https://www.pupia.tv - Gallipoli (Lecce) - Eseguiti nove arresti – sei in carcere e tre ai domiciliari - dei 10 provvedimenti cautelari previsti dall’operazione condotta dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Gallipoli nei confronti di persone ritenute affiliate alla Sacra Corona Unita (Scu). Il decimo è ancora ricercato e si presume che sia in Germania. Sono stati compiuti in flagranza cinque dei nove arresti eseguiti, mentre altre cinque persone sono indagate a piede libero.
L’operazione è stata denominata “Le Veneri”, sulla scorta delle omonime statuette di origine preistorica trovate in una grotta al confine tra i comuni di Parabita e Tuglie, zone dello spaccio e di provenienza degli indagati. Sono stati sequestrati oltre due chili di stupefacenti tra hashish, cocaina e marijuana, oltre a una pistola semiautomatica e 236 proiettili.
Secondo gli investigatori, il gruppo criminale faceva capo a un pluripregiudicato considerato figura di spicco del clan Giannelli della Scu. Gli stupefacenti erano destinati alle piazze di Parabita, Tuglie e Matino. La struttura verticistica, nello stile Scu, consegnava ruoli importanti anche a due donne, finite ai domiciliari. Nelle oltre 200 pagine dell’ordinanza, firmata dal gip Simona Panzera, viene contestata anche la tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, per ottenere con violenza o minaccia, il ricavato della vendita di stupefacenti. (06.07.20)
L’operazione è stata denominata “Le Veneri”, sulla scorta delle omonime statuette di origine preistorica trovate in una grotta al confine tra i comuni di Parabita e Tuglie, zone dello spaccio e di provenienza degli indagati. Sono stati sequestrati oltre due chili di stupefacenti tra hashish, cocaina e marijuana, oltre a una pistola semiautomatica e 236 proiettili.
Secondo gli investigatori, il gruppo criminale faceva capo a un pluripregiudicato considerato figura di spicco del clan Giannelli della Scu. Gli stupefacenti erano destinati alle piazze di Parabita, Tuglie e Matino. La struttura verticistica, nello stile Scu, consegnava ruoli importanti anche a due donne, finite ai domiciliari. Nelle oltre 200 pagine dell’ordinanza, firmata dal gip Simona Panzera, viene contestata anche la tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, per ottenere con violenza o minaccia, il ricavato della vendita di stupefacenti. (06.07.20)
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