• 9 mesi fa
Jaguar XJ6 Vanden Plus 1989. Il compito di rendere più competitiva la celebre berlina inglese per gli anni ottanta, ormai modello cruciale dell'intera gamma, venne affidato all'esperta matita di Pininfarina. Lo stilista torinese intervenne in modo sensibile sulle linee della XJ, pur senza snaturare la vera essenza della vettura.
Gli interventi estetici di maggiore rilievo furono: la calandra rivista, i gruppi ottici posteriori ridisegnati e ampliati, l'inedito profilo cromato della coda, nuovi paraurti più spessi con l'annesso profilo in gomma comprendente l'integrazione degli indicatori di direzione e dei retronebbia posteriori, il parabrezza più inclinato, eliminazione dei deflettori anteriori, nuovo disegno dei finestrini posteriori e un abitacolo leggermente più alto. Fu proprio grazie alla maggior abitabilità acquisita che, per la prima volta nella storia delle berline Jaguar, fu possibile richiedere in opzione il tetto apribile elettrico.
Anche gli interni furono totalmente ridisegnati ma mantennero la tipica opulenza del marchio inglese, con ampio utilizzo di pelle naturale e radica di noce. L'aspetto più innovativo fu rappresentato dalla prima comparsa dell'elettronica, offrendo come accessori uno dei primi esemplari di computer di bordo e il cruise control. Editing ed immagini Fernando Menichini

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