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"Don Tonino era l'immagine della 'Chiesa del grembiule', la Chiesa che si inchina e lava i piedi ai poveri". L'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ricorda la figura di monsignor Antonio Bello, per tutti Don Tonino, parroco di strada pugliese della seconda metà del '900: lo scorso novembre è stato dichiarato venerabile. "Eravamo giovani e andammo ad ascoltare il nuovo vescovo della nostra diocesi, io sono di Terlizzi, anche con qualche retropensiero. Eravamo sospettosi, erano gli anni in cui il pontificato di Wojtyla radeva al suolo la Teologia della Liberazione. E invece Don Tonino riuscì a colpirci, a coinvolgerci, a seminare percorsi di conversione", ricorda Vendola. "Sterilizzare il suo coraggio e il suo esempio è il peggior servizio che si possa fare alla verità e alla sua vita - aggiunge Vendola - Nella sua Chiesa era l'umanità a essere al centro di tutte le cose. Non il profitto ma la dignità umana. Questa è stata la straordinaria santità di Don Tonino Bello". La riflessione di Vendola, insieme ad altri autorevoli interventi, è contenuto nel libro "Don Tonino Bello - Il santo col grembiule" che il 27 gennaio è in omaggio nelle edicole della Puglia, in allegato a Repubblica Bari. . .di Francesco Giovannetti . 

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