Confidence - La truffa perfetta è un film del 2003, diretto da James Foley ed interpretato da: Edward Burns, Rachel Weisz, Andy García e Dustin Hoffman.
Guarda anche la 2°Parte: https://dai.ly/x83dm46
Trama - Jake Vig è un truffatore di lungo corso, che però stavolta ha avuto il torto di immischiarsi con un boss tanto dimesso all'apparenza quanto pericolosamente psicopatico nei fatti. Per rimediare accetta il suo ordine di tentare una truffa contro uno degli autentici padroni di Los Angeles, ex gangster ora proprietario di banca. Ma quando arrivano contemporaneamente l'amore e u agente dell'Fbi disposto a tutto per mettergli le manette la faccenda si complica terribilmente. E non è un caso che la storia sia raccontata da un morto, o presunto tale... James Foley sembrò a un certo punto un regista discontinuo ma capace di vero talento, con titoli come A distanza ravvicinata e il bell' Americani tratto dalla miglior commedia di David Mamet.I due sembrano tornare a incrociarsi, visti i debiti - non dichiarati ma evidentissimi - della pellicola con l'esordio cinematografico del commediografo, La casa dei giochi. Peccato che quello che là era novità qui sia aria fritta, che il regista decida di non lasciare alcuna traccia per limitarsi ad adattare la storia a un cast di grandi nomi non tutti in parte, che l'estetica della pellicola - tutta centrata su primi piani - faccia pensare a un'evidente destinazione televisiva. E il gioco degli inganni e contro inganni diventa presto fin troppo prevedibile. Più inutile che brutto, ma sicuramente anche brutto.
Guarda anche la 2°Parte: https://dai.ly/x83dm46
Trama - Jake Vig è un truffatore di lungo corso, che però stavolta ha avuto il torto di immischiarsi con un boss tanto dimesso all'apparenza quanto pericolosamente psicopatico nei fatti. Per rimediare accetta il suo ordine di tentare una truffa contro uno degli autentici padroni di Los Angeles, ex gangster ora proprietario di banca. Ma quando arrivano contemporaneamente l'amore e u agente dell'Fbi disposto a tutto per mettergli le manette la faccenda si complica terribilmente. E non è un caso che la storia sia raccontata da un morto, o presunto tale... James Foley sembrò a un certo punto un regista discontinuo ma capace di vero talento, con titoli come A distanza ravvicinata e il bell' Americani tratto dalla miglior commedia di David Mamet.I due sembrano tornare a incrociarsi, visti i debiti - non dichiarati ma evidentissimi - della pellicola con l'esordio cinematografico del commediografo, La casa dei giochi. Peccato che quello che là era novità qui sia aria fritta, che il regista decida di non lasciare alcuna traccia per limitarsi ad adattare la storia a un cast di grandi nomi non tutti in parte, che l'estetica della pellicola - tutta centrata su primi piani - faccia pensare a un'evidente destinazione televisiva. E il gioco degli inganni e contro inganni diventa presto fin troppo prevedibile. Più inutile che brutto, ma sicuramente anche brutto.
Category
🎥
Cortometraggi