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La nostra galassia come un grande organismo vivente, con un suo scheletro e una sua evoluzione.
Il progetto Via Lactea, dopo 3 anni di studi ha messo insieme una grandissima banca dati sulla parte dell’universo che ospita la nostra galassia. I risultati di questo studio sono stati presentati in occasione di una conferenza a Roma e aprono ora orizzonti sconfinati alla conoscenza della Via Lattea.

IL CATALOGO DELLA GALASSIA

Gli scienziati che hanno lavorato a questo progetto hanno realizzato un autentico censimento galattico, che si traduce oggi in una grande quantità di mappe e cataloghi specifici sui luoghi e modi di produzione delle stelle.

Spiega Pedro Manzoni Palmeirim, ricercatore portoghese e membro del team Via Lactea: “E’ come una collezione di libri e di conoscenza, alla quale tutti noi abbiamo contribuito. Ognuno ha scritto il suo capitolo, il suo libro o la sua enciclopedia. Ciascuno si è occupato di un argomento specifico e, in seguito, abbiamo cercato di trovare connessioni tra le varie parti. Lo scopo era di connettere tutto perché nell’universo tutto è connesso”

Aggiunge il collega italiano astrofisico Davide Elia: «Quello che abbiamo fatto è stata un’analisi a tappeto dell’intero piano della nostra galassia. Questo dà adesso la possibilità di fare uno studio, non più singolo e mirato, ma statistico al fine di ricostruire la storia, il passato, il presente e il futuro della formazione stellare nella nostra galassia »

Il progetto Via Lactea, sostenuto dall’Unione Europea, e al quale hanno preso parte ricercatori di tutto il mondo (con un ruolo fondamentale dell’INAF), era parte integrante di Hi-Gal, la principale missione di osservazione mai realizzata con il satellite dell’ESA Herschel.

This isone of the mostdetailedphoto of #milkyway. Wetalk about itthe upcoming#futuris on #vialactea. Soonon euronews pic.twitter.com/O4tyXc1LKV— stroclaudio(@RosmiNow) September 28, 2016

I FILAMENTI DELLE STELLE

Sergio Molinari dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ha ricoperto l’incarico di coordinatore dello studio: «Il punto di partenza era la necessità di realizzare la prima dettagliatissima mappa della distribuzione della materia fredda nella nostra galassia. La materia fredda è importante perché è da questa che si formano poi le stelle come il nostro sole. La nostra galassia in questo senso è un essere vivente con un ciclo continuo di trasformazione di materia. Quello che ci ha portato questa ricerca come risultato inatteso è la miriade di strutture filamentari che noi vediamo nella materia fredda della nostra galassia e che in qualche modo costruiscono lo scheletro delle braccia a spirale della nostra galassia »

ALLA RICERCA DI UNA TEORIA FONDAMENTALE

I dati del satellite Herschel, ottenuti grazie a più di novecento ore di osservazione nella radiazione infrarossa, saranno essenziali per la creazione di una teoria fondamentale, ovvero un modello che i ricercatori utilizzeranno per prevedere le tappe della formazione st

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