• 6 mesi fa
Perquisizioni in casa di quattro esponenti padovani di Ultima Generazione sono state completate stamattina dalla polizia su mandato del sostituto procuratore Benedetto Roberti (lo stesso che chiese per Ultima Generazione «l'associazione a delinquere», poi archiviata dal Giudice del Tribunale qualche settimana fa). Alle 7 di oggi, venerdì 3 maggio, la polizia si è presentata a casa di Davide Castaldo, dottorando a chimica; Tania, dottoranda in psicologia; Emma, psicologa; Fede, 17enne; Isma, laureata in biotecnologie industriali. I quattro, il 12 aprile scorso, erano stati fermati dalla polizia prima dell'ingresso a Palazzo Zabarella, sempre a Padova, e portate in questura insieme a un giornalista e un turista. Davide Castaldo ha rilasciato una breve dichiarazione all'uscita dalla questura: «È stato strano. All'inizio non ho realizzato ma ad un certo punto mi è salita molta rabbia. Stamattina sono stato qui dentro (indica la questura di Padova, alle sue spalle) perché una decina di giorni fa ci hanno trovato con dello scotch e foto di paesi alluvionati. Per questo hanno ben pensato di indagarci per tentato delitto e deterioramento di bene culturale in concorso... Questo fa paura...». Secondo voi, ha quindi chiesto Davide agli intervistatori, «è normale che io, stamattina alle 7, mi debba svegliare perché delle persone hanno un mandato che gli dà diritto di buttare giù la porta di casa se decidessi di non aprire? Tutto per dello scotch?».   

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