"Mio padre non bocciava nessuno, al limite dava un 18. Uno dei pochi disgraziati ad essere stati bocciati da lui sono stato io". Il regista e attore romano Carlo Verdone è tornato a raccontare un aneddoto della sua vita che spiega il rapporto con il padre Mario, critico cinematografico e docente all'Istituto sperimentale di cinema di Roma, di cui è stato anche direttore. "Mio padre è stato un grande professore, amato da tutti. Imparavi qualcosa anche quando stava zitto, bastava guardarlo", ha detto Verdone nel corso del seminario online 'I giovani e il cinema nel mondo di oggi' organizzato dal Club dei docenti di Treccani Scuola a cui hanno partecipato oltre mille insegnanti da tutta Italia. "Come studenti ha avuto registi importanti, da Nanni Moretti a Ferzan Özpetek e Daniele Lucchetti - ha aggiunto Verdone -. Lui li appassionava con le proiezioni dei film e li faceva parlare, gli stimolava il senso critico facendogli vedere cose molto particolari". . .A cura di Francesco Giovannetti . .La lezione di Carlo Verdone in tempo di dad: "Insegnanti eroi, ma guadagnano meno degli altri prof europei"
Category
🗞
Novità