http://www.pupia.tv - Napoli - Vedere Scampia con occhi diversi, girando per luoghi e andando oltre i racconti che parlano solo di faide, sangue, ragazzi persi nella Gomorra delle cronache. Nasce così “Scampia trip tour”, un viaggio per mostrare l’altra faccia del quartiere.
Il progetto, presentato a Palazzo San Giacomo, è sponsorizzato dal Comune e dall’assessore Nino Daniele, si innesta nel percorso e sulle idee di Daniele Sanzone, voce e testa della band ‘A 67’, di Ciro Corona, uno dei motori delle Officine della Cultura, e di tutti quelli che in questi anni non si sono mai fermati alla denuncia, ma hanno cercato di costruire un’altra Scampia. Così, nel 2010, nacque “Scampia Trip”, quel progetto artistico e civile che con la casa editrice ‘A est dell’Equatore’ promosse la omonima raccolta racconti e un cd.
Il tour (che si può prenotare sul sito www.scampiatriptour.it) inizia dalle Vele progettate da Franz Di Salvo per raccontare la loro trasformazione negli anni, per passare all'Officina delle culture Gelsomina Verde, l'ex edificio scolastico, intitolato alla giovane vittima innocente di camorra, un tempo una sorta di “hotel” per tossicodipendenti e oggi comunità di alloggio per minori e sede di laboratori culturali. (15.03.17)
Il progetto, presentato a Palazzo San Giacomo, è sponsorizzato dal Comune e dall’assessore Nino Daniele, si innesta nel percorso e sulle idee di Daniele Sanzone, voce e testa della band ‘A 67’, di Ciro Corona, uno dei motori delle Officine della Cultura, e di tutti quelli che in questi anni non si sono mai fermati alla denuncia, ma hanno cercato di costruire un’altra Scampia. Così, nel 2010, nacque “Scampia Trip”, quel progetto artistico e civile che con la casa editrice ‘A est dell’Equatore’ promosse la omonima raccolta racconti e un cd.
Il tour (che si può prenotare sul sito www.scampiatriptour.it) inizia dalle Vele progettate da Franz Di Salvo per raccontare la loro trasformazione negli anni, per passare all'Officina delle culture Gelsomina Verde, l'ex edificio scolastico, intitolato alla giovane vittima innocente di camorra, un tempo una sorta di “hotel” per tossicodipendenti e oggi comunità di alloggio per minori e sede di laboratori culturali. (15.03.17)
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