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Roma, 15 feb. (askanews) - Per la ministra del Turismo, Daniela Santanché, il Turismo delle radici "è un pilastro del turismo importante, un bacino di 80 milioni di persone. Nell'anno pre-pandemico abbiamo avuto un flusso turistico di circa 10 milioni. Il turismo delle radici oltretutto ha dei vantaggi competitivi come la destagionalizzazione, perché chi viene a conoscere i propri antenati, la propria patria, non lo fa nel periodo canonico delle vacanze"."È un turismo - ha proseguito la ministra, a margine della presentazione alla Farnesina del Progetto PNRR Turismodelle Radici, una strategia integrata per la ripresa del settoredel turismo nell'Italia post Covid-19 - dove c'è una grande importanza per i prodotti enogastronomici e artigianali. Un turismo per tutto quel settore dei matrimoni, perché molti italiani all'estero decidono di tornare in Italia a sposarsi. Noi come ministero siamo molto attenti, stiamo facendo degli studi, degli approfondimenti, ma già da oggi sul nostro portale, Italia.it, che non è più una vetrina, ma uno strumento, abbiamo già caricato tutto quello che ha fatto il ministero degli Esteri".

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