Cibo e romanzi gialli: a tavola con mistero e suspense
Il cibo è senza dubbio tra gli elementi costituivi e caratterizzanti della letteratura gialla. Leggendo le avventure dei famosi investigatori o personaggi che animano i romanzi gialli di tutti i tempi, si ha l'impressione di essere piacevolmente seduti a tavola con mistero e suspense. L'adrenalina non sale solo inseguendo un criminale tra le pagine di un libro o nel mentre si è sul punto di capire chi è l'assassino. Brivido ed entusiasmo si avvertono anche nel momento in cui si ha l'impressione di gustare le pietanze che deliziano il palato dei personaggi che hanno reso celebri scrittori come Rex Stout o Agatha Christie, Andrea Camilleri o Georges Simenon.
Lo stesso brivido papillare si può provare gustando le avventure del cronista salentino Saru Santacroce che sono caratterizzate dal forte binomio tra cibo e mistero, amore per la buona tavola e suspense. L'amore per il cibo che traspare nella letteratura gialla, fa capolino anche nei gialli del cronista salentino Saru Santacroce. Saru non è un investigatore, ma è un giornalista che segue i fatti di cronaca nera. Dunque, vive lo stesso clima degli inquirenti, respira il medesimo refolo di mistero, si lascia trascinare dalla turbolenza degli eventi, ma trova sempre il tempo di assecondare il piacere per la buona tavola.
Lo stesso brivido papillare si può provare gustando le avventure del cronista salentino Saru Santacroce che sono caratterizzate dal forte binomio tra cibo e mistero, amore per la buona tavola e suspense. L'amore per il cibo che traspare nella letteratura gialla, fa capolino anche nei gialli del cronista salentino Saru Santacroce. Saru non è un investigatore, ma è un giornalista che segue i fatti di cronaca nera. Dunque, vive lo stesso clima degli inquirenti, respira il medesimo refolo di mistero, si lascia trascinare dalla turbolenza degli eventi, ma trova sempre il tempo di assecondare il piacere per la buona tavola.
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