http://www.pupia.tv - Napoli - Veniva chiamato ‘il pescatore’ per il cappello - sempre lo stesso - indossato durante i colpi e che stamattina è stato fermato dai carabinieri della stazione Napoli-Marianella.
Giuseppe Bocchetti, 48enne napoletano è finito in manette, insieme al complice Santolo Ferrara, 43enne, sono infatti entrambi ritenuti responsabili di numerose rapine aggravate in concorso e ricettazione. Obiettivi prediletti dei due rapinatori gli uffici postali e le farmacie.
Le indagini svolte dai carabinieri, sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria, hanno permesso di attribuire agli indagati episodi specifici commessi con analoghe modalità, soprattutto in capo a uno dei due, Bocchetti.
Per gli inquirenti, sono almeno 5 le rapine documentate e tre gli episodi di ricettazione. Stamattina all’alba il blitz dei militari dell’arma per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal tribunale Napoli nord su richiesta della locale procura.
Proseguono le indagini per verificare se i due siano responsabili di altri reati simili, per facilitare l’identificazione i carabinieri hanno diffuso un video (con i volti di testimoni e vittime coperti) con le fotografie del fotosegnalamento degli arrestati. (01.03.16)
Giuseppe Bocchetti, 48enne napoletano è finito in manette, insieme al complice Santolo Ferrara, 43enne, sono infatti entrambi ritenuti responsabili di numerose rapine aggravate in concorso e ricettazione. Obiettivi prediletti dei due rapinatori gli uffici postali e le farmacie.
Le indagini svolte dai carabinieri, sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria, hanno permesso di attribuire agli indagati episodi specifici commessi con analoghe modalità, soprattutto in capo a uno dei due, Bocchetti.
Per gli inquirenti, sono almeno 5 le rapine documentate e tre gli episodi di ricettazione. Stamattina all’alba il blitz dei militari dell’arma per eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal tribunale Napoli nord su richiesta della locale procura.
Proseguono le indagini per verificare se i due siano responsabili di altri reati simili, per facilitare l’identificazione i carabinieri hanno diffuso un video (con i volti di testimoni e vittime coperti) con le fotografie del fotosegnalamento degli arrestati. (01.03.16)
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