https://www.pupia.tv - Cinque arresti per spaccio di droga in provincia di Cosenza. All’alba di questa mattina i carabinieri della compagnia di Rogliano, supportati da personale della Cio del 14° Battaglione Calabria e da unità cinofila dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria di Vibo Valentia, sono entrati in azione. L'operazione "Brother", questo il nome dato dagli investigatori, è stata eseguita a Cosenza, Rogliano, Grimaldi, Malito e San Mango d’Aquino.
Le accuse per i 5 indagati colpito da misura cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Cosenza, sono accusati, a vario titolo, dei reati di “detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravata e continuata” e “favoreggiamento personale”. Nel corso dell'operazione portate avanti anche una serie di perquisizioni domiciliari a carico di diverse persone implicate nel traffico di sostanze stupefacenti.
Il centro storico di Malito sarebbe stata la zona maggiormente interessata dall'attività di spaccio, ma in diverse occasioni la banda utilizzava un'area di servizio dell'Autostrada A2 del Mediterraneo. Come copertura delle attività illecite gli spacciatori venivano coinvolte anche delle donne. Il gruppo si approvvigionava della droga a Cosenza che veniva portata poi nell'area del Savuto e spacciata fino a Colosimi. Le cinque persone destinatarie della misura cautelare non superano i 30 anni di età e tra loro c'è anche una ragazza di 23 anni che aveva un ruolo attivo nell'ambito della banda criminale. Altre cinque persone sono state denunciate e sottoposte a perquisizione personale e domiciliare.
Le indagini sono partite a novembre del 2018 a seguito di un controllo stradale, nell'ambito del quale erano state fermate quattro persone che all'epoca dei fatti tentarono di disfarsi della sostanza stupefacente, in particolare cocaina, lanciandola dal finestrino dell'auto. Il gruppo era attivo nello spaccio della marijuana e dell'hashish, ma anche di cocaina la cui cessione poteva avvenire anche attraverso la "prenotazione" delle dosi.
(25.05.20)
Le accuse per i 5 indagati colpito da misura cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Cosenza, sono accusati, a vario titolo, dei reati di “detenzione e cessione di sostanze stupefacenti aggravata e continuata” e “favoreggiamento personale”. Nel corso dell'operazione portate avanti anche una serie di perquisizioni domiciliari a carico di diverse persone implicate nel traffico di sostanze stupefacenti.
Il centro storico di Malito sarebbe stata la zona maggiormente interessata dall'attività di spaccio, ma in diverse occasioni la banda utilizzava un'area di servizio dell'Autostrada A2 del Mediterraneo. Come copertura delle attività illecite gli spacciatori venivano coinvolte anche delle donne. Il gruppo si approvvigionava della droga a Cosenza che veniva portata poi nell'area del Savuto e spacciata fino a Colosimi. Le cinque persone destinatarie della misura cautelare non superano i 30 anni di età e tra loro c'è anche una ragazza di 23 anni che aveva un ruolo attivo nell'ambito della banda criminale. Altre cinque persone sono state denunciate e sottoposte a perquisizione personale e domiciliare.
Le indagini sono partite a novembre del 2018 a seguito di un controllo stradale, nell'ambito del quale erano state fermate quattro persone che all'epoca dei fatti tentarono di disfarsi della sostanza stupefacente, in particolare cocaina, lanciandola dal finestrino dell'auto. Il gruppo era attivo nello spaccio della marijuana e dell'hashish, ma anche di cocaina la cui cessione poteva avvenire anche attraverso la "prenotazione" delle dosi.
(25.05.20)
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