http://www.pupia.tv - Rivoli (Torino) - Auto lanciate a grandi velocità lungo le strade, tifosi eccitati stipati sui marciapiedi e distributori di benzina trasformati in paddock.
Scene di ordinaria follia che, tuttavia, non facevano parte dell’ottavo capitolo di “Fast and Furious” bensì di un giro di corse clandestine scoperto dai carabinieri e che si svolgeva - molto più modestamente - nel comune di Rivoli.
A finire sotto denuncia sono stati tre “piloti”, mentre altrettanti veicoli sono stati posti sotto sequestro. Le gare si disputavano nel fine settimana sulla strada provinciale 175 del Dojrone - un raccordo di tre chilometri che unisce Rivoli a Rivalta - alla presenza di centinaia di spettatori che, dai marciapiedi-tribune, armati di cellulari e telecamere riprendevano le gesta dei loro “eroi”, i quali sfrecciavano a 70 km nelle rotonde e andavano a tutto gas nei rettilinei, dove toccavano i 200 orari.
Sull’intera vicenda indagano ora i carabinieri di Rivoli, per scoprire se le corse avvenivano a scopo di divertimento o di scommesse. I denunciati rischiano da sei mesi a un anno di carcere con multe variabili da 5mila a 20mila euro, mentre la patente potrebbe venire loro ritirata anche per tre anni. (05.05.16)
Scene di ordinaria follia che, tuttavia, non facevano parte dell’ottavo capitolo di “Fast and Furious” bensì di un giro di corse clandestine scoperto dai carabinieri e che si svolgeva - molto più modestamente - nel comune di Rivoli.
A finire sotto denuncia sono stati tre “piloti”, mentre altrettanti veicoli sono stati posti sotto sequestro. Le gare si disputavano nel fine settimana sulla strada provinciale 175 del Dojrone - un raccordo di tre chilometri che unisce Rivoli a Rivalta - alla presenza di centinaia di spettatori che, dai marciapiedi-tribune, armati di cellulari e telecamere riprendevano le gesta dei loro “eroi”, i quali sfrecciavano a 70 km nelle rotonde e andavano a tutto gas nei rettilinei, dove toccavano i 200 orari.
Sull’intera vicenda indagano ora i carabinieri di Rivoli, per scoprire se le corse avvenivano a scopo di divertimento o di scommesse. I denunciati rischiano da sei mesi a un anno di carcere con multe variabili da 5mila a 20mila euro, mentre la patente potrebbe venire loro ritirata anche per tre anni. (05.05.16)
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