http://www.pupia.tv - Torre Annunziata (Napoli) - I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli hanno eseguito, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali (di cui 22 custodie cautelari in carcere, 7 arresti domiciliari e 5 obblighi di presentazione), emesse dal Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di esponenti di due distinte organizzazioni criminali dedite al traffico internazionale di stupefacenti, aventi basi operative nella provincia di Napoli e con solide ramificazioni in territorio estero.
La prima struttura associativa faceva capo al noto e pericoloso sodalizio camorristico dei “Tamarisco” (o dei “Nardiello") attivo nel territorio di Torre Annunziata e nei comuni limitrofi dell’Agro nocerino-sarnese, storicamente leader nel settore del traffico internazionale di droga e al cui vertice si collocano i fratelli Domenico, Francesco e Bernardo Tamarisco. Il clan era stato pesantemente colpito negli ultimi anni con l'arresto del "boss" Francesco, 43 anni, avvenuto nell’aprile 2014 nell’ambito di un’operazione condotta anche stavolta dai finanzieri del Gico di Napoli e, successivamente, condannato dal Tribunale di Napoli a dieci anni e otto mesi di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti. Anche l’altro fratello, Domenico, 42 anni, è stato per lungo tempo lontano dalle dinamiche criminali del clan, avendo appena finito di scontare una lunga condanna sempre per traffico internazionale di droga.
continua su: http://www.pupia.tv/?p=349085
(27.04.16)
La prima struttura associativa faceva capo al noto e pericoloso sodalizio camorristico dei “Tamarisco” (o dei “Nardiello") attivo nel territorio di Torre Annunziata e nei comuni limitrofi dell’Agro nocerino-sarnese, storicamente leader nel settore del traffico internazionale di droga e al cui vertice si collocano i fratelli Domenico, Francesco e Bernardo Tamarisco. Il clan era stato pesantemente colpito negli ultimi anni con l'arresto del "boss" Francesco, 43 anni, avvenuto nell’aprile 2014 nell’ambito di un’operazione condotta anche stavolta dai finanzieri del Gico di Napoli e, successivamente, condannato dal Tribunale di Napoli a dieci anni e otto mesi di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti. Anche l’altro fratello, Domenico, 42 anni, è stato per lungo tempo lontano dalle dinamiche criminali del clan, avendo appena finito di scontare una lunga condanna sempre per traffico internazionale di droga.
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