«L’intelligenza artificiale non può inventare il futuro. Ha la conoscenza di tutto quello che ha scritto l’umanità e lo ricombina. Anche la nostra creatività mette assieme tutto quello che abbiamo letto, imparato, sentito, provato e vissuto e da lì genera delle idee. Però il futuro non si crea tirando a indovinare ma cercando di combinare l’esperienza con un’idea di mondo. Che i chatbot non hanno». Questo uno dei passaggi dell'intervista sulla Ia al premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi. (qui l'aritcolo completo)
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NovitàTrascrizione
00:00Professor Giorgio Parisi sta per partire questa nuova iniziativa del Corriere della
00:11Sera sull'intelligenza artificiale, si chiama disclaimer, andremo in tutte le università
00:16italiane col Cineca a parlare di questa rivoluzione che ormai è in corso e con un titolo che fa
00:21capire l'ambivalenza di quello che accade, cioè è un disclaimer, stiamo attenti perché sta
00:25cambiando qualcosa di importante ed è bene informarsi. Io per informarmi sono partito
00:30da un suo libro dedicato ai bambini che si chiama La mosca verdolina e altre storie per
00:35chi non vuol dormire e mi chiedevo ma come la potremmo raccontare l'intelligenza artificiale
00:40ai bambini? Che favola è secondo lei? Ed è una favola a lieto fine?
00:45Io penso che sia una favola a lieto fine perché credo che i bambini la capiscono molto più
00:51velocemente di noi cosa sia l'intelligenza artificiale perché hanno meno pregiudizi su
00:58cos'è il mondo. Io penso che sia la tua fine perché si tratta di tutta una serie di aiuti
01:04che l'intelligenza artificiale ci può dare. Ovviamente ci possono essere tutta una serie
01:10di problemi ma quello sta a noi evitare che ci siano problemi.
01:17Ogni volta che c'è stata una rivoluzione tecnologica c'è stato chi è gridato alla
01:20fine del mondo. Storicamente ogni volta c'è stata una grande innovazione. Oddio chissà
01:25che fine fa l'umanità. Una delle sue favole è una riallaborazione di al lupo al lupo.
01:31Non è che forza di gridare al lupo al lupo quando poi il lupo arriva davvero non ce ne accorgiamo
01:36e magari stiamo sottovalutando i pericoli di questa rivoluzione in corso.
01:40Ogni volta che c'è stata una nuova innovazione fondamentale da un lato ci sono
01:47stati quelli che guidavano al lupo al lupo. Dall'altro c'è stata anche una riduzione
01:51dell'orario di lavoro. Quindi quello che succede è che se c'è una rivoluzione
01:58industriale che per aumentare la produttività, se non si diminuisce l'orario di lavoro
02:04questo tende a causare disoccupazione.
02:08e quindi a questo punto è chiaro che si possono perdere una grande quantità di posti
02:15di lavoro ma questi devono essere compensati anche da una diminuzione. In fondo l'abbiamo
02:20visto che si è passato dalle 72 ore settimanali alle 40, se si arrivasse alle 32 è chiaro
02:29che questo cambierebbe tutto. D'altro canto l'altro problema fondamentale e secondo me
02:35hanno tutti i problemi con il rapporto con la stampa, con i testi scritti e con l'intelligenza
02:43artificiale perché abbiamo già visto che adesso su Google ci sono, su certi costi, ci sono gli
02:49assunti fatti dall'intelligenza artificiale. E questo pone una tutta una serie di problemi.
02:57Uno, se le persone cominciano a guardare semplicemente gli assunti senza guardare invece i testi
03:06originali, tutto dipende da quale testo viene messo negli assunti. Se gli assunti viene messo
03:13o fatto guardando i siti complottistici è una cosa, se gli assunti vengono messi guardando
03:20invece i testi di medicina standard il risultato è completamente diverso. Poi c'è tutto un problema
03:29dell'informazione. Mi spiego, se gli assunti incominciano a essere gli assunti delle notizie
03:36del mondo. L'intelligenza artificiale si legge i giornali e poi fa gli assunti. Nessuno più
03:43si abbono ai giornali. Ma se nessuno più si abbono ai giornali, l'intelligenza artificiale
03:49non può fare gli assunti perché non ci sono i giornali. Quindi si va in una situazione estremamente
03:56instabile in cui è necessario avere una regomentazione. Una regomentazione che non è facile da fare, ma deve
04:04essere fatta in maniera di garantire a coloro che creano i contenuti un vantaggio nel creare
04:11i contenuti perché se no non ci saranno più contenuti e qualcuna intelligenza artificiale
04:17potrà tingere.
04:19Professore, quando è arrivata l'intelligenza artificiale generativa e noi ci siamo tutti
04:22meravigliati con questo oracolo che rispondeva, c'è il GBT eccetera, qualcuno l'ha definito
04:27un pappagallo stocastico e anche lei in un'intervista ha ripreso questa espressione. Poi l'intelligenza
04:33artificiale in questi due anni ha fatto tanti progressi, la possiamo ancora definire un
04:37pappagallo stocastico che ripete indovinando la parola successiva o sta diventando qualcosa
04:43di più?
04:44Ma è un pappagallo stocastico con una certa intelligenza, nel senso che lui è stato addestrato
04:54come un pappagallo stocastico, su questo non c'è assolutamente nessun dubbio. L'unica
05:01cosa che poi pian piano, a forza di indovinare, lui si incomincia a fare in qualche modo delle
05:08immagini interne delle cose, quindi comincia a migliorare, quindi è addestrato come un
05:19pappagallo stocastico ma alla fine è un pappagallo che qualcosa capisce.
05:23Comincia ad avere un'idea di mondo?
05:25Direi di no, perché il problema fondamentale è che l'intelligenza artificiale è assolutamente
05:33disincarnata, è un'intelligenza artificiale che cacciare la chiama desomatizzata, cioè
05:39non ha un corpo, non ha una carne e quindi uno parla di tristezza, quando uno parla di
05:48tristezza, lui può correlare la tristezza a delle espressioni facciali di un certo tipo,
05:54può capire che la tristezza, che quali sono gli effetti della tristezza…
05:59Però non l'ha mai provata.
06:01Però non l'ha mai provata, quindi non ha un'idea di che cosa succede, quindi è praticamente
06:08con nette parole e con altre parole senza avere poi il senso di quello che succede e quindi
06:18questo certamente è uno dei grossi limiti, ma infatti molti pensano che questa strategia
06:27dei large language model, di questi grossi modelli linguistici sia del tutto insufficienza
06:34per avere un'intelligenza generale.
06:37Uno dei limiti dell'intelligenza artificiale in questi anni è stato detto, è il fatto
06:41di avere delle allucinazioni, cioè di dare delle risposte con assoluta certezza, mentendo,
06:47sbagliando la risposta.
06:49Lei ha fatto una volta un esempio che è stato molto di grande successo, per il fatto di aver
06:53convinto un'intelligenza artificiale che 4x5 fa 25, allora nel frattempo però i professori
06:59modelli si sono evoluti, io questa mattina ho provato per una buona mezz'ora a convincere
07:04c'è a GBT che 4x5 faceva 25 e invece mi ha convinto e mi ha spiegato che fa 20, quindi
07:10sono migliorati i modelli, professore.
07:12I modelli migliorano enormemente da un momento all'altro a un momento successivo e quindi
07:20quello che succede è tutta una serie di errori di questo genere, mai banali e non li fanno
07:26più, ma per esempio anche su un articolo, su un'intelligenza artificiale che funziona
07:34molto bene, che è la Deep Seek cinese, io gli avevo chiesto, gli avevo fatto degli appunti
07:40per un articolo, gli avevo chiesto di mettere un po' in ordine e di aggiungere le citazioni
07:45e che me le ha messe in ordine bene, aggiunse le citazioni, ma erano tutte inventate.
07:50C'è un parametro che viene chiamato temperatura che regola queste allucinazioni in qualche modo,
07:58più la temperatura è alta più il sistema può fare allucinazioni, più la temperatura
08:04è bassa meno il sistema fa allucinazioni ma è meno creativo, quindi è qualcosa che è
08:14regolabile, è chiaro che se uno non la usa così in maniera senza fare attenzione,
08:26quello sono stati sbagliati, ma per esempio avevo chiesto anche un'altra serie di volte,
08:30volevo sapere chi aveva scritto le recensioni di un dato libro e lui mi ha detto, dice,
08:38ah questo ha scritto questo, questo ha pubblicato su quello e quello ha pubblicato su quell'altro,
08:43allora la domanda è chiamata in queste case e dice, ma ne sei proprio sicuro?
08:47Sì.
08:48A questo punto dice, no, non ne sono proprio sicuro, ho tirato a indovinare perché mi pareva
08:53che quelle persone erano interessate a quell'argomento e che quella era vista su cui normalmente pubblicavano.
09:00Senta professore, è vero che ci sono questi limiti, ma per esempio un suo collega, il professor
09:04Nello Cristianini, che insegna all'Università di Bath, nell'ultimo libro che si chiama La Scorciatoia,
09:08che racconta di aver sottoposto tutti questi chatbot a dei test di intelligenza, misurando
09:14i vari tipi di intelligenza e oramai questa intelligenza artificiale a livello professionale,
09:20quella di quando si...
09:20Sì, esattamente, quella di livello professionale.
09:22Sì, esattamente, oramai sono a livello dell'intelligenza umana, cioè superano tutti i test che superiamo
09:26noi, in qualche caso sono anche superiori.
09:30Lei concorda con l'affermazione che questo probabilmente è l'ultimo anno in cui la specie umana
09:35è la specie più intelligente sul pianeta Terra?
09:38Ma no, perché intanto io vorrei vedere questi che si inventano delle cose nuove.
09:45Cioè, se pensiamo ad esempio a idee completamente nuove, come quelle che ci sono tutte nella storia,
09:53che può essere il socialismo, il fascismo, tutto questo.
09:58L'impressionismo.
09:59L'impressionismo, il cambiamento di pittura, la verità generale, le meccaniche quantistiche, eccetera.
10:06Cioè, non puoi inventare il futuro.
10:08Sì, non puoi inventare il futuro.
10:10Quello che fa, come lei stessa dice, io ho, anche un po' esagerando, io ho la conoscenza
10:17di tutto quello che ha scritto l'umanità.
10:20E quindi metto assieme tutto quello che ha scritto l'umanità adesso.
10:24Però è anche vero che la nostra creatività mette assieme tutto quello che abbiamo letto,
10:29imparato, sentito, provato e vissuto e da lì generiamo delle idee.
10:33Eh sì, da lì generiamo delle idee, però dobbiamo generare delle idee nuove.
10:39Quindi il problema è di generare delle idee nuove non andando fondamentalmente a cazzo,
10:47continuiamo ad indovinare, ma cercando di metterle in qualche modo assieme a quello
10:56che noi conosciamo, assieme alla nostra visione del mondo, cosa che loro assolutamente non hanno.
11:02Ma quello si vede benissimo dal fatto, per esempio, una cosa su cui i progressi sono
11:07estremamente renti, ci sono e così via, sono le macchine autonome.
11:12Le macchine autonome funzionano bene, sono diventate negli ultimi anni,
11:18a meno, a secondo quello che loro ricavano, dieci volte più sicure per quanto riguarda
11:24gli incidenti rispetto agli umani.
11:27Però stanno facendo un progresso molto, ma molto lento, niente di così spettacolare
11:32come modelli di linguaggio, e questi modelli di linguaggio non servono minimamente
11:38a guidare la macchina, quindi sono situazioni completamente diverse.
11:46Non c'è dubbio.
11:47Il filosofo e psichiatra Miguel Benazayag ha scritto un bel libro sull'argomento
11:52che si intitola «Ciagibitin non pensa».
11:56Lei si ritrova in questa affermazione «Ciagibitin non pensa».
11:59Sì.
11:59È il pensiero quello che fanno questi chapop?
12:03Sì, ti devo dire, secondo me non pensare è a questo punto definire esattamente
12:10cosa sia il pensiero.
12:12Suppongo che gli umani pensino, però, cosa vuol dire esattamente che è un pensiero?
12:19Cioè, quello che queste cercano di fare, delle sintesi, ovviamente, di quello che loro
12:27sanno, si può incominciare a chiedergli di dire una cosa nuova, però in questo modo
12:33tendono un pochettino a, prima, indovinare.
12:37È evidente che come amleto c'è del metodo nella loro pazia, nelle loro allucinazioni,
12:44perché fanno delle cose completamente correnti.
12:47Però sono qualche cosa che ovviamente si aiutano tantissimo.
12:52Ad esempio, una delle cose che è passata, secondo me, assolutamente sotto silenzio
13:00è l'uso dell'intelligenza artificiale per fare le traduzioni.
13:05Certo.
13:06E cioè, nessuno si è grandemente scandalizzato, ma adesso le traduzioni fatte dall'intelligenza
13:12artificiale, rispetto a quelle ridicole che venivano fatte da Google vent'anni fa, sono
13:19delle traduzioni molto, ma molto, molto buone.
13:23Però quello che succede molto spesso, il giro di frasi è abbastanza ricente della lingua
13:30che è da cui è partito.
13:32E quindi, cioè, non è qualcosa da utilizzare se uno vuole tradurre un romanzo, se vuole
13:39tradurre uno.
13:41È da utilizzare per controllare la traduzione.
13:44Infatti io, quando ho fatto le traduzioni, ho visto le traduzioni in varie lingue del libro
13:50mio sul volo di Storni, io ho preso il libro, me lo sono fatto ritradurre dalla lingua che
13:57non conoscevo in italiano e poi ho controllato se la traduzione italiana non aveva controsensi
14:06e quindi, prima di una volta col cinese mi sono accorto che avevano tradotto
14:14soul man come un vaudevillier, come faceva il vaudeville, che non era proprio il significato.
14:20Quindi ho detto, questa non mi piace come parola.
14:24Professore, mi interessa sapere come cambia l'intelligenza artificiale nel lavoro di voi
14:28scienziati.
14:30Per esempio, lei si è occupato tutta la vita dei sistemi complessi, da quel punto di vista
14:33l'intelligenza artificiale è un aiuto nella comprensione dei sistemi complessi?
14:38Allora, dipende poi da quale sistemi complessi uno vuole fare, quindi in generale l'intelligenza
14:47artificiale può avere certamente un aiuto nello scrivere le cose, per esempio una cosa
14:54che avevo fatto, ho fatto che mi ha molto impressionato che io avevo scritto delle formule
14:58a mano nella mia cattiva calligrafia, l'intelligenza artificiale non solo me l'ha letta, me l'ha
15:05messo in ordine in formato matematico, ma ha messo anche i commenti giusti, fa una formula
15:10e l'altra formula.
15:11E' un bravo mappagallo sto classico, è stato in questo caso.
15:14Sì, sì, è stato bravo perché ha capito che quella formula si riferiva a quella, quella
15:19formula si riferiva a quell'altra, ha messo tutta questa serie di commenti che poi fa un
15:25bruglione, un coso di partenza per poi andare avanti.
15:29Per certi problemi più difficili l'intelligenza artificiale, per certi tipi di sistemi complessi
15:39a quell'attuale è assolutamente inutile.
15:42Professore, c'è una cosa secondo me importante che riguarda la politica della scienza, oggi
15:46quando noi parliamo di intelligenza artificiale abbiamo bisogno per fare ricerca sull'intelligenza
15:51artificiale, per addestrare questi algoritmi di investimenti importantissimi, quindi data center,
15:57eccetera, potenza di calcolo, eccetera, eccetera, eccetera, e tutta questa partita si gioca nel
16:02settore privato, cioè anche i grandi scienziati di cui stiamo parlando in questi ultimi 15 anni
16:06sono stati poi assunti da grandi aziende private ed è una partita che giocano grandi aziende
16:11private spesso in Silicon Valley o in Cina, quindi non c'è ricerca pubblica, non c'è
16:15investimento pubblico e non c'è soprattutto un ruolo pubblico, mi viene da dire etico,
16:20nello sviluppo di queste tecnologie.
16:22E' un problema non banale?
16:24No, è assolutamente un problema non banale, è un problema che secondo me non può essere
16:29nemmeno facilmente risolto a livello nazionale, in Italia o in altri paesi europei, quello che
16:35c'è bisogno di un'iniziativa transnazionale come per esempio il CERN, di un grosso laboratorio
16:42nel quale ci siano un migliaio o qualcosa di questo genere di scienziati che lavorino lì.
16:48A questo punto la cosa fondamentale secondo me non è tanto l'hardware, non sono tanto
16:56gli investimenti perché quelli sono relativamente, sì sono grossi ma non sono enormi.
17:04Abbiamo questo super computer in Italia a Leonardo che è uno dei migliori del mondo da questo punto di vista.
17:08Sì, infatti, quello che succede a parte del livello, il punto fondamentale è mettere le persone in contatto,
17:15mettere le persone che lavorano nello stesso posto, che discutano fra di loro e che poi possano usare
17:22se necessario i super computer che ci sono, ma a quel punto può fare anche un altro,
17:28materiale, la cosa difficile è avere le persone perché mentre i super computer uno stacca un segno
17:38e quello viene fatto in un anno, due anni e così via.
17:45Invece avere i cervelli, avere le persone è qualcosa che è assolutamente fondamentale,
17:51quindi sempre fondamentale, partire su un centro europeo di intelligenza artificiale localizzato fisicamente
17:59da qualche parte che può fare anche un hub con centri di intelligenza artificiale nazionali e così via
18:07in modo di avere persone che riflettono su un nuovo e non solo riflettono su un nuovo,
18:15ma proprio per tutti i problemi etici di responsabilità, di regolamentazione,
18:21è chiaro che capire quello che è possibile fare, quello che non è possibile fare,
18:27cosa sono le cose più efficaci e uno lo può fare solo se ha le mani in pasta
18:32e sa farlo e sa che quali sono i limiti e non sono i limiti,
18:37quindi avere delle persone che dipendono dal pubblico e non dalle industrie private,
18:42che siano esperte nell'argomento, che possono essere come consulenti ai governi
18:47per decidere quello che bisogna fare, questo è assolutamente fondamentale.
18:53Quindi si era parlato a livello europeo di un grosso investimento di 200 o 400 miliardi,
19:04adesso non ricordo più, su 200, sull'intelligenza artificiale,
19:08ma non c'era qualcosa che andava più sul privato e che andava sulla costruzione anche di centri arduo,
19:18mentre quello che sarebbe fondamentale è di rottare una piccola parte.
19:22Sulle persone, sul capitale umano.
19:24Sul capitale umano, facendo proprio da un centro europeo di intelligenza artificiale da qualche parte.
19:31E' europeo, poi credo di europeo, diciamo europeo ma non connesso con la comunità europea,
19:40io sto pensando a qualcosa che abbia una governance tipo il CERN,
19:45il CERN quando è nata la comunità europea, se c'era o stava per uscire è a di 6,
19:50il CERN è a 12, l'Inghilterra che non sta nella comunità europea, la Svizzera e così via,
19:57hanno tutte le cose nel CERN, quindi non legato direttamente all'Unione Europea.
20:02No, non legato all'Unione Europea, poi poi riceve finanziamenti dell'Unione Europea,
20:06poi riceve finanziamenti dei paesi, ma qualche cosa che sia veramente transnazionale
20:14e poi il CERN c'è tutta una serie di accordi con tantissimi paesi in cui le persone vanno a lavorare.
20:22Quindi la governance del CERN è qualcosa che funziona molto, ma molto bene ed è da imitare da questo punto di vista.
20:31Professore, lei questa cosa la dice da qualche mese almeno, forse qualche anno,
20:35con la sua autorevolezza e il peso del premio Nobel, eccetera, ha fatto secondo lei qualche passo avanti?
20:40Cosa possiamo fare per far sì che passi da auspicio a progetto?
20:44Allora, in realtà, lo stanno dicendo le persone che lavorano sull'intelligenza artificiale,
20:52le società europee dell'intelligenza artificiale, da otto anni, quindi io mi sono aggiunto solo all'ultimo.
21:00Il problema è che non ci si sa, hanno l'impressione che ci sono varie persone che dicono che sono interessate,
21:09ma poi non si fanno grossi progressi, perché questa cosa deve essere poi presa in prima,
21:17in carico dai governi stessi e quindi se i governi in questi anni, in un periodo, sono distratti,
21:28ma erano distratte anche prima, quindi non è nemmeno gli ultimi problemi,
21:32ma non si sta facendo grandi progressi, secondo me si è perso una quantità di tempo enorme,
21:41perché questa proposta di questo centro era stata fatta otto anni fa e da otto anni ad adesso
21:47l'intelligenza artificiale, tutte queste cose, ha fatto dei progressi enormi.
21:53E quello che poi non bisogna evitare è anche che ci sia un certo tipo di rassegnazione,
22:00ormai stiamo indietro e quindi, e questo non è vero perché si è visto per esempio i cinesi
22:07che all'improvviso sono riusciti anche loro a passare avanti agli americani,
22:13perlomeno sulle cose pubblicamente disponibili e a questo punto si può fare.
22:20D'altro canto l'intelligenza artificiale non è qualcosa che finirà dopo domani
22:25che si arriva alla risoluzione finale, comprende tantissime cose e ovviamente se uno si domanda
22:32quello che può fare l'Europa, e questo forse è più anche un problema, questo veramente dell'Europa,
22:39è cercare di rimettere su delle fabbriche di chip in Europa, quello è l'altro problema,
22:46cioè non è possibile che in Europa siamo tecnologicamente dipendenti in una situazione
22:53poi se pensiamo in cui l'Olanda è quella che fa le migliori macchine al mondo per costruire di chip,
23:02il problema è che per mettere su un'industria costruzione di chip serve anche lì,
23:09non tanto largue perché le macchine olandesi ci sono, ma serve tutta una serie di capitale umano
23:20che pensa, rifletta, costruisca e così via, cioè le GPU non sono delle cose,
23:28ovviamente sono state perfezionate col passare degli anni eccetera,
23:32però sono delle cose che uno può pensare di rifare, ovviamente se uno le rifà from scratch
23:39e finire all'inizio non saranno efficaci come quelle dell'Indira, ma pian piano abbiamo qualcosa
23:47di indipendente, cosa che poi diventa sempre più delicato in un mondo in cui se qualcuno decidesse
23:54che non si vedono più di più all'Europa saremmo messi male, potremmo comprare quelle meno efficaci
24:03della Cina, però sarebbe meglio averne noi.
24:06Professore ancora due domande e abbiamo finito, la prima è, noi abbiamo in Italia una tradizione
24:10formidabile nel campo della fisica, Roma in particolare, ma l'Italia ha generato e ha avuto
24:16scienziati eccellenti, oggi nel campo dell'intelligenza artificiale siamo ancora così competitivi
24:22e a un ricercatore italiano sull'intelligenza artificiale, gli consiglierebbe di stare in Italia
24:27a questo momento?
24:29Ma sull'intelligenza artificiale certamente abbiamo tutta una serie di ricercatori che sono
24:35estremamente capaci in Italia e abbiamo tutte le capacità per formarne degli altri, il problema
24:42è che finché l'Italia non è più un paese per giovani, è un paese che non investe
24:47nella ricerca, che a meno che il governo non abbia un'illuminazione sulla via di Damasco
24:55o una volta che finisse i soldi sul pianere, i fondi per la ricerca calano, è un paese
25:01che non investe, in cui c'è poco futuro, quindi quello è un problema, quindi dal punto di vista
25:10professionale rimanere in Italia può essere conveniente in alcune nicchie dove ci sono
25:17tutta una serie di competenze teoriche sull'intelligenza artificiale, su problemi connessi, però è
25:25chiaro che il grosso può essere poco conveniente perché tutte queste cose di ricerca sono qualcosa
25:34che devono essere programmate e è chiaro che la non programmazione che c'è in Italia
25:39fa dei danni terribili, come fa dei danni terribili anche tutto quello che sta succedendo
25:47adesso negli Stati Uniti, allora io ho l'impressione che ci siano, poi ci sono anche tutte le serie
25:53sondaggi e così via, che dicono che ci sono tanti scienziati che sarebbero disponibilissimi
26:00a mollare gli Stati Uniti, certi sono già costretti a mollarlo perché sono stati licenziati
26:07se ci fosse una situazione in Europa che è accogliente e quindi noi dobbiamo…
26:16Lei dice che è il momento di aprire le porte agli scienziati che stanno nell'America…
26:19Esattamente, come l'America è cresciuta aprendo le porte agli scienziati che fuggivano
26:28dall'analismo e chiaro non si tratta dell' stesso livello di problema, però è una situazione
26:36in cui la scienza comincia ad essere fortemente ostacolata negli Stati Uniti e è chiaro che
26:45a questo punto l'Europa dovrebbe approfittare per riprendersi tutto quel patrimonio intellettuale
26:53che si era perso quasi un secolo fa.
26:56Qual è il suo disclaimer sull'intelligenza artificiale per l'Italia?
27:03Io penso che se l'intelligenza artificiale abbiamo la necessità di impegnarci, sì.
27:09Noi abbiamo tutte le competenze per poter studiare l'intelligenza artificiale, molte delle idee,
27:14sono nate in Italia, sono nate in questo paese, però per farlo dobbiamo dare le risorse
27:22per poterlo fare, perché se non diamo le risorse i nostri migliori giovani se ne vanno via.