Roma, 31 mag. (askanews) - Riparte la quarta stagione di "Bell'Italia. In Viaggio". Dal 2 giugno e per 6 domeniche alle ore 14:00 su La7 Fabio Troiano andrà alla scoperta delle meraviglie conservate nel nostro territorio. Bell'Italia in viaggio è una produzione di Me Production di Elio BonsignoreCome nelle precedenti edizioni, il programma ha l'obbiettivo di celebrare l'Italia e la sua ricchezza naturalistica, artistica e culturale. Ma viaggiare significa anche incontrare e conoscere le molteplici realtà di cui possiamo farci un vanto in tutto il mondo, le storie e le tradizioni raccontate da chi, per professione o per passione, continua a salvaguardare un inestimabile tesoro rendendo felici i turisti italiani e stranieri. Nella prima puntata Fabio Troiano si sposterà da Nord a Sud iniziando in Veneto dallo splendido giardino di Villa Pizzoni Ardemanni a Valsanzibio, un giardino con oltre 350 anni di storia, realizzato dalla famiglia Barbarigo, una delle più ricche ed importanti famiglie veneziane, come voto solenne a Dio per sconfiggere la Peste del 1630. La pianta del luogo è un'allegoria positiva con vari spazi dedicati alla meditazione.In seguito Fabio andrà ad Aci Trezza, luogo immortalato da Giovanni Verga nella splendida opera I Malavoglia, con i suoi tre faraglioni entrati a far parte degli stemmi dei comuni della Terra d'Aci e il Castello dalla storia millenaria e un ruolo da protagonista nella rivolta dei Vespri Siciliani. Sempre con Fabio scopriremo anche Cremona per il museo dei violini e Nepi per scoprirne la Concattedrale. Ma la puntata ci riserva altre sorprese la bellissima Fortezza di Bardi e il borgo fantasma di Craco.Compagna di viaggio come sempre Emanuela Rosa-Clot, direttore della rivista Bell'Italia, che ci ricorda quanto sia importante preservare la ricchezza del nostro territorio in virtù della sua bellezza. Il direttore prenderà la parola dalla favolosa Villa Farnesina a Roma che da un secolo è sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei. La villa fatta costruire agli inizi del Cinquecento è una delle più armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano e il suo giardino si estende fino a un tratto delle Mura Aureliane che costituisce uno dei pochi resti della cinta muraria che sorgeva sulla riva destra del Tevere.
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