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È arrivato prima dei pro-Brexit, di Trump, ma anche di Tsipras o Podemos. Che li si chiami populisti o anti-sistema, Bebbe Grillo li ha preceduti tutti. Il leader del Movimento 5 Stelle era in questi giorni a Bruxelles per manifestare in sostegno della siderurgia europea contro il dumping cinese. Abbiamo parlato con lui di Europa, di populismo, di media.

Gardenia Trezzini, euronews: Beppe Grillo, ci incontriamo in un momento che senza retorica possiamo definire storico: la vittoria di Donald Trump, che è appena diventato 45° presidente degli Stati Uniti. Come la interpreta?

Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle: “È un bivio, è un bivio straordinario, perché questo ‘pannocchia’, come lo chiamo affettuosamente, non ha delle grandi qualità culturali. Ma è stato talmente oberato di notizie terrificanti, attaccato dall’informazione dell’establishment, come il New York Times, che lo accusava di misoginia, di razzismo ecc., che alla fine ha vinto lui. Questo è l’esempio della tragedia e dell’apocalisse dell’informazione tradizionale. Televisioni e giornali ormai arrivano dopo, è un’informazione post-datata. Non anticipano niente, non azzeccano più niente, e capiscono adesso che gli ‘scemi’, i diseredati, i disadattati, questi milioni di persone hanno un altro media, che è la rete, che viaggia sotto i radar dei giornali e delle televisioni, che non vede più nessuno. È successo esattamente quello che è successo a noi nel Movimento 5 Stelle e a me personalmente, quando siamo nati dalla rete, lo stupore dei media. ‘Dov’erano?’, si sono chiesti. Milioni di persone nelle piazze, ma dov’erano questi? I media tradizionali si stupivano. Arrivando sempre dopo. Siamo diventati il primo movimento in Italia, tra lo stupore dei giornalisti, che fanno i filosofi in televisione, insistendo sul fatto che gestiamo la rabbia, la paura della gente. Andremo a governare l’Italia e diranno: ‘Ma come hanno fatto?’.”

Sondaggisti e esperti non azzeccano più nulla perché non hanno capito quanto è arrabbiato il popolo italiano! #IoDicoNo pic.twitter.com/CymnxYboBY— Movimento 5 Stelle (@Mov5Stelle) 13 novembre 2016


euronews: Tra i discorsi populisti ed essere il capo di governo di una nazione c‘è un gap…

Beppe Grillo: “Ma noi vogliamo amministrare, noi non vogliamo cambiare il potere con il nostro potere. Noi rappresentiamo un cambio di civiltà, un cambio di visione del mondo. Noi parliamo di industria dematerializzata, parliamo della fine del lavoro retribuito, parliamo di reddito sia di cittadinanza sia universale. Se scompare il lavoro, che cosa succede? Che cosa faremo di milioni di persone, di flussi? Perché dovremo organizzare e capire i flussi”.

euronews: Basta però, per essere eletti, parlare alla pancia delle persone, che tipo di progetto politico è?

Beppe Grillo: “È l’alibi che ha l’informazione nel dire: voi andate e non avete un piano politico, non siete in grado, siete gli imbecilli, siete i dilettanti, e i dilettanti si stanno prendendo il m

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