Il Ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, è giunto in Turchia per una visita di due giorni, la prima in veste ufficiale da quando ha assunto l’incarico.
Dopo le dure polemiche dei mesi scorsi, dovute alla sua partecipazione a un concorso satirico per la poesia più offensiva nei confronti di Erdogan (da lui vinto), Johnson ha incontrato il Presidente, il quale lo aveva accusato di “turcofobia” per la sua campagna sulla Brexit.
“Sono molto contento – dice -, abbiamo intavolato accordi economico – commerciali che attueremo nel più breve tempo possibile, preparando il terreno per quello che spero sarà un nuovo mega accordo di libero scambio tra il Regno Unito e la Turchia. Del resto, stiamo allentando la morsa dai trattati dell’Unione europea, ma non stiamo lasciando l’Europa”.
Dopo aver discusso col suo omologo, Cavusoglu, Johnson ha quindi descritto al Turchia come la terra dei suoi padri, sottolineando che membri della propria famiglia hanno lavorato al Ministero degli Esteri di Ankara.
Dopo le dure polemiche dei mesi scorsi, dovute alla sua partecipazione a un concorso satirico per la poesia più offensiva nei confronti di Erdogan (da lui vinto), Johnson ha incontrato il Presidente, il quale lo aveva accusato di “turcofobia” per la sua campagna sulla Brexit.
“Sono molto contento – dice -, abbiamo intavolato accordi economico – commerciali che attueremo nel più breve tempo possibile, preparando il terreno per quello che spero sarà un nuovo mega accordo di libero scambio tra il Regno Unito e la Turchia. Del resto, stiamo allentando la morsa dai trattati dell’Unione europea, ma non stiamo lasciando l’Europa”.
Dopo aver discusso col suo omologo, Cavusoglu, Johnson ha quindi descritto al Turchia come la terra dei suoi padri, sottolineando che membri della propria famiglia hanno lavorato al Ministero degli Esteri di Ankara.
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