La webserie/La fiera magnara: quando il cibo diventa letteratura, il viaggio di Marcello Teodonio tra le pagine dei grandi scrittori italiani . ."La cuscina santissima. Cuscina? Che ccuscina! Hai da dí pporto de mare. Pile, marmitte, padelle, callare, cossciotti de vitella e de vaccina, polli, ova, latte, pessce, erbe, porcina, caccia, e "ggni sorte de vivanne rare". . .Roma, 25 marzo 1836. Giuseppe Gioachino Belli, chiuso nel suo studio di casa a Palazzo Poli (che è il palazzo sulla cui facciata laterale si appoggia la fontana di Trevi) scrive questi versi contenuti nel suo sonetto numero 1818, 'La cuscina der Papa'. Sarebbe arrivato a scriverne 2279: sonetti destinati a rimanere inediti durante la sua vita. . .Di Marcello Teodonio, presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli; a cura di Tecla Biancolatte . .Tutte le puntate
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