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Per la prima volta un gruppo di scienziati è riuscito a dimostrare gli effetti del calore emesso dall'attività umana sottoterra sulle strutture e infrastrutture civili. Con una ricerca sul campo condotta a Chicago gli studiosi della Northwestern University, guidati dal docente Alessandro Rotta Loria, hanno osservato come il surriscaldamento del sottosuolo può arrivare a indurre delle deformazioni del terreno talmente importanti da provocare dei danni strutturali agli edifici soprastanti. Spostamenti verticali impercettibili a occhio nudo, ma che vanno oltre l'elasticità tollelata da molti materiali usati nell'edilizia e i cui effetti si vedono solo nel lungo tempo. Un "pericolo silenzioso", scrive Rotta Loria nello studio pubblicato su Communication Engineering di Nature, che riguarda tutte le grandi aree urbane, specialmente quelle vecchie come le città europee. Il docente della Northwestern University spiega i dettagli dell'indagine e le soluzioni che è possibile adottare per mitigare il fenomeno delle isole di calore. A cura di Valentina Ruggiu

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