:37perché è esattamente quello che fa la commissione,
33:40cioè influenzare l'informazione
33:43finanziando ampiamente attori, mass media, ONG
33:47che lottano, che combattono contro gli avversari politici
33:51dell'Unione europea.
33:52Questa commissione quindi mi sembra fatto
33:56uno scudo democratico, anzi mi sembra
33:59uno scudo contro la democrazia.
34:02Quando Jean-Claude Juncker ha detto
34:06che non ci può essere una scelta democratica
34:09al di fuori dei trattati, era facile sorridere,
34:13perché dopo tutto si trattava soltanto
34:15di una dichiarazione orale di un uomo
34:18che non era certo famoso per la sua serietà.
34:20oggi non si limitano a dirlo,
34:24lo scrivono e lo fanno.
34:27E stanno creando degli strumenti
34:29che permettono loro di opporsi
34:32a qualsiasi relazione di governo
34:34che si ostila a loro ideologia.
34:37E anche se questo vuol dire denunciare
34:39ingerenze straniere più o meno romanzate
34:42e senza mai denunciare, questo va da sé,
34:45gli scandali di corruzione, quelli reali,
34:47che coinvolgono parlamentari e funzionari europei.
34:52Ungheria, Polonia, Italia.
34:56Tutti questi paesi hanno fatto le spese della guerra
34:58che la commissione conduce contro i popoli
35:01che hanno la sfortuna di rifiutare le loro logiche.
35:04A volte sono i governi che sono presi di mira
35:07come il caso dell'Ungheria
35:08con Viktor Orban da 15 anni
35:10o il governo polacco quando era diretto dal PIS.
35:14A volte sono dei partiti con dirigenti
35:17come la Lega, come Cega in Portogallo,
35:20come il Rassemblement Nazionale o l'AFD
35:22di cui io non condivido l'ideologia
35:26e le scelte politiche,
35:28però sostengo il loro diritto
35:30di esistere in un contesto democratico.
35:32Questa realtà, cari amici e caro Matteo,
35:35voi la conoscete particolarmente bene, direi.
35:38Oggi un altro Stato membro
35:40sta vivendo con particolare intensità questa situazione.
35:44Chiaramente mi riferisco alla Romania
35:46dove l'elezione presidenziale
35:48è stata puramente e semplicemente annullata
35:51dalla Corte Costituzionale lo scorso dicembre
35:53con la benedizione della Commissione europea.
35:58E qui vorrei esprimere tutto il mio sostegno
36:01a George Simeone,
36:03candidato dell'Alleanza per l'Unione dei Rumeni
36:05che è arrivato in testa al primo turno domenica scorso
36:14con il 40% dei voti.
36:17E lo vedo come un promemoria formidabile
36:20dell'intelligenza e della forza dei popoli
36:22e anche delle loro aspirazioni alla libertà di scelta.
36:26E in questo vedo anche un formidabile segnale
36:30rivolto a coloro che a Bruxelles oggi
36:33vedono nella democrazia non un ideale vivente,
36:36bensì una minaccia.
36:37Ecco perché rivolgo, auguro,
36:40diciamo, il successo a George Simeone,
36:43tutto il successo possibile
36:44nel secondo turno del 18 maggio prossimo
36:47e che possa essere la sua elezione
36:50alla testa dello Stato rumeno
36:51un segnale supplementare
36:53della rinascita delle nazioni europee.
36:56E in conclusione, cari amici,
36:58vorrei ricordarvi una semplice verità
37:00che va al di là dell'esempio della Romania.
37:03Oggi noi abbiamo un milione di motivi per sperare,
37:07anzi direi centinaia di milioni.
37:10E qui parlo dei popoli,
37:12dei cittadini europei.
37:15Nonostante le cose che vi ho ricordato,
37:17nonostante questi attacchi crescenti
37:20della Commissione delle Sovranità Nazionali,
37:22quest'Unione Europea antidemocratica,
37:25cieca alla realtà, brutale,
37:27è sempre più contestata dai popoli.
37:32E ne è prova il fatto
37:33che diverse decisioni
37:34sono state emendate o respinte,
37:37come abbiamo constatato in questo momento
37:39con la direttiva Omnibus,
37:41che intende ritornare
37:43su alcune norme anti-industria
37:45che erano state adottate negli ultimi anni.
37:48Chiaro, questo è insufficiente,
37:51ma comunque è un sintomo chiaro
37:53della loro debolezza.
37:55E le nazioni adesso
37:56le stanno riportando alla ragione
37:58in Ungheria, Italia, Paesi Bassi,
38:03Austria, Romania
38:04e ben presto anche in Francia.
38:09I popoli dappertutto in Europa
38:18li stanno riportando alla realtà
38:20e noi, patrioti per l'Europa,
38:23stiamo vincendo la battaglia culturale.
38:25Questa battaglia non è una battaglia
38:27che va nel senso negativo,
38:29non è una battaglia contro qualcosa,
38:31è una battaglia per qualcosa,
38:33per un'Europa delle nazioni libere,
38:35per un'Europa delle nazioni efficienti
38:38in quanto legittime nella loro azione,
38:41per un'Europa democratica
38:43in quanto rispettosa
38:44della volontà dei popoli
38:46che la compongono,
38:47per un'Europa delle nazioni sorelle
38:49unite da collaborazioni scelte liberamente
38:53e quindi votate a successo.
38:55E quale più bel paese ci potrebbe essere,
38:57cari amici,
38:58che non l'Italia
38:58per poter affermare tutto questo?
39:00È con voi che noi abbiamo
39:02le nostre partnership industriali migliori.
39:04Parlo di Stellantis,
39:05MBDA, Naviris,
39:07per citare giusto qualche nome.
39:10Per un'Europa,
39:11cari amici,
39:12garante dello Stato di diritto,
39:14non nel modo in cui è stato abusato
39:17negli ultimi 30 anni,
39:18ma nel modo in cui è stato concepito
39:20dai più brillanti intellettuali europei
39:24durante il rinascimento e l'illuminismo.
39:27Lo Stato di diritto,
39:28le istituzioni europee,
39:29oggi sono la tomba di tutto questo
39:32e le nazioni la culla di tutto questo.
39:36Noi siamo gli eredi e i continuatori
39:40di questi grandi intellettuali.
39:42Dappertutto nel continente
39:44i popoli si sollevano
39:45e rifiutano di rassegnarsi.
39:48E come ve lo dicevo prima,
39:49sperano in noi,
39:50hanno speranza in noi.
39:51Siamo noi che ridaremo loro
39:54i poteri che da 30 anni
39:55sono stati confiscati.
39:57cari amici,
39:58se sapessero quanto hanno ragione
40:00di sperare.
40:01Questa speranza è qualcosa
40:03che noi sentiamo,
40:04è qualcosa che noi respiriamo
40:05e che ci dà una forza incontenibile
40:08a noi, patrioti per l'Europa.
40:10Uniti,
40:11uniti,
40:12rifaremo dell'Europa
40:14una terra di produzione e progresso.
40:16Uniti,
40:17rifaremo dell'Europa,
40:19renderemo l'Europa...
40:20Quindi renderemo l'Europa
40:25ancora una volta
40:26una terra di ragione
40:27e di ambizione.
40:29E uniti,
40:30porteremo avanti,
40:32guideremo la grande impresa
40:34di ripristinare
40:35l'orgoglio
40:36e la sforonità nazionale
40:37in tutto il mondo.
40:40Questa è la missione
40:41della nostra generazione
40:42e oggi è a portata di mano.
40:46Allora,
40:46cari amici,
40:47come dite voi,
40:48avanti.
40:50Viva l'Italia,
40:51viva la Francia,
40:53viva i patrioti per l'Europa
40:55e viva l'Europa delle Nazioni.
41:08Marine Le Pen,
41:10Matteo Salvini,
41:12merci Marine
41:13d'avoir accettato
41:15la nostra invitazione.
41:17Nous sommes heureux
41:17d'avoir toi ici.
41:20merci,
41:20merci.
41:21Merci.
41:37Merci Marine,
41:38merci beaucoup.
41:41Bon vie,
41:42bon travail,
41:42merci et bon futur.
41:43Merci.
41:45Au revoir.
41:47Marine Le Pen.
41:51Bene.
41:54Bene.
41:54Dopo questo intervento,
41:56appassionato,
41:58direi,
41:59anche molto,
42:00molto puntuale
42:03su certi temi
42:04anche importanti,
42:05internazionali,
42:06economici,
42:07politici che incrociano la geopolitica,
42:08che incrociano anche il modello valoriale a cui noi aderiamo,
42:16non solo come Lega,
42:17ma anche come Lega impegnata in Europa e nei contesti internazionali.
42:22E' molto importante quello che è stato detto,
42:25accennavo precedentemente a questo intervento della questione giustizia,
42:31della questione del superamento di quei confini,
42:34che sono confini dettati dalla nostra Costituzione,
42:37ma che vengono ancora prima a livello proprio di garanzia del...
42:42Il...

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