• 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli - Con Laika, la nuova narrazione di Ascanio Celestini, l'attore e regista romano racconta la vita di un improbabile Gesù che vive chiuso in un appartamento di qualche periferia.

Dalla sua finestra si vede il parcheggio di un supermercato dove lavorano facchini africani, un barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni, una prostituta e un’anziana signora con l’Alzheimer.

Con Gesù c’è Pietro che passa gran parte del tempo fuori di casa, fa la spesa, compra pezzi di ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare piccoli lavori saltuari per guadagnare qualcosa.
Questo figlio di Dio contemporaneo, presentato a Napoli in quest'edizione del Teatro Festival, è interessato a ciò che accade fuori il suo appartamento, quel mondo in mille metri quadrati di asfalto osservati da un paradiso-monolocale pochi metri al di sopra.

Celestini scava a fondo nel quotidiano frammentario e nella vita degli ultimi e di chi si trova sempre emarginato.

Nel teatro antico di Pausylipon invece è andato in scena Le Troiane, l'opera di Euripide scritta nel 415 a.c. Il regista russo Valery Fokin insieme a Nikolay Roshchin ha allestito lo spettacolo a Napoli con un cast italiano, che vede protagonista Angela Pagano. Le Troiane è il dramma del dolore degli sconfitti e della sventura di fronte alla aggressività dei vincitori, così ai nostri microfoni il regista Valery Fokin.

Reggie Gray, insieme a Peter Sellers, invece, porta in scena al Teatro Augusteo Flexn.
Uno spettacolo basato su stati emotivi e temi autobiografici, che esprime la protesta e le pulsioni di ribellione contro l’ingiustizia, la discriminazione razziale e la violenza del sistema sociale americano. La prima scintilla di questo spettacolo è stato un tragico episodio di cronaca, la morte di Eric Garner, un afro-americano ucciso da un poliziotto bianco, a cui, pochi mesi dopo, seguì l’uccisione di un ragazzo nero, Michael Brown, in Missouri. (04.07.16)

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