Roma, 2 set. (askanews) - "La pubblicazione del Decreto CAM Strade( G.U del 23/8/24 ) con il quale vengono definiti i criteri ambientali minimi per l'affidamento dei progetti e dei lavori per la costruzione, manutenzione e adeguamento delle nostre strade, colma un vuoto allineando le Strade a quanto già esistente da tempo per l'edilizia, in attesa di un documento che affronti l'intera gamma delle infrastrutture". Così Francesco Ventura, Consigliere delegato per l'Ambiente di Oice e A.U. di VDP, commenta molto positivamente il nuovo provvedimento emesso dal MASE. "Si tratta - prosegue - di un decreto atteso da tempo che ha avuto un iter molto lungo e controverso. Da parte del ministero è stato fatto un ottimo lavoro sia nel metodo, con la partecipazione alla stesura del documento di oltre 250 esperti tecnici, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, sia nel merito in quanto accanto a una puntuale definizione e indicazione di quali siano i criteri da seguire e come farlo si inseriscono degli elementi di innovazione invitando a fare ricorso alla premialità, come nel caso del ricorso a una catena di fornitura in linea con i criteri ESG. Come OICE abbiamo partecipato dall'inizio alla stesura e lo vediamo come una crescita nel settore sia della progettazione sia dei lavori. E' uno strumento efficace e utile non solo per noi progettisti ma soprattutto per le stazioni appaltanti, per ANAS, società autostradali, regioni, provincie, comuni, enti di controllo imprese e operatori del settore. Inoltre, bisogna tenere conto delle difficoltà che possono sorgere al momento applicativo del decreto CAM strade da parte delle piccole stazioni appaltanti. Questo significa che per la provincia o il comune ad esempio, che non ha un ufficio tecnico molto attrezzato, si possono riscontrare criticità nel bandire una gara di manutenzione stradale".
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00:00Il 23 agosto è stato pubblicato in Gazzetta il cosiddetto decreto cam-strade da parte
00:04del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, con questo decreto vengono definiti
00:09criteri ambientali minimi per l'affidamento dei progetti e dei lavori, per la costruzione,
00:15la manutenzione e l'adeguamento delle nostre strade.
00:17È un documento che ha avuto un iter molto lungo, molto controverso, pensate da quasi
00:23dieci anni che se ne parlava in 13-14 revisioni.
00:28Noi come OICE abbiamo partecipato dall'inizio alla sua stesura e lo vediamo con una crescita
00:33nel settore sia della progettazione sia dei lavori.
00:36È uno strumento efficace, utile e anche trasparente non solo per noi progettisti, ma soprattutto
00:42per le stazioni appaltanti, per l'Adas, per le società tostatali, le regioni, le province,
00:48i comuni, gli enti di controllo, le imprese e gli operatori del settore.
00:54Vorrei evidenziare solo un aspetto innovativo che è quello dei criteri premianti in fase
00:59di gara.
01:00Viene premiata di più la competenza del progettista, del direttore dei lavori, la valutazione dei
01:08rischi non finanziari, il discorso dell'ESG, la meditazione dell'impatto dei cantieri.
01:15Quest'ultimo aspetto è fondamentale in questo momento storico in Italia, i cantieri aperti
01:19per il PNRR, qui a Roma per esempio i lavori del Giubileo.
01:23L'unico appunto che si può fare a questo decreto è l'applicazione da parte delle piccole
01:29stazioni appaltanti, alcune province, alcuni comuni che devono fare un bando per la valutazione
01:34stradale, ma avendo un ufficio tecnico molto attrezzato si possono trovare in difficoltà.