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Genova, 8 feb. (askanews) - I sindaci della valle Stura, accompagnati dai tecnici di Autostrade per l'Italia, hanno svolto un sopralluogo all'interno della galleria Manfreida dell'autostrada A26 Genova-Gravellona Toce, che verrà riaperta la mattina dell'11 febbraio, dopo una serie di lavori di ammodernamento, con quasi due mesi di anticipo sui tempi previsti.Alla visita della galleria, che sorge nel tratto compreso tra Masone e l'allacciamento con l'autostrada A10, hanno partecipato i sindaci di Masone, Rossiglione, Campoligure e Ovada. Si tratta di uno degli interventi più importanti ad oggi in corso del piano Assessment delle gallerie sulla rete autostradale in concessione ad Aspi, grazie al quale la vita nominale del tunnel, lungo 787 metri, verrà estesa di 50 anni."Questo - ha spiegato Maurizio Mazzola, responsabile ammodernamento rete di Autostrade per l'Italia - rappresenta uno dei primi cinque progetti pilota che abbiamo avviato nel 2022 con la nostra società di ingegneria Tecne, che è il progettista, e che si inseriscono in una strategia di ammodernamento delle gallerie secondo anche i dettami delle nuove linee guida emanate dal Ministero nell'agosto 2022. Questo è un intervento particolarmente importante perché ha riguardato una galleria di quasi 800 metri di lunghezza, situata oltretutto in un punto particolarmente critico dal punto di vista dei possibili impatti sul traffico, motivo per cui, parallelamente al progetto pilota di rinnovo della galleria, abbiamo avviato anche il progetto pilota del Road Zipper per la gestione del traffico nel tratto dove eseguivamo i lavori".La riapertura al traffico anticipata della galleria è stata resa possibile in primis dall'impegno di 70 lavoratori di Amplia, la società di costruzioni del Gruppo Autostrade per l'Italia, impiegati ogni giorno in doppio turno, con l'utilizzo di circa 20 mezzi per un totale di oltre 250.000 ore. A velocizzare i tempi anche l'uso del Road Zipper, macchinario a tecnologia avanzata che ha permesso di modulare la configurazione della carreggiata nord, passando da una a due corsie per senso di marcia in base ai flussi di traffico, e quindi di non sospendere mai il cantiere."L'intervento - ha sottolineato Mazzola - ha previsto la demolizione parziale del rivestimento esistente e la ricostruzione, con l'inserimento ovviamente di un telo di impermeabilizzazione che rappresenta un po' la carenza a livello di tecnica di progettazione che c'era prima degli anni '80. Tutte le gallerie a livello progettuale non prevedevano prima di quella data l'impermeabilizzazione, che invece rappresenta oggi uno dei principali elementi di distinzione in questa tipologia di interventi ed è quello che permette, insieme anche ovviamente al rinforzo strutturale della calotta, di garantire ulteriori 50 anni di vita utile a questo fornice".I lavori sulla A26 proseguiranno nel rispetto dei programmi condivisi nell'ambito del tavolo tecnico con la Regione Liguria, che prevede il termine di una parte sostanziale dei lavori in galleria a fine 2024, in termini sia di adeguamento strutturale sia di adeguamento impiantistico.

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