• 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Aversa (Caserta) - “Un noto politico aversano, ‘cavallo di razza’, che porta a guinzaglio alcuni esponenti del Pd e del centrosinistra. Un’immagine simpatica ma, soprattutto, che simboleggia pienamente la realtà della coalizione di Villano”. Così Paolo Galluccio, coordinatore di “Forza Aversa”, commenta un fotomontaggio che circola in Rete da alcuni giorni in vista del voto amministrativo del 5 giugno.

L’immagine ritrae Armando Lama, noto imprenditore e politico aversano, che “porta a spasso”, al guinzaglio, i suoi “cagnolini” che hanno i volti (in ordine da sinistra a destra) del consigliere regionale Stefano Graziano, dell’ex parlamentare Paolo Santulli, del senatore Lucio Romano, di Adriano Pozzi, fondatore della lista “Aversa Più”, del professor Mariano D’Amore, fondatore e candidato consigliere della lista “Ci Siamo”, e di Marco Villano, candidato sindaco del centrosinistra.

Proprio ad uno di questi “cagnolini”, Mariano D’Amore - che domenica, dal palco del Metropolitan, aveva ironizzato sulla coalizione di Enrico de Cristofaro, candidato sindaco dei moderati, elencandola a mo’ di squadra di calcio, citando “titolari” e “riserve” – risponde Paolo Galluccio. “Voglio anche io fare la mia squadra di calcio”, dice il fondatore di “Forza Aversa”, lista a sostegno di de Cristofaro.

“Nella squadra del professor D’Amore, che ha studiato per fare il sindaco e forse farà il consigliere comunale di opposizione – dice Galluccio – ci sono persone del calibro di Paolo Santulli, Rosario Capasso, Imma Lama, Luigi Vargas e le liste di Adriano Pozzi e Luigi Menditto. Invece di parlare di temi, D’Amore ha parlato di persone con una caduta di stile. Perché è vero che nelle nostre liste sono presenti ex amministratori, ma è allo stesso modo vero che queste persone (vedi Michele Galluccio e Antonio De Michele) sono premiati dal consenso popolare. Sono gli aversani a sceglierli”.

Poi Galluccio racconta un aneddoto: “Probabilmente, preso dalla verve della campagna elettorale, D’Amore ha dimenticato quando è stato, prima della presentazione delle liste, a Napoli, in piazza Borsa, nella sede di Forza Italia, a chiedere e caldeggiare la sua candidatura a sindaco. Sono pronto a confrontarmi, a differenza del professor D’Amore, sui temi e sulle reali esigenze della città. Ma mi rendo conto che lui, per avere quei pochi momenti di celebrità sul palco del Metropolitan, ha rivissuto gli attimi di quando ha pensato di essere candidato sindaco del centrosinistra, anche se tutti già sapevano che non lo sarebbe mai stato”. (01.06.16)

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