Marcell Jacobs ha appena scritto il suo nome nella storia dell'atletica italiana con l'inchiostro indelebile. È sua la medaglia d'oro in una delle prove regine dei Giochi, i 100 metri, corsi in 9''80: record italiano ed europeo. Prima ancora di partire dopo il colpo di pistola, Jacobs era già l'unico italiano mai arrivato in una finale olimpica di specialità. L'oro di Tokyo è l'apice di una crescita costante nell'ultimo anno, miglioramenti resi possibili anche dalla presenza della mental coach Nicoletta Romanazzi. A lei abbiamo chiesto qual è stata la chiave con cui il velocista è riuscito a liberare le sue potenzialità.A cura di Francesco Cofano
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