• 8 mesi fa
La stella del nuoto italiano, Thomas Ceccon, mette in guardia sulle conseguenze della «legge del più forte». Che non è un semplice prevalere, ma un riscatto e una promessa del sé. «A 16 anni mi prendevano in giro. Poi hanno capito che ero io il più forte», dice nell’intervista rilasciata a Giacomo Fasola per la cover story del numero di maggio di Style. E insiste anche sulla necessità di «fare sacrifici» per raggiungere gli obiettivi. Che per l’immediato futuro sono le medaglie per le gare dei 100 metri dorso, 200 dorso, 100 delfino e 100 stile libero… «Ma non posso fare tutto, altrimenti rischio di preparare tante gare e non vincerne nemmeno una. Preferisco invece farne poche ma bene». Applicazione e realismo.

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